
Il nuovo libro di Simone e Alberto Fogli: il mistero della sofferenza e la misericordia vera
“Il senso autentico della sofferenza nella comunicazione ecclesiale. Frammenti di Verità e Carità per una Chiesa in uscita” (Booksprint ed., 2024, 19,90 euro): questo il titolo del nuovo libro di Simone Fogli e Alberto Fogli.
Il libro tratta il tema del dolore e del limite umano con un approccio tanto teologico quanto concreto, attingendo anche dalla diretta esperienza degli autori.
«Una volta si sapeva morire», scrive Simone Fogli. «Lo si imparava così come si apprendeva qualsiasi altro comportamento (…). Ieri, come oggi, morte e malattia facevano paura, ma con ragioni diverse: in passato il credente aveva paura di ciò che faceva seguito alla morte; oggi teme il tormento dell’agonia». In ogni caso, per un cristiano la sofferenza rimane «sempre un grande mistero, fatto della Trascendenza di Dio e intriso di umanità». Per questo, «nessuno dovrebbe vivere la malattia e la sofferenza da solo, senza speranza e senza preparazione a ciò che verrà, con consolazione».
Nella malattia, infatti, «emergono in un colpo solo tutti i nostri limiti e l’impossibilità tangibile di superarli. Perfino coloro che hanno una radicata fiducia in Dio, che credono alla vita come un dono, sperimentano con angoscia che riconoscersi in un disegno di bontà infinita è davvero arduo». Oggi, poi, una visione secolarizzata della realtà di certo non aiuta: viviamo, infatti, in una «società che vuole il completo benessere corporeo», nella quale quindi «essere ammalati significa essere “diversi”, non potersi più accettare e essere accettati».
«La sofferenza – si chiede ancora Simone Fogli – non è forse un ammiccare della morte che rappresenta l’annientamento del soggetto nella sua condizione esistenziale?». Di conseguenza, «il malato ha bisogno di dare un senso alla sua condizione di sofferente e, molto spesso e in tempi diversi, va aiutato a farlo». In questo complessissimo e per nulla scontato cammino, la persona malata «diviene libera di maturare la sua sensibilità e la sua capacità di cogliere la preziosità del suo intimo. Si comincia a scoprire cose mai ritenute importanti».
Arriva, pur fra tentennamenti e contraddizioni, a intuire il nucleo della Verità: ciò che è radicalmente prezioso è solo l’Amore. «In un ambito di fede della Rivelazione – prosegue il testo -, all’uomo viene comunicato un significato al soffrire umano (l’Amore Misericordioso e Redentivo di Dio) che aumenta la conoscenza e la capacità intellettiva di partecipazione divina. Si ha una visione più profonda della realtà per partecipare alla stessa luce divina». Solo da qui può nascere la vera Speranza, dalla prossimità di un Dio che è «compagno di cammino che sale con noi sulla croce dei letti di ospedale e della solitudine». Dio «si fa carico della sofferenza del malato, entra nella condizione umana perché l’uomo possa entrare nella Gloria di Dio». Prossimità di Dio che interpella sempre la nostra prossimità: da qui, l’importanza decisiva delle relazioni per la persona malata, a partire dalla famiglia e dagli affetti più cari, fino all’intera comunità ecclesiale; e senza dimenticare la necessità di un approccio umano da parte del personale medico e infermieristico.
L’ultima parte del libro, a cura di Alberto Fogli, è dedicata invece al rapporto fra Chiesa e comunicazione in un mondo dove questa la fa da padrona. «I mezzi di comunicazione sociale possono sostenere lo sviluppo della Comunità umana», scrive. «In questo modo essi adempiono al compito di testimoniare la Verità sulla vita, sulla dignità umana, sul significato autentico della nostra libertà e mutua interdipendenza». Si tratta – prosegue Fogli – «di vivere pienamente la funzione profetica che compete a tutti i cristiani in quanto battezzati. Il profeta è colui che sente la Parola di Dio e non può fare a meno di comunicarla». Ma il profeta stravolge le consuetudini, “scandalizza” chi vive di luoghi comuni e di confortevoli – ma illusorie – certezze: «il Popolo di Dio – spiega quindi Fogli – non si confonda con le altre istituzioni economiche e politiche che gestiscono» i mezzi di comunicazione, «ma abbia» nella comunicazione stessa «un’era nuova di comunione universale».
Comunione che, appunto, è possibile solo nel rispetto della dignità assoluta della persona, anche e soprattutto nei momenti di fragilità come la malattia e la morte, attimi eterni nei quali il Mistero si fa più denso e la Misericordia più vera.
Andrea Musacci
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CHI SONO GLI AUTORI
Simone Fogli
Docente di Religione cattolica, già studente di Medicina, ha collaborato con una Comunità di assistenza a persone con difficoltà gravi, prestando anche la sua opera al domicilio di persone sole e/o colpite da patologie a volte incurabili.
Oltre agli studi in Sacra Teologia con il massimo dei voti presso la Pontificia Università “Antonianum” di Roma, ha prestato servizio in un Hospice per ammalati gravi e terminali.
Alberto Fogli
Ex Docente di Istituto scolastico superiore e Giornalista pubblicista, laureato in Scienze Religiose (ISSR-Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna di Bologna) e diplomato in Teologia pastorale (Pontificia Università Lateranense – Città del Vaticano – Roma), è ex Presidente diocesano di Azione Cattolica e Presidente Avis (Donatori di sangue) dal 1991 al 2021.
Pubblicato sulla “Voce di Ferrara-Comacchio” del 24 gennaio 2025
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(Foto: Agensir)