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Per ricordare Aldro, perché non accada mai più

13 Feb

Federico Aldrovandi, studente di 18 anni, il 25 settembre del 2005, rientrando a casa dopo una serata a Bologna con gli amici venne fermato da una volante della polizia. A causa dell’intervento degli agenti, morirà poco dopo per “asfissia da posizione”. Il 5 marzo 2010 tre poliziotti sono stati condannati nel processo Aldrovandi bis per omissioni e depistaggi nelle indagini. Il 21 giugno 2012 la Corte di Cassazione ha reso definitiva la condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione per “eccesso colposo in omicidio colposo” ai quattro poliziotti Paolo Forlani, Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri.

I Giovani Democratici del PD di Ferrara e dell’Emilia Romagna, nella loro battaglia per l’introduzione del reato di tortura e perché tragedie come quelle di Aldrovandi non accadano più, hanno organizzato per oggi alle 18 nell’Imbarcadero 2 del Castello Estense un’iniziativa nella quale verrà proiettato il film “È stato morto un ragazzo” di Filippo Vendemmiati. All’incontro interverranno, oltre al regista, Irene Rampin, responsabile cultura GD Emilia-Romagna e Enrico Falla, responsabile giustizia GD Emilia-Romagna.

Andrea Musacci

«Un’emozione intensa e unica in ricordo di Federico». Intervista a Patrizia Moretti, mamma di Federico Aldrovandi

23 Set

“È andato tutto bene, è stata una giornata molto emozionante. Mi ha molto colpito l’intensità che si percepiva.” È con queste parole che Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, descrive la serata di concerti dedicata al figlio, svoltasi sabato dalle 16 fino a mezzanotte all’Ippodromo.

L’evento “Musica per Federico – Per ricordare Federico Aldrovandi. Perché non accada mai più” ha raccolto gente di ogni età, soprattutto giovani, per non dimenticare e per ascoltare buona musica. Dieci i gruppi e gli artisti che si sono susseguiti sul palco, tra i quali Massimo Bubola, Marina Rei e gli Strike.

“Ringrazio tutti gli artisti, l’hanno fatto solo per Federico”, ha aggiunto Patrizia Moretti, “è stato un crescendo continuo di emozioni.” Sul palco, oltre a Patrizia e a Lino Aldrovandi, padre di Federico, sono intervenuti, tra gli altri, Andrea Boldrini e Matteo Parmeggiani, rispettivamente vice presidente e segretario della Associazione Federico Aldrovandi onlus, e Lucia Uva, sorella di Giuseppe. Non si è registrato, inoltre, nessun problema di ordine pubblico, “la serata si è svolta in modo tranquillo, anche grazie al servizio d’ordine organizzato.” Vicino al palco era possibile tesserarsi o richiedere informazioni al banchetto dell’Associazione, la quale, continua la madre di Federico, “invierà, a chiunque ha richiesto di aderire, la tessera a domicilio.”

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 23 settembre 2013

(nella foto: Marina Rei sul palco)

“Perché non accada mai più”. Sul palco in memoria di Aldro

22 Set

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Sono passati otto anni da quel 25 settembre del 2005 che rimarrà per Ferrara data simbolo di una tragedia inspiegabile, di un dramma assurdo. Era ancora notte quando Federico Aldrovandi, studente di 18 anni, rientrando a casa dopo una serata a Bologna con gli amici venne fermato da una volante della polizia. Conseguenza del fermo sarà la morte del giovane, sopraggiunta per “asfissia da posizione”, con il torace schiacciato sull’asfalto dalle ginocchia dei poliziotti. Il 5 marzo 2010 tre poliziotti sono stati condannati nel processo Aldrovandi bis per omissioni e depistaggi nelle indagini. Il 21 giugno 2012 la Corte di Cassazione ha reso definitiva la condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione per “eccesso colposo in omicidio colposo” ai quattro poliziotti Paolo Forlani, Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri. Le polemiche, però, non tendono a finire: è di marzo di quest’anno lo scontro tra il sindacato di polizia COSIP e la madre di Aldrovandi, Patrizia, difesa anche dal sindaco Tiziano Tagliani, durante il sit in p.zza Savonarola proprio davanti agli uffici dove lavora la donna.

Anche quest’anno si è rinnovato l’appuntamento con “Musica per Federico – Per ricordare Federico Aldrovandi. Perché non accada mai più”, il concerto svoltosi all’Ippodromo, luogo dell’omicidio. Un appuntamento non solo in ricordo di quell’evento ma per tenere alta l’attenzione sui tanti casi di abusi da parte di membri delle forze dell’ordine che continuano ad accadere nel nostro Paese. Dalle ore 16 si sono alternati sul palco I Nuovi Ranti, Dubby Dub, Hate the Nation, Andrea Dodicianni, Massimo Bubola, Alessandro Fiori, Andrea Appino, Marina Rei, Majakovich e Strike. Ha presentato la lunga giornata di memoria, organizzata dall’Associazione Federico Aldrovandi onlus, Mauro Casciari de “le Iene”, mentre Radio Strike ha mandato in diretta tutta la manifestazione. Durante la serata sono intervenuti, tra gli altri, Lino Aldrovandi e Patrizia Moretti, genitori di Federico. Vicino al bar era possibile trovare il banchetto di Acad, associazione contro gli abusi in divisa onlus. Su un pannello installato davanti al tavolino, le foto e le storie di tante vittime, ragazzi e uomini percossi e spesso uccisi da membri delle forze dell’ordine. Tra questi, Carlo Giuliani, Gabriele Sandri e Giuseppe Uva.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 22 settembre 2013