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Un fine settimana d’arte nelle gallerie in centro e fuori città

12 Apr
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Un’opera alla Galleria del Carbone

Un altro fine settimana ricco di inaugurazioni attende Ferrara o vede protagonisti creativi ferraresi fuori città.
“Prima del tutto” è la personale di Daniele Degli Angeli che inaugura oggi alle 18 nella Galleria del carbone in vicolo del Carbone, 18/a, Ferrara. La mostra dell’artista cesenate, preparata appositamente per il Carbone, propone acrilici su tavola che appaiono come finestre che si aprono in un mondo altro. La mostra sarà visitabile fino al 25 aprile dal mercoledì al venerdì 17-20, sabato e festivi 11-12.30 e 17-20.
La galleria Mazzacurati Fine Art, in corso Martiri della Libertà, 75, sempre oggi, stesso orario, inaugura la collettiva degli artisti della street art e del mondo dei graffiti. Fino al 31 maggio sarà possibile ammirare i lavori realizzati dagli anni ’80 ad oggi di Keith Haring, Crash, Lady Pink, Toxic, Daze, LA II, Ronnie Cutrone, Blek le Rat e Futura 2000.
Oggi, sempre alle 18, Silvia Camporesi presenta, invece, “Atlas Italiae: Tabula Ferrarense cento anni dopo Giorgio Bassani” nella MLB Maria Livia Brunelli home gallery in corso Ercole I d’Este, 3.
Proseguendo, alle 17.30 nell’Hotel Carlton in Piazza Sacrati verrà presentata la mostra fotografica “Urban Landscapes” di Enrique Olvera, mentre fuori città, alla stessa ora, nella Galleria Il Ponte in via Ponte Nuovo 23/h a Pieve di Cento inaugura “Thàuma” di Angelo Palazzini. Sempre oggi, stessa ora, Vito Tumiati inaugura la personale di pastelli e incisioni nello studio d’arte GS di Lendinara (RO) in via G. B. Conti, 38, visitabile fino al 25 aprile dal mercoledì al sabato dalle 16.30 alle 19. Sempre Tumiati è presente da oggi, fino al 30 aprile, nella collettiva “L’impronta e il segno” al Palazzo Ducale di Revere (Mn),
Proseguendo, oggi alle 16 nel Museo dei Grandi Fiumi in Piazzale San Bartolomeo, 18 a Rovigo inaugura la collettiva “Percorsi d’anima”, alla quale partecipa anche Alberta Silvana Grilanda, organizzata da UILDM. Domani, invece, dalle 16 a Villa Bighi a Copparo (via Marino Carletti, 110) viene inaugurata la mostra fotografica dei vincitori e dei menzionati del contest mensile di marzo “Arti e mestieri”, mentre fino a oggi alle 18 a Milano è possibile visitare la collettiva “Arte e design” nella Neoclassica gallery di via San Maurilio, 20, nella quale è presente anche l’artista centese Federica Cipriani.

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Un’opera da Mazzacurati Fine Art

Ricordiamo anche che da ieri, fino al 17 aprile, alla Porta degli Angeli di Ferrara è possibile visitare la collettiva “Sebastiano Inedito” a cura di Lucio Scardino, con opere di Andrea Amaducci, Gianni Bellini, Carlo Bertocci, Giacomo Brini, Daniele Cestari, Marcello Darbo, Alfredo Filippini, Luca Ghetti, Laura Govoni, Claudio Monnini, Pietro Moretti, Duilio Nalin, Matteo Nannini, Impero Nigiani, Massimo Pierangeli, Alejandro Ventura, Graziano Villani, Luca Zarattini. Fino al 22 aprile, infine, nel Teatro Nuovo di Ferrara (Piazza Trento e Trieste) è possibile visitare la mostra della pittrice Cristina Mavaracchio, curata dallo Studio l’Altrove.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara l’08 aprile 2017

Le foto raccontano Bassani e la difesa della storia

5 Apr

In parete alla MLB home gallery il progetto della forlivese Camporesi dedicato a luoghi abbandonati

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Ex stazione dei treni di Bondeno

Il Bassani dell’impegno in difesa del patrimonio artistico e naturale, come fonte d’ispirazione per un rinnovato progetto artistico. Silvia Camporesi, una delle più apprezzate fotografe italiane, torna nella Maria Livia Brunelli home gallery di Ferrara, con una mostra originale, la cui parte inedita è dedicata a quattro luoghi abbandonati del nostro territorio. “Atlas Italiae: Tabula Ferrarense cento anni dopo Giorgio Bassani” è il nome dell’esposizione della fotografa forlivese che verrà inaugurata sabato 8 aprile alle 18, e rimarrà in parete nella home gallery di corso Ercole I d’Este, 3 fino al prossimo 8 ottobre. “Atlas Italiae” è il nome del volume fotografico edito nel 2015 in cui l’artista ha raccolto 112 foto di 70 luoghi abbandonati lungo tutta la Penisola.
In mostra, dunque, sulla parete centrale della galleria fotografie stampate in bianco e nero e poi colorate a mano, per un lavoro di studio, ricerca e viaggio durato circa due anni. La Camporesi ritorna, dunque, a Ferrara, più di un anno dopo la presentazione di “Atlas Italiae” dalla Brunelli nel febbraio 2016: in occasione del centenario dalla nascita di Giorgio Bassani (04 marzo 1916 – 13 aprile 2000), intende, così, omaggiare a un tempo lo scrittore e la sua città. Le abbiamo rivolto alcune domande sulla mostra.

Silvia Camporesi

Silvia Camporesi

A Ferrara presenterai un “Atlas italiae” rinnovato: cosa rimane del vecchio progetto, e cosa c’è invece di nuovo?
Esporrò una selezione di 15 opere tra le tante pubblicate, oltre a quattro inediti riguardanti altrettanti luoghi abbandonati di Ferrara e provincia. Per la precisione, l’ex stazione dei treni di Bondeno, il manicomio infantile di Aguscello, una villa di Ferrara, che stanno per ristrutturare, e l’ex Eridania di Codigoro: sono tutte foto inedite, non presenti nel libro.
Perché hai scelto Bassani per raccontare questi luoghi ferraresi?
L’ho scelto per il legame sentimentale che mi lega a lui, in particolare nel suo lavoro per Italia Nostra. Ho visitato i luoghi “ferraresi” di Bassani, quelli della sua vita e della sua produzione letteraria, ma non ne ho trovati che mi soddisfacessero a livello fotografico. E, in più, quello sui luoghi bassaniani è un lavoro già fatto, e non poco, in passato. Ho preferito riprendere l’impegno di Bassani sull’ “Italia da salvare” [titolo dell’omonimo libro con gli scritti di Bassani sul tema, ndr].
Queste foto ferraresi quando le hai scattate? Il territorio di Ferrara non è presente nel progetto di “Atlas Italiae”?
Sono scatti che ho realizzato in periodi diversi. In “Atlas Italiae” è presente uno scatto dell’ex Eridania di Codigoro, diverso però da quello che esporrò nella MLB gallery.

Infine, ricordiamo che la Camporesi non è nuova ad omaggi a illustri ferraresi: infatti, sempre nella gallery di corso Ercole I D’Este, tra fine 2015 e inizio 2016 ha esposto “Le citta del pensiero. Un’indagine metafisica” ispirata a de Chirico, mentre nel 2012 ha presentato “Qualche volta, di notte. Omaggio ad Antonioni”, per il centenario della nascita del regista.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 04 aprile 2017

La città vista nelle incisioni di Mimì

2 Apr
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Mimì Quilici Buzzacchi

Alle incisioni “ferraresi” di Mimì Quilici Buzzacchi è dedicata la mostra di punta tra quelle che inaugurano oggi in città. Alle 17.30, infatti, nell’Idearte Gallery in via Terranuova 41, viene presentata la retrospettiva dal titolo “Italia antica e nuova. Incisioni degli anni ferraresi (1927-1943)” di Mimì Quilici (al secolo Emma Buzzacchi), moglie di Nello Quilici, direttore del Corriere Padano e padre di Folco e Vieri. Il critico e storico dell’arte Lucio Scardino è il curatore dell’esposizione che vede 15 xilografie, 12 delle quali di grandi dimensioni, la maggior parte delle quali raffiguranti scorci di Ferrara e si trovano immortalate altre località. Fra le opere in mostra, anche una stampa a due colori, “Lavori al Canale Boicelli” del 1927, e la celebre “Leggenda ferrarese” del ’43, con San Giorgio che uccide il drago davanti al Castello. Nel progetto i curatori hanno voluto sottolineare le due anime dell’artista, che nel campo della grafica seppe unire ad una tecnica eccezionale una particolare capacità di sintesi espressiva, con un linguaggio non estraneo alle ricerche di una irrequieta modernità, ma interessato alla classicità.
Sempre oggi, alle 11, alla Biblioteca Bassani di via Grosoli 42 inaugura la mostra fotografica “La mia gente – Il Polesine” di Edoardo Terren, presente con il delegato provinciale Afi-Afiap (Federation internationale de l’art photographique) Maurizio Tieghi. La mostra resterà in parete, a ingresso libero, fino al 29 aprile, da martedì a sabato, 9-13 e nei pomeriggi di martedì mercoledì e giovedì 15-18.30.
Alle 17, invece, nella galleria Dosso Dossi in via Bersaglieri del Po 25/b, inaugura la mostra “Franco Morelli e il libro della Genesi”, curata da Gianni Cerioli. Nasce dalla collaborazione tra il liceo e Anna Luisa Bianchi Morelli, vedova dell’artista, ex allievo del Dosso morto nel 2004. In mostra, otto tavole a penna biro nera su carta del 1987-’89 e due grandi composizioni del ’93. Visitabile fino al 17 aprile tutti i giorni (festivi compresi) orari 10-12.30 e 16.30-19.30.
“Algorithmic” è il nome del progetto del performer e artista Andrea Amaducci, presentato oggi alle 17 alla Porta degli Angeli di Ferrara. Ricreando simbolicamente lo studio dell’artista, Amaducci tenta una commistione tra varie espressioni creative.
Alle 17.30 alla Galleria il Rivellino di via Baruffaldi 6 inaugura la mostra di pittura di 4 autori provenienti dall’Accademia d’arte San Nicolò: Cristina Rizzi, Duilio Nalin, Maria Livia Grazzi e Michele Altamura.
Alle 18 nella casa d’arte Il Vicolo in vicolo della Posta 9 a Bondeno inaugura “QomunismoeBarbarie” di Carlo “Alo” Andreoli, mostra organizzata dall’Associazione Bondeno Cultura. Sempre a Bondeno, all’Auxing in via per Zerbinate, apre “AudioSlaves” di Sandro Chiozzi, mostra fotografica legata alla musica, aperta fino al 30 aprile.
Alle 17.30 l’artista ferrarese Rosy Locatelli inaugura “L’incanto dell’irreale” a Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (Pd).
E ricordiamo che da ieri nella sede dell’associazione Rrose Selavy di Ferrara (via Ripagrande 46) è possibile visitare la collettiva di Stefano Babboni, Lorenzo Romani e Piermaria Romani, mentre al Lazzaretto di Milano (via Lazzaretto 15), è aperta “La casalinga mannara. Il lato oscuro del femminile”, a cura di Maria Livia Brunelli, in parete fino al 9 aprile, con opere di Barbara Capponi, Silvia Camporesi, Anna Di Prospero, Alfred Drago Rens e Stefano Scheda.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 1° aprile 2017

Storia e arte in parete: guida alle mostre del fine settimana

11 Mar
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Un’opera di Anna Di Prospero in mostra al MIA Photo Fair

Anche in questo fine settimana Ferrara si conferma a pieno titolo città d’arte. Partendo da fuori, da giovedì fino a domani è in programma a Milano il MIA Photo Fair, dove la ferrarese Maria Livia Brunelli home gallery è presente con tre fotografi (Silvia Camporesi, Anna Di Prospero e Hiroyuki Masuyama) allo stand A47, con un progetto curatoriale sull’energia dei luoghi.
Nel nostro territorio, oggi alle 10.30 nella Sala Voltini del Centro Culturale Cappuccini di Argenta inaugura, con la presentazione del libro omonimo, la mostra storico-documentaria “Legati mani e piedi con rozze funi. Le carte raccontano la pellagra a Ferrara ed Argenta 1859-1933” a cura di Magda Beltrami e Mara Guerra, presenti insieme a Benedetta Bolognesi dell’Archivio Storico comunale. La mostra, in parete fino al 1° aprile, è visitabile da lunedì a sabato dalle 8.30 alle 19. Sempre ad Argenta, oggi alle 17.30 nel Centro Culturale Mercato inaugura la mostra di Marino Trioschi, “Trioschi. Antologica 1970-2017”, promossa con la Galleria d’arte Stefano Poppi e la Galleria Giacomo Cesari, entrambe di Argenta, e con presentazione di Franco Bertoni. La mostra sarà aperta fino al 17 aprile e visitabile da martedì a sabato 9.30-12.30, da giovedì a domenica 15.30-18.30.
A Ferrara, invece, oggi alle 16 a Casa Ariosto è in programma il “Concerto per Franco” del duo Claudio Miotto (clarinetto) e Paolo Rosini (chitarra), nell’ambito della mostra di don Franco Patruno “La libertà di dire, la verità di fare”, in esposizione fino al 12 marzo. L’entrata è gratuita.
“Andar per rifugi” è, invece, il titolo della mostra fotografica che la Sezione di Ferrara del Club Alpino Italiano presenta da oggi, alle 17, fino al 19 marzo alla Porta degli Angeli.
Domani, invece, alle 11 nel Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara (in c.so Ercole I d’Este, 19) inaugura la seconda sezione della mostra storico-documentaria “E Beltrame disegnò la Grande Guerra”, a cura di Gian Paolo Marchetti, con la collaborazione di Antonella Guarnieri, Elena Ferraresi e Martina Rubbi. La mostra sarà visitabile fino al 9 aprile dal martedì alla domenica, 9.30-13 e 15-18.

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Un’opera di don Patruno in mostra a Casa Ariosto

Ancora domani, alle 11 nella sede dell’Associazione “Al boattino” di Masi Torello (in via dei Masi, 8) inaugura la mostra fotografica “Storie ferraresi”, con opere di Silvia Grillanda, Andrea Mantovani e Germano Nardini. La visita della mostra con aperitivo è possibile tramite iscrizione (10 euro) all’Associazione.
Sempre fuori città, domani dalle 15.30 al Mondo Agricolo Ferrarese a San Bartolomeo in Bosco (in via Imperiale, 265) avrà luogo l’evento “Arte internazionale e mondo culturale della tradizione a confronto”, con presentazione di G. P. Borghi della mostra di Habdessamad Halloumi, “Da Casablanca a Ferrara”, in parete fino al 5 aprile. Alle ore 16 di domani, invece, inaugura la personale di pittura di Alessandro Govoni nella sede di G&G Fashion Art in via IV novembre, 15/b a Renazzo.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara l’11 marzo 2017

Mercato, vecchi maestri, giovani talenti: viaggio nel mondo artistico ferrarese

3 Feb

Gli articoli delle mie due pagine uscite su la Nuova Ferrara del 03 febbraio 2017 si possono leggere più facilmente cliccando su questi due link:

Andrea Musacci

Di Giovanni ospite alla MLB gallery con “A.A.A. Angelica”

20 Dic
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Maria Livia Brunelli e Marco Di Giovanni

La complessità dell’animo femminile in una mostra multisensoriale per passare dal mondo reale a quello fantastico. “A.A.A. Angelica” è il titolo della personale dell’artista Marco Di Giovanni, inaugurata venerdì scorso nella MLB gallery di Maria Livia Brunelli in c.so Ercole I d’Este, 3 a Ferrara. L’artista, classe ’76 di Teramo, ha presentato diverse installazioni ispirate all’Orlando furioso, per la terza e ultima mostra proposta dalla gallery per i 500 anni dalla prima edizione del poema ariostesco.

Come ci spiega Di Giovanni, «la mia grande passione è la letteratura. Nello specifico, mi sono concentrato sulle figure femminili principali dell’opera, Angelica e Bradamante, che sono più affascinanti e ambigue di quelle maschili». Angelica, esperta in magia e “premio” per il cavaliere più valoroso, ha richiamato all’artista il mercimonio delle prostitute: da qui il titolo, che riprende gli annunci erotici sui giornali. L’artista ha contattato alcune prostitute e le ha incontrate per immortalarle, e sublimarle, in acquerelli esposti in mostra, opere quasi eteree, angeliche appunto. «Se io fossi Orlando – prosegue l’artista – ciò che mi fa diventare furioso è il non poter sedurre, ciò che appunto avviene con le prostitute».

Bradamante, invece, durante l’inaugurazione è stata presente in carne e ossa “interpretata” da una giovane possente (una giocatrice di pallavolo) che ha affrontato un duello ideale. Il video della performance sarà poi proiettato per tutta la durata dell’esposizione, fino al 26 marzo. Nella seconda sala, invece, il tema sarà la luna, antitesi della follia terrena, con un’installazione di 46 taccuini Moleskine aperti sulla pagina del planisfero suddiviso in fusi orari, su cui l’artista a matita ha aggiunto segni mimetici rispetto alla stampa, in modo da creare il caos. Tra pedane e altre strutture ferrose, infine, il visitatore potrà guardare dentro un piccolo oblò nel quale comparirà una piccola, irraggiungibile luna azzurra.

Ricordiamo, infine, che Maria Livia Brunelli ha recentemente portato la propria gallery all’ART Week di Miami Beach, grande evento di arte contemporanea, con gli artisti Marcello Carrà, Silvia Camporesi e Mustafa Sabbagh. Le opere della Camporesi e di Sabbagh saranno in mostra ad ArteFiera Bologna dal 27 al 30 gennaio prossimi nello stand della MLB home gallery insieme a quelle di Omar Imam e di Stefano Scheda.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 19 dicembre 2016

“Le muse quietanti”, mostra fotografica con abiti d’epoca

17 Nov

15056471_10153880329086533_1633004699233584346_nTrentadue coppie di protagonisti dell’universo artistico ferrarese immortalate dall’obiettivo di Flavia Franceschini, per un’indagine psicologica all’insegna del divertissement. “Le muse quietanti” è il nome del progetto fotografico che verrà inaugurato sabato nel doppio spazio della MLB home gallery di Maria Livia Brunelli in c.so Ercole I d’Este (alle 18), e nell’Hotel Annunziata in Piazza Repubblica (alle 19).

Come ci spiega la Franceschini, il titolo le è stato suggerito dal fratello Dario: sono quelle “muse che provocano quiete nella coppia”. Così l’artista ha deciso di cimentarsi nell’ambito della fotografia per questo inedito e originale progetto che vede, tra gli altri, protagonisti Lola Bonora e Franco Farina, Lucio Scardino, Claudio Gualandi, Marco Caselli Nirmal, Gianni Fantoni, e il Ministro-scrittore Dario Franceschini. Tutti vestiti con abiti d’epoca, tra fine ‘800 e inizio ‘900, coppie residenti o meno a Ferrara, 65 persone (contando anche la figlia della Brunelli) con abiti o propri o prestati dall’artista, su due fondali, più qualche elemento esterno che ricordasse angoli, più o meno segreti, dei soggetti. Fotografie, quindi, da indagare, come nella tradizione della pittura rinascimentale. Il progetto della Franceschini, l’ultimo della rassegna “Occhio al talento”, dovrebbe continuare nei prossimi mesi.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 17 novembre 2016

Workshop con il fotografo Sabbagh alla MLB home gallery

8 Ott

Workshop Sabbagh 2Un workshop di due giorni col fotografo Mustafa Sabbagh è in programma oggi e domani nella Maria Livia Brunelli home gallery in c.so Ercole I d’Este. Il laboratorio, intitolato “Il paesaggio quotidiano. Tra ritratto e landscape” ha attirato appassionati da tutta Italia, a Ferrara per seguire le lezioni del Maestro italo-palestinese Sabbagh.

Durante la mattina del primo giorno verrà affrontata la diversità di linguaggi insita nella fotografia, di come il linguaggio della costruzione di immagini, così composito, possa diventare mezzo e fine, modus e obiettivo. Nel pomeriggio verranno messe in atto le parole, attraverso la progettazione e la realizzazione di ritratti. Nel secondo giorno, verrà chiesta ai partecipanti la realizzazione estemporanea di un ritratto rappresentativo sia del proprio stile che dello stile conferito, o colto, nel soggetto; al termine di questa fase, e a partire dai ritratti realizzati, sarà domandato ai partecipanti quale sia l’interpretazione dei loro stessi scatti, e da lì verrà avviata una discussione.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara l’08 ottobre 2016

Dolore e rinascita tra Siria e Libano: vita e arte di Omar Imam a Ferrara

4 Ott

«Racconto la vita e i sogni dei profughi in Libano, gente umile ma forte, io che ho sofferto nella mia Siria». Giovedì scorso nella Maria Livia Brunelli home gallery (in c.so Ercole I d’Este, 3) e nell’Hotel Annunziata (in Piazza Repubblica) a Ferrara ha inaugurato la mostra “Live, Love, Refugees” del fotografo Omar Imam, che ci ha raccontato la genesi del progetto. «Nel settembre 2012 in Siria sono stato sequestrato e torturato per un giorno da una milizia anti-Assad, per la mia attività di artista. Mentre mi torturavano pensavo a quando sarei tornato a Venezia con mia figlia, che allora aveva un mese». Dopo questa esperienza, la fuga in Libano. «Sono stato circa un anno e mezzo in questo campo profughi a due ore da Beirut, prima come volontario, poi per questo mio progetto, che è il primo che non firmo con nome di fantasia». Ora una nuova vita con la moglie e le due figlie ad Amsterdam.

Andrea Musacci

Da Istanbul a Ferrara passando per NY: alla MLB gallery le foto di Omar Imam

28 Set

foto-mostra-annunziata-mlbTra vita e sogno, l’amore, l’odio e le passioni in un progetto fotografico dedicato ai rifugiati siriani nei campi profughi in Libano. “Live, Love, Refugees” del fotografo siriano Omar Imam, classe ’79, inaugura giovedì: alle 18.30 vi sarà l’incontro con l’artista alla MLB Maria Livia Brunelli home gallery (in c.so Ercole I d’Este, 3), mentre alle 19.30 avrà luogo l’inaugurazione all’Art Gallery dell’Hotel Annunziata (in Piazza della Repubblica, 5).

In occasione del Festival di Internazionale, la MLB home gallery espone nella doppia sede una decina di opere di Omar Imam, che nei campi profughi in Libano ha coinvolto i rifugiati in un processo di catarsi, chiedendo loro di ricreare i propri sogni: sogni di fuga, di amore o di odio. Il risultato sono immagini simboliche e spesso surreali, che evocano i più profondi e oscuri mondi interiori, in un progetto intimistico, senza sensazionalismi.

“Le persone che ho incontrato vivono vite da incubo, ma in loro ho sempre colto il desiderio e la forza di continuare a vivere come esseri umani”, dice l’artista, che dal 2003 lavora su storie personali e campagne sociali che riguardano la Siria, utilizzando un approccio ironico e concettuale come reazione alla violenza, spesso pubblicando sotto pseudonimo. Dopo aver lasciato Damasco nel 2012, ha iniziato anche a realizzare cortometraggi di fiction, spesso focalizzati sulle esperienze che riguardano i rifugiati. Ha lavorato a progetti personali e per Ong, producendo film, reportage, e workshop dedicati ai rifugiati siriani. Le sue immagini sono state recentemente pubblicate sul numero di aprile 2016 di Internazionale e a luglio scorso sul “New York Times”. La mostra “Live, Love, Refugees”, visitabile fino al 20 novembre, è stata già esposta a New York, Istanbul e Firenze.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 27 settembre 2016