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La realtà industriale distorta nelle opere di Lunardi

2 Giu

Ieri pomeriggio, in occasione del Ferrara Film Festival, allo Spazio d’arte l’Altrove di Francesca Mariotti in via de’ Romei, 38 è stato proiettato il video “The edge” (dedicato agli attentati di Parigi del 13 novembre scorso) del video-artista Marcantonio Lunardi, in occasione della sua mostra “Industrial”, a cura della Mariotti e visitabile a l’Altrove fino al 10 giugno.

Il progetto di Lunardi parte dalla scoperta di un difetto dell’applicazione Google Earth che in un posizionamento dell’inquadratura distorce l’immagine rendendola ancora più surreale. Foto digitali, quindi, che sembrano dipinte, immagini deformate, distorte, a tratti come disciolte. Dieci foto di grandi dimensioni su carta cotone che rappresentano la prima parte di un progetto più grande, dove protagonista è l’archeologia industriale dei luoghi più disparati, da Porto Marghera a Los Angeles. Un reportage virtuale nel quale domina la solitudine, l’assoluta assenza della figura umana.

Andrea Musacci

Riscoprire gli albori della Videoarte a Palazzo dei Diamanti

26 Set
Da sinistra, Concetta G. Saba, Carlo Ansaloni, Lola Bonora e Maria Luisa Pacelli

Da sinistra, Concetta G. Saba, Carlo Ansaloni, Lola Bonora e Maria Luisa Pacelli

Un’esposizione per riscoprire gli albori della Videoarte e un omaggio al Centro d’avanguardia presente per vent’anni, fino a metà anni ’90, nella nostra città. La mostra “Videoarte a Palazzo dei Diamanti. 1973-1979 – Reenactment” è stata presentata alla stampa ieri mattina e poi inaugurata pubblicamente alle 18. Una mostra nostalgica, che vuol rinfrescare la memoria su cos’ha rappresentato il Centro Video Arte, ma essere anche pungolo per riprendere quel discorso interrotto vent’anni fa. Sono le due Sale Benvenuto Tisi da Garofalo ad accogliere videoinstallazioni, documenti e oggetti per questa mostra visitabile fino al 18 ottobre, e nata grazie a Fondazione Ferrara Arte e Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara.

Maria Luisa Pacelli ha elogiato il lavoro compiuto dai laboratori La Camera Ottica e CREA del DAMS di Gorizia – Università di Udine per mettere in sicurezza le numerose opere di quegli anni. Si tratta, infatti, di creazioni, presenti in mostra, di artisti come Fabrizio Plessi, Christina Kubisch, Claudio Cintoli, Maurizio Bonora, Gianfranco Goberti (questi due presenti ieri insieme a Claudio Zoccola), Guidi Sartorelli, e tanti altri tra i quali, naturalmente, Lola Bonora e Carlo Ansaloni, fondatori del Centro Video Arte. Bonora ha sottolineato come nella mostra sia «rispettato l’aspetto poetico delle immagini, quel clima», mentre Ansaloni ha aggiunto come «in un mondo troppo digitalizzato come l’attuale, molti sentano il desiderio di  riscoprire questo lavoro fatto di competenza e puntigliosità».

Uno degli oggetti in mostra

Uno degli oggetti in mostra

L’Assessore alla Cultura Massimo Maisto ha, quindi, precisato l’importanza «tanto della tutela quanto della valorizzazione», e il dovere di sfruttare al meglio gli spazi pubblici cittadini. Oltre a due rappresentanti della Fondazione Pianori, che ha permesso questa mostra, è intervenuta Cosetta G. Saba, coordinatrice del progetto. Infine, come ci ha spiegato Lisa Parolo, fra i curatori insieme a Chiara Vorrasi, «per alcune opere abbiamo compiuto soltanto le prime due fasi di conservazione, ossia la migrazione – l’upgrade del contenuto su un supporto digitale – e la video-preservazione, vale a dire la ricostruzione dell’opera. Per altre, invece, abbiamo compiuto anche il restauro digitale».

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 26 settembre 2015

L’uso della fotografia nel cinema secondo Ben Abdallah

29 Set

Tarek Ben AbdallahUna lectio magistralis di quasi tre ore sull’uso della fotografia nel cinema, la proiezione integrale di un film e un pubblico appassionato e coinvolto. Sono questi gli ingredienti della terza edizione de “Il Video in aula”, rassegna organizzata dalle Associazioni “A.U.A.M.” e “Ferrara Video&Arte” che ha visto protagonista il direttore della fotografia Tarek Ben Abdallah. “Visioni, luci, immagini nei film ‘Beket’ e ‘La leggenda di Kaspar Hauser’ ”, questo il titolo dell’evento, ha avuto luogo sabato a partire dalle 15 presso l’Aula Magna IUSS dell’Università di Ferrara in via Scienze, 41/b. Marco Teti, docente e critico cinematografico, ha introdotto la vita e l’opera di Ben Abdallah, la cui lezione è stata seguita dalla proiezione del film “La Leggenda di Kaspar Hauser” (2012) di Davide Manuli. La proiezione è stata invece introdotta dal prof. Alberto Boschi, docente di Storia del Cinema all’Università di Ferrara. Mentre quest’ultimo ha parlato della produzione di Manuli, Ben Abdallah ha analizzato i due film in questione spaziando  anche in ambito pittorico, con l’analisi di alcune tele di Caravaggio, e nella filmografia di Michelangelo Antonioni, con lo studio di “Cronaca di un amore” (1950).

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 29 settembre 2014

Tutti i segreti della fotografia spiegati da Tarek Ben Abdallah

27 Set

logo_BN_associazioneLa terza edizione della giornata di studi “Il Video in aula” vedrà in programma oggi la lezione magistrale tenuta dal celebre direttore della fotografia Tarek Ben Abdallah. “Visioni, luci, immagini nei film ‘Beket’ e ‘La leggenda di Kaspar Hauser’ ” avrà inizio alle 15 presso l’Aula Magna IUSS dell’Università di Ferrara in via Scienze, 41/b. La rassegna, dedicata alle intersezioni stilistiche esistenti tra la produzione audiovisiva sperimentale e il cinema di fiction, è ideata da Alessandro Raimondi e Vitaliano Teti, curata dall’associazione universitaria “A.U.A.M. Maestro Michelangelo Antonioni” e  finanziata dal Fondo culturale 2013/14 di Unife.

Sarà Marco Teti, docente e critico cinematografico, ad introdurre la lezione di Tarek Ben Abdallah parlando del suo proficuo lavoro artistico. Alle 17.30 vi sarà, quindi, una breve pausa e alle 17.45 verrà proiettato integralmente il film “La Leggenda di Kaspar Hauser” (2012) di Davide Manuli. Il film sarà introdotto dal prof. Alberto Boschi, docente di Storia del Cinema all’Università di Ferrara, e sarà seguito da dibattito col pubblico in sala. L’iniziativa, ad ingresso gratuito, è realizzata in collaborazione col Festival “The Scientist”.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 27 settembre 2014

«Porta degli Angeli, struttura che merita continuità»

18 Lug

Alberto SquarciaA fine agosto, dopo quattro anni di eventi, la Rete di associazioni RTA non gestirà più la Porta degli Angeli, lungo le mura settentrionali della città. La Rete – composta da Stileitalico, Yoruba, Ferrara Video&Arte, Cantiere delle Idee Chiare e Sfuse, Arch’è – non ha infatti partecipato al bando comunale scaduto il 30 giugno scorso. Abbiamo incontrato Alberto Squarcia, Presidente sia di RTA sia di Stileitalico per fare un bilancio di questi anni.

Com’era nata l’idea di creare una Rete per le attività alla Porta ?

Nel 2010 la Circoscrizione 1, con Presidente Girolamo Calò, ha indetto un bando pubblico per la gestione della Porta. Ho quindi riunito sei associazioni e ci siamo presentati con un progetto, che ha vinto e la Porta degli Angeli ci è stata assegnata a titolo gratuito. Per fortuna, ho ottenuto la sponsorizzazione di una Assicurazione primaria e la Circoscrizione ci ha sostenuto, rinnovandoci anche il contratto di altri due anni.

Qual è il bilancio al termine di questi quattro anni?

Dopo quattro anni di attività continua e non-profit finiremo il nostro mandato ad agosto con 53 mostre realizzate e un numero altissimo di performances, conferenze e presentazione di libri. La RTA ha prodotto cultura e arte di alto livello a basso costo, presentando ottimi artisti, più o meno giovani. Ci possiamo considerare estremamente soddisfatti dei risultati ottenuti.10338860_683106648392182_3418438603345090569_n

Quali difficoltà avete incontrato?

Il problema principale è stato quello economico. Per fare cultura i soldi servono. Stileitalico auspica che, vista l’attività svolta e la qualità della stessa, il Comune possa identificare un’altra location espositiva da assegnarle, per dare continuità ad un progetto che non sarebbe giusto interrompere.

Perché Stileitalico non si è ripresentata per il bando?

Stileitalico non si ripresenta in quanto l’assegnazione della Porta non è più a titolo gratuito, ma prevede degli oneri da parte dei vincitori (affitto, assicurazione ecc.) che, anche se contenuti, nessuno di noi si può impegnare a sostenere. Gli oneri richiesti contrastano, infatti, con la scelta di non far pagare nulla agli artisti invitati, e quindi con l’idea di  agire senza scopi di lucro.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 18 luglio 2014

“Lovers”, ovvero relazioni d’amore ispirate agli Este

23 Mag

Rebecca Russo ecc.A Marfisa d’Este, protettrice di Torquato Tasso, è dedicata la palazzina in c.so Giovecca, 170 che da mercoledì ospita la mostra di videoarte “Lovers”, visitabile fino al 15 giugno. La Fondazione Videoinsight ha presentato ventuno opere di artisti da tutto il mondo sul tema della Relazione d’Amore, ispirandosi proprio alla vita di Marfisa d’Este. Otto sale con altrettante tematiche – Eros, Thanatos, Dipendenza, Circolarità, Salvezza, Rinascita, Emozione, Relazione – tra Arte Contemporanea e Psicologia. Rebecca Russo, Presidente della Fondazione ha dapprima presentato le attività della Fondazione, il cui compito è di integrare l’arte contemporanea con la scienza, con la salute, con la ricerca del benessere psico-fisico. Per questo, diversi sono gli ospedali che ospitano le attività della Fondazione, tra i quali il Rizzoli di Bologna. Il termine Videoinsight significa “avere una visione interiore attraverso una visione esteriore, un’intuizione, un cambiamento grazie alla potenza delle immagini” artistiche. Da qui l’idea dell’arte come qualcosa di fondamentale per la nostra vita, “per la nostra evoluzione, per la nostra salvezza”. Opere come le ventuno presentate a Marfisa, ha continuato la Russo, “per anni sono state presentate a persone con le più svariate problematiche” – ansia, depressione, problemi relazionali ecc. – e molte di esse ne hanno ricavato benefici.

Nello specifico, la scelta di “Lovers” si basa sul partire da un ”tema eterno, irrisolto” e irrisolvibile,”universale e con molteplici sfaccettature” come quello dell’amore. Insomma, “Lovers” è un labirinto di sensazioni lungo le antiche stanze di Marfisa.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 23 maggio 2014

Arte e scienza nella mostra “Lovers”

21 Mag

10277640_481817478613680_6582289013203116897_nLa Fondazione Videoinsight, nel contesto del Progetto Art for Care, oggi alle 18.30 alla Palazzina Marfisa d’Este, in Corso Giovecca, 170, presenta ”Lovers”, la nuova mostra di Videoarte con ventuno opere sul tema della Relazione d’Amore, traendo ispirazione dalla vita di Marfisa d’Este. Le otto sale della Palazzina Marfisa ospiteranno i video caratterizzati da otto differenti tematiche: Eros, Thanatos, Dipendenza, Circolarità, Salvezza, Rinascita, Emozione, Relazione, Comunicazione. L’evento, che integra Arte Contemporanea e Psicologia, è finalizzato alla Promozione della Crescita della Persona e della Collettività, alla Prevenzione e alla Promozione del Benessere Psicofisico dello Spettatore. Tutte le Opere affrontano il tema della Relazione Affettiva stimolando libere associazioni mentali, interpretazioni, narrazioni.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 21 maggio 2014

“All’ovest niente di nuovo” per il ciclo della Grande guerra

12 Mar

downloadOggi alle 16.30 alla Sala Boldini in via Previati, 18 a Ferrara inizia la rassegna cinematografica dedicata alla Grande Guerra. L’evento, organizzato dal Comitato “Ferrara per la Costituzione” con sede in via Cittadella 18/A, prende avvio con la proiezione di “All’ovest niente di nuovo”, film del 1930 diretto da Lewis Milestone. Vincitore di un premio Oscar come miglior film e come miglior regia, è tratto dal romanzo autobiografico di Erich Maria Remarque “Niente di nuovo sul fronte occidentale”, uscito nel 1929. L’appuntamento successivo è previsto per il 26 marzo con la proiezione di “Orizzonti di gloria”, film del 1957 diretto da Stanley Kubrick, con Kirk Douglas, Richard Anderson e George Macready. L’ingresso alle proiezioni è gratuito e le proiezioni sono accompagnate da una breve presentazione e scheda di presentazione.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara l’11 marzo 2014

“Speak in Tongues” e la vita da diversi punti di vista

21 Gen

Speak in tonguesDomenica si è conclusa la tre giorni di Art Fall’13 dedicata alla presentazione della produzione “Speak in Tongues” di ZAPRUDERfilmmakersgroup nella Sala della Musica al Chiostro di S. Paolo in p.zza Alberto Schiatti a Ferrara. Una coppia di installazioni incentrate sulla similitudine, sul rapporto tra vero e falso, è questo il tema principale del progetto presentato. Nella Sala della Musica le uniche luci provengono dai due maxi-schermi posti in fondo, i quali si toccano in uno dei lati. Appena entrati si viene inghiottiti da un vortice caotico e straniante di suoni, rumori e voci, i quali quasi contrastano con l’apparente calma, lentezza e ripetitività delle azioni compiute nei video. Forse, la posizione migliore è porsi proprio nell’angolo d’incontro dei due schermi, così da poter ammirare, simultaneamente, i due diversi punti di vista di ogni proiezione. In questo modo è possibile cogliere tanto quelle similitudini che inizialmente rendono familiari allo spettatore le due immagini, quanto quelle discrasie che subito dopo lo estraniano, rendendo inutile qualsivoglia approccio logico. Dopo la presentazione a Ferrara, “Speak in Tongues” si sposterà a Bologna, presso Raum, il 24 gennaio, dalle 18 alle 24, e in occasione di Art City Bologna 2014, in programma dal 24 al 26 gennaio. Infine, il progetto si concluderà a marzo 2014 grazie al sostegno di Marsèll e sarà in mostra, dal 20 marzo al 3 aprile, presso gli spazi di Marsèlleria a Milano.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 21 gennaio 2014

“Speak in Tongues”, l’arte incontra il cinema

17 Gen

“Speak in Tongues” è il nome dell’originale produzione che verrà inaugurata oggi alle 18 nella Sala della Musica al Chiostro di San Paolo. Fino a domenica 19 gennaio, ad ingresso gratuito, sarà possibile visitare le opere della formazione ZAPRUDERfilmmakersgroup, per questo secondo appuntamento di Art Fall ‘13, organizzato dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara in collaborazione con Xing. ZAPRUDERfilmmakersgroup è una art-film venture fondata nel 2000 da David Zamagni, Nadia Ranocchi e Monaldo Moretti e dedita alla realizzazione in proprio di film indipendenti ed autoprodotti. Il gruppo è impegnato oltre che nella realizzazione di film stereoscopici, nella produzione di pellicole che non rispettano i normali canoni cinematografici e che, sperimentando nuovi formati, pongono il loro lavoro sulla linea di confine fra arti figurative, performative e cinematografiche. I lavori del gruppo sono stati presentati in autorevoli festival e sedi espositive tra cui la Biennale del Cinema di Venezia, Festival Internazionale del Film di Roma, Oberhausen Kurzfilmtage, Biennale de l’image en mouvement Ginevra, Steirischer Herbst Graz, Centre Pompidou Paris, Transmediale Berlin, Netmage Bologna, Milanesiana, Santarcangelo Festival, Contemporanea Festival Prato e Kunsten Festival des Arts Bruxelles. Dopo la presentazione a Ferrara, “Speak in Tongues” si sposterà a Bologna, presso Raum, il 24 gennaio, dalle 18 alle 24, e in occasione di Art City Bologna 2014, in programma dal 24 al 26 gennaio. Infine, il progetto si completerà a marzo 2014 grazie al sostegno di Marsèll e sarà in mostra, dal 20 marzo al 3 aprile, presso gli spazi di Marsèlleria a Milano.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 17 gennaio 2014