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Codifiume, il campo estivo è un successo

24 Giu

Da 7 anni l’attività pastorale per i più giovani. La visita del Vescovo mons. Perego

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Un paese di piccole-medie dimensioni, da diversi anni in continua crescita demografica, al confine con la provincia bolognese. In uno degli angoli meridionali più reconditi del nostro territorio diocesano, l’attività estiva della parrocchia continua a crescere, accogliendo per diverse settimane tante ragazze e ragazzi. Un punto di riferimento importante in una comunità che nel 2014 ha visto le poche suore rimaste lasciare la Scuola materna, da allora affidata alla Cooperativa sociale “Mondo piccolo”. Stiamo parlando di Santa Maria Codifiume, la cui parrocchia, guidata da don Andrea Martini, è teatro, da sette anni, dell’attività pastorale del campo estivo. Un progetto ben organizzato, anch’esso in crescita, ormai capace di ospitare fino ad una cinquantina di ragazzi, dal lunedì al venerdì, con l’opportunità di due piscine fuori terra, una per i piccoli (di dimensioni 9×4, h 0.9 m) e una per grandi (15×5, h 1,3 m). “La finalità del campo estivo é pastorale – ci spiega don Martini – sette settimane in amicizia con Gesù, animate da preghiera, gioco, sport, studio e attività sportiva”. Ogni giorno al campo estivo sono presenti quattro persone adulte per seguire, guidare e aiutare i ragazzi: il parroco don Andrea, le signore Alessandra, Stefania e Barbara, oltre a sette educatori con un’età compresa fra i 16 e i 18 anni. L’accoglienza dei ragazzi (6-14 anni) inizia alle ore 7.30 e termina alle ore 9; segue la preghiera, la presentazione del tema del giorno, la merenda e le attività – giochi nel prato – attraverso la divisione in gruppi. Dopo il pranzo, un momento di relax o dedicato agli immancabili compiti delle vacanze, e poi in piscina dalle ore 14 alle 16, merenda e uscita dalle ore 16.45 alle 17. Inoltre, due mattine alla settimana ci si reca al campo sportivo per svolgere alcune attività insieme agli insegnanti e ad allenatori qualificati. Lo scorso mercoledì 19 giugno, una gradita presenza ha donato nuova gioia ai ragazzi e ai volontari: è, infatti, venuto in visita l’Arcivescovo mons. Gian Carlo Perego, il quale si è trattenuto nella parrocchia di S. M. Codifiume quasi tutta la giornata, pregando e pranzando, “incoraggiando tutti – ci spiega ancora don Martini – a proseguire in un’attività autenticamente pastorale che ha poi una ricaduta positiva su tutto l’anno liturgico e catechetico. Il tema trattato quest’anno – conclude il parroco – è il viaggio come metafora dell’esistenza umana, il riferimento biblico è la figura di Mosè e il popolo d’Israele, senza trascurare la tensione vocazionale ed escatologica della vita di ogni persona”.

Andrea Musacci

Pubblicato su “La Voce di Ferrara-Comacchio” del 28 giugno 2019

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A Codifiume pranzo in aiuto della scuola materna

22 Ott

chiesa codifiumeDomenica 26 ottobre presso il centro “La Confina” in via Fascinata 20/A a Santa Maria Codifiume avrà luogo il pranzo sociale, il cui ricavato sarà utilizzato per migliorare la scuola materna del paese, al motto di “Aiutateci per aiutarvi”. Il costo del pranzo è di 15 € a persona, mentre i bambini fino ai 6 anni pagano 10€. Ci sarà, inoltre, intrattenimento per i bambini e la lotteria. Questo il menù del pranzo (per adulti e bambini): gramigna panna e salsiccia, grigliata mista, patatine fritte, dolci, caffè, acqua, vino e bibite. Per chi non potesse essere presente, c’è anche la possibilità di effettuare delle donazioni. Per prenotazioni (chiamare in ore serali), contattare uno dei seguenti numeri: Alessia 348/6404942, Giulia 339/5098680, Erika 340/5978980, Mitia 338/9760859, Stefania 342/8474258, Denise 333/5063695.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 22 ottobre 2014

Cena sociale nella Parrocchia di S. M. Codifiume

24 Mag

chiesa codifiumeStasera alle 21, sotto il tendone fieristico retrostante la chiesa di S. M. Codifiume, si svolgerà la cena sociale – organizzata e patrocinata dalla Parrocchia – in onore della B. V. Maria della Stuoia. Come l’anno scorso, anche quest’anno verranno premiate persone rappresentative e impegnate nell’ambito parrocchiale. Due saranno le targhe di benemerenza consegnate: alla sig.ra Pia Castellari per la custodia dell’oratorio e della venerata immagine mariana della Stuoia, oltre che per l’impegno nel decoro della chiesa parrocchiale; a suor Cinzia Rigoldi, in concomitanza della dipartita delle suore (suor Cinzia, suor Vittorisa e suor Marta) dall’asilo del paese. Infatti, dopo circa quarant’anni dall’arrivo del primo gruppo di suore della Sacra Famiglia, l’educazione cattolica dei bambini da settembre verrà affidata a una cooperativa laica vicina a Comunione e Liberazione – Compagnia delle Opere.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 24 maggio 2014

Si conclude la sagra di S. Maria Codifiume

23 Lug

Dopo la serata di ieri con l’estrazione della super tombola e lo spettacolo pirotecnico di mezzanotte, stasera si conclude l’Antica sagra di S. Maria Maddalena a Santa Maria Codifiume. Alle ore 20.30 vi sarà la chiusura solenne dei festeggiamenti con la concelebrazione nella Chiesa parrocchiale e la solenne processione con Santa Maria Maddalena, patrona del paese. Continueranno, come ogni sera, i mercatini di artigianato locale e di esposizioni varie.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 23 luglio 2013

Gianfranco Mingozzi tra Ferrara e la taranta…ora anche su Facebook!

2 Lug

Cliccando su questo link https://www.facebook.com/GianfrancoMingozziRegista potete iscrivervi alla pagina Facebook dedicata al regista Gianfranco Mingozzi! Troverete informazioni biografiche e bibliografiche, oltre a numerosi video e foto, molte di queste difficilmente reperibili! (qui sotto, insieme a Ornella Muti)

con ornella muti

Sono davvero numerose le produzioni filmiche incentrate sulla città e il territorio di Ferrara, dai primi esperimenti di inizio Novecento fino ai giorni nostri, con diverse varianti per quanto riguarda la produzione televisiva e dei documentari. Si pensi a Luchino Visconti (Ossessione, 1943), a Rossellini, De Sica, Antonioni, Vancini, Soldati, Montaldo, Ferreri, Avati, fino ad Ermanno Olmi (Il mestiere delle armi, 2001), solo per citare i nomi più famosi. Si passa dai film muti di carattere storico che risalgono agli albori della cinematografia (come Torquato Tasso e Parisina), a quelli ambientati nel difficile periodo del dopoguerra; dalle pellicole che riportano alla mente i romanzi di Giorgio Bassani, ai più recenti “E ridendo l’uccise” (Florestano Vancini, 2005) e “Nebbie e Delitti” (Riccardo Donna, 2005-2007).

Il 2012, in particolare, ha rappresentato per Ferrara un anno ricco di ricorrenze significative: un secolo fa, infatti, nacque Michelangelo Antonioni, uno dei più grandi registi della storia, e nel 1962 uscì uno dei romanzi italiani più noti, Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani. Gianfranco Mingozzi, invece, nato ottant’anni fa, è un regista che, sebbene abbia avuto meno notorietà rispetto a colleghi del calibro di Antonioni e di Vancini, ha ugualmente lasciato il segno, sia nell’ambito dei film di finzione sia in quello documentaristico, vincendo anche il Leone d’oro a Venezia nel 1965 per il documentario “Con il cuore fermo, Sicilia”, dedicato a Danilo Dolci. Nato e cresciuto a San Pietro Capofiume – uno degli ultimi paesi “bolognesi” prima della provincia di Ferrara, e situato all’interno del Comune di Molinella – Gianfranco Mingozzi non ha mai nascosto il suo amore per Ferrara.
È del 1962 il suo primo omaggio alla città estense, col documentario “Via dei piopponi”, nel quale il regista ripercorre il tragitto che da bambino percorreva con i genitori per recarsi dal pediatra. Quattro anni dopo, nel ’66, girerà invece il documentario “Michelangelo Antonioni”. Storia di un autore, omaggio al grande maestro de “L’avventura”, dove Ferrara rivive e viene omaggiata non più attraverso i luoghi, ma attraverso la vita e l’opera di uno dei suoi cittadini più celebri. Bisognerà aspettare il 1982 per l’ultimo grande tributo a Ferrara e al suo territorio, con l’uscita de “La vela incantata”, omaggio crudo e malinconico al cinema, ai suoi miti, alla sua storia, che è la storia d’Italia.
Ancora una volta, insomma, nell’opera di Mingozzi la riscoperta del proprio territorio, delle proprie radici va di pari passo con la nascita del cinema, con la sua magia (“La grande magia”, appunto, si intitolerà il documentario girato dietro le quinte de “La vela incantata”, e che vedrà la luce nel 1993). Inoltre, diversi sono anche i lungometraggi ambientati in Emilia-Romagna: “Fantasia, ma non troppo, per violino” (1966), “Gli ultimi tre giorni” (1977), “Bologna: allegro vivace/passato presente” (1983), “Le lunghe ombre” (1987), “Il frullo del passero” (1988), “L’appassionata” (1988). Negli anni ’60 è, inoltre, assistente alla regia di Federico Fellini in “La dolce vita” (1960) (in cui compare anche come attore nella parte del giovane prete amico di Steiner), nell’episodio del regista riminese di “Boccaccio ’70”, “Le tentazioni del dottor Antonio”(1962), oltre che in 8 1/2 (1963).
“Quando Steiner-Alain Cuny si mette all’organo della chiesa di La dolce vita, (…), c’è un pretino un po’ spaventato all’idea che l’ospite incominci a strimpellare il jazz. Quel pretino è Mingozzi, fresco diplomato del Centro sperimentale fortunosamente paracadutato nel film più famoso del momento; e subito entrato nelle durevoli simpatie di Fellini” (Tullio Kezich, da La vela incantata, 1982).
Andrea Musacci

S. M. Codifiume, in parrocchia vince il cuore

3 Giu

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Una serata all’insegna della solidarietà e della convivialità, della buona cucina e della buona musica. Sabato 1 giugno sotto il tendone retrostante la Chiesa di Santa Maria Codifiume si è svolta la cena sociale organizzata dalla Parrocchia – guidata dall’instancabile Don Andrea Martini – insieme al centro-socio culturale l’Aquilone e al Centro Sire. Il paese si è riunito per sostenere le numerose attività parrocchiali (tra le quali il campo solare, il campo scuola, il catechismo e il sabato ragazzi) e per finanziare piccoli ma necessari lavori di manutenzione della chiesa e della canonica. Circa trenta volontari, perlopiù giovani, hanno preparato e servito l’ottima cena, accompagnata dalle note del trio della scuola di musica “Solaris” di Argenta, guidata da Vincenzo Forlani.

Tra le 218 persone presenti, di tutte le età, vi erano anche il Sindaco di Argenta Antonio Fiorentini, il Consigliere Provinciale Simone Mori, il Comandante dei Carabinieri di Codifiume Luigi Solito e Luciano Baraldi, Presidente del Consiglio di Partecipazione del paese. È stato proprio il Sindaco Fiorentini, insieme a Don Andrea, ad omaggiare tre persone divenute simbolo della storia sociale e parrocchiale di Codifiume, vale a dire Cartesio Mantovani, Eustachio Ferrulli e il Maestro Alberto Masotti, ognuno dei quali ha ricevuto una targa di benemerenza. La memoria e il futuro sono “sostanza di ogni comunità”, ha giustamente ricordato il Sindaco. Così, a inizio serata sono state tre giovani promesse del ciclismo – Mirco Benasciutti, Matteo Giglioli, Matilde Buriani – ad essere festeggiate dalla comunità per i loro successi in alcune gare svoltesi nel pomeriggio.

Infine, va ricordato l’atto di generosità di Paolo Mazzoni, Luigi Bragaglia e Riccardo Castellari, i quali hanno donato alla Parrocchia l’intero ricavato delle vendite del loro libro “Foto d’epoca di Santa Maria Codifiume e dei suoi abitanti”.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 03 giugno 2013

(nella foto, da sx: Don Andrea Martini, Antonio Fiorentini, Alberto Masotti)

Beyond the Flesh protagonisti a Codifiume

28 Dic

SANTA MARIA CODIFIUME. Al Pub pizzeria Imperiale di Santa Maria Codifiume si è tenuto il bel concerto della giovane band Beyond the Flesh. Il gruppo composto da Isabella Bertasi (voce), Martina Tomazzoni (tastiere), Zeno Bianchini (basso) e Matteo Menegatti (tastiere e drum machine), quest’ultimo residente proprio a Codifiume. Le loro sonorità spaziano dalla musica elettronica al trip hop, dall’elettropop al techno melodico.

Il progetto nasce nel giugno del 2011 concentrando l’attenzione principalmente sulle cover. Col tempo il gruppo inizia a ridurle progressivamente, pur mantenendo alto il livello dei brani scelti e l’originalità tecnica nel reinventarli. La band inizia così a comporre con più brani inediti, con testi in lingua inglese. E sono tante le esibizioni live ad alto livello tecnico-artistico.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 1 giugno 2012