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Il Centro Palaur da ieri offre una speranza in più

23 Ago
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Un momento dell’inaugurazione di sabato

[Qui il mio servizio in anteprima su Palaur]

Uno spazio riaperto in centro che aspira a essere luogo di rinascita per chi sta intraprendendo un difficile cammino di recupero dopo essere stato vittima di una dipendenza grave. Alla presenza di un centinaio di persone, ieri nel tardo pomeriggio ha avuto luogo il battesimo del Centro Palaur che ha aperto i battenti in via Ragno, 15, fino a quasi un anno e mezzo fa casa del circolo Arci Zuni.

Un progetto ideato con passione e scrupolosità, a partire dalla stessa scelta della sede nella centralissima via Ragno. Infatti, l’idea partorita da Alice Cacchi, Paola Perboni e Aurelio Zenzaro, co-fondatori della Cooperativa sociale Palaur, è quella di portare nel cuore di Ferrara un progetto innovativo per il nostro territorio: uno spazio di sostegno e formazione finalizzato al reinserimento socio-lavorativo soprattutto di giovani ex tossicodipendenti, ma anche di persone, di ogni età, con un passato relativamente breve di dipendenza da alcool o da gioco d’azzardo.

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Il pubblico presente all’inaugurazione

Una tappa che segue quella, acuta e necessaria, di disintossicazione, e precede il ritorno effettivo nella società. Perché il reintegro avvenga al meglio, Palaur proporrà ai propri ospiti corsi di cucina con la chef Martina Marchini (autrice anche del buffet inaugurale), d’informatica e d’apicoltura (in un apiario di proprietà della Cooperativa a  Voghenza, il cui miele è stato offerto ai presenti) oltre all’organizzazione di eventi artistici e culturali (ad esempio, presentazioni di libri o piccole esposizioni) aperti alla cittadinanza periodicamente dopo le 18 nella sede stessa.

«Il primo passo – spiegano i promotori -, quello di aprire la sede, è stato fatto. Abbiamo già alcune richieste, le attività inizieranno quindi il prima possibile». In sede vi sarà, inoltre, un angolo dedicato ai colloqui psicologici e terapeutici, aperti agli stessi genitori e famigliari delle persone in fase di recupero.

 Andrea Musacci

Pubblicato (in versione ridotta) su la Nuova Ferrara il 21 agosto 2016

Si inaugura il Centro Palaur all’ex Zuni

20 Ago
Da sx, Zenzaro, Perboni e Cacchi

Aurelio Zenzaro, Paola Perboni e Alice Cacchi

[Qui il mio servizio sul Centro Palaur]

Dopo 15 mesi dalla chiusura dello storico circolo Arci Zuni, oggi alle ore 18 viene inaugurato il nuovo progetto sociale che darà vita al locale di via Ragno, 15. Si tratta del Centro Palaur, un nuovo spazio di sostegno e formazione finalizzato al reinserimento socio-lavorativo soprattutto di giovani ex tossicodipendenti, ideato dalla Cooperativa Palaur di Alice Cacchi (Presidente), Paola Perboni e Aurelio Zenzaro. Per colmare il vuoto nel quale spesso ripiombano gli ex tossicodipendenti una volta terminato il necessario periodo nelle comunità di recupero, Palaur proporrà loro corsi di cucina, informatica e apicoltura e l’organizzazione di eventi artistici e culturali aperti alla cittadinanza.

Già attivo il sito web all’indirizzo http://www.palaur.it.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 20 agosto 2016

Palaur, una “casa” per tornare a vivere

14 Ago

Corsi per il reinserimento di ex tossicodipendenti con la coop Palaur. Sabato 20 agosto l’apertura in via Ragno, 15 (ex sede dell’Arci Zuni)

(Sotto l’articolo, alcune mie foto dell’allestimento)

Da sx, Zenzaro, Perboni e Cacchi

Aurelio Zenzaro, Paola Perboni e Alice Cacchi

Un nuovo spazio di sostegno e formazione finalizzato al reinserimento socio-lavorativo soprattutto di giovani ex tossicodipendenti. È questo l’ambizioso progetto ideato da Alice Cacchi, Paola Perboni e Aurelio Zenzaro, co-fondatori della Cooperativa sociale Palaur che il prossimo 20 agosto alle ore 18 inaugurerà la propria sede in via Ragno, 15, fino a maggio 2015 casa del circolo Arci Zuni. Per colmare il vuoto nel quale spesso ripiombano gli ex tossicodipendenti una volta terminato il necessario periodo nelle comunità di recupero, Palaur proporrà loro corsi di cucina, informatica e apicoltura e l’organizzazione di eventi artistici e culturali aperti alla cittadinanza.

«Nel nostro territorio – ci spiegano i fondatori – esiste un forte problema legato al consumo e alla dipendenza da droghe pesanti soprattutto nei giovani tra i 18 e i 25 anni, spesso provenienti da famiglie benestanti. Sono ragazzi a cui nessuno sembra dare risposte e punti di riferimento». L’obiettivo profondo consiste nell’aiutarli a «creare un sé più forte, facendo un lavoro molto intimo sulla persona – spiega la Perboni – una ricostruzione del sé frammentato, ridando una struttura a queste che sono persone destrutturate».

L’idea inizia a prendere forma lo scorso autunno, e sfocia, a metà aprile, con la nascita della cooperativa. I tre fondatori hanno lavorato insieme nella comunità Saman di Bondeno e nella loro esperienza hanno notato come all’isolamento del soggetto nella comunità, necessario nella fase acuta della disintossicazione, debba seguire un periodo di reinserimento: qui si inserisce il Centro Sociooccupazionale diurno Palaur che accoglierà, dal lunedì mattina al sabato mattina, un massimo di 15 soggetti afflitti da dipendenze, relativamente brevi, soprattutto da droghe pesanti, ma anche leggere, o da alcool.

Diverse le attività utili a dare strumenti spendibili in ambito lavorativo e a far uscire il soggetto dal proprio egocentrismo, sviluppandone l’empatia e la relazionalità, a partire dal corso di cucina tenuto dalla chef Martina Marchini e al corso di informatica (entrambi nella sede di via Ragno), fino alla cura di un orto in via Erbe in collaborazione con l’Associazione Orto Condiviso, e alle attività in un apiario biologico di Voghenza. Nella nuova sede vi sarà inoltre un angolo dedicato al sostegno, rivolto anche ai famigliari dei soggetti coinvolti. L’idea è, poi, quando possibile, di aprire dalle 18, un’ora dopo la conclusione delle attività, la sede alla cittadinanza organizzando cene tematiche ed eventi artistici e culturali.

Infine, è già attivo il sito web del Centro all’indirizzo http://www.palaur.it.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 14 agosto 2016

“Game, set, sketch”, a Zuni la seconda personale di Simone Campana

14 Nov

Simone Campana Zuni“Game, set, sketch” è il titolo della seconda personale di Simone Campana, dopo il successo delle sue “Illustrazioni”, visitabili fino al 30 novembre presso l’Hotel Annunziata in Piazza della Repubblica, 5. La sua nuova esposizione inaugura oggi alle 19 presso il circolo Arci Zuni, in via Ragno, 15 a Ferrara. Simone Campana vive a Ferrara e lavora a Bologna per la rivista Consumatori. Collabora con il magazine online Listone Mag e per la rivista Caboto.

Campana è, dunque, abituato ad accompagnare le proprie illustrazioni a testi, a scritti di altri. Ora, la scelta di replicare il successo del debutto con questa esposizione complementare, per sperimentare nuovamente l’ “avventura” di esporsi presentando le proprie opere in modo autonomo, per dar vita a un nuovo racconto personale.

La mostra è visitabile fino al 31 dicembre prossimo nei seguenti orari: da mercoledì a domenica, dalle 19 a 01.30. Informazioni sul sito: http://www.behance.net/campanasimone.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 14 novembre 2014

“Avventure sull’isola deserta” di Maciej Sienczyk in mostra a Zuni

3 Ott

Mostra ZuniDopo la rassegna “Zuni Outdoor” (svoltasi dal 3 al 20 luglio scorso) e la pausa estiva, il circolo Arci Zuni in via Ragno, 15 a Ferrara riapre le proprie porte per una nuova stagione all’insegna della musica live e delle esposizioni artistiche. In occasione del Festival Internazionale, in programma nella nostra città fino a domenica 5, Zuni presenta la mostra “Avventure sull’isola deserta” di Maciej Sieńczyk. Le opere fanno parte anche dell’omonimo libro appena uscito per Canicola edizioni, con 152 pagine al costo di 17 €. La mostra sarà visitabile da oggi fino al 26 ottobre prossimo. Inoltre, oggi al Mercato Coperto avrà  luogo un incontro tra l’autore e il giornalista Goffredo Fofi (fondatore e direttore de Lo Straniero), mentre domani  vi sarà la dedicaces (firma delle copie) del libro, acquistabile su shop.internazionale.it. Maciej Sieńczyk è un noto illustratore e autore di fumetti polacco, e lavora per il mensile Lampa e per Raster Gallery.

“Avventure sull’isola deserta” di Maciej Sieńczyk.

Circolo Arci Zuni, via Ragno, 15

Dal 3 al 26 ottobre – da mercoledì a domenica, dalle 19 all’1.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 03 ottobre 2014

Le tastiere vintage dei Clinic per il gran finale di Zuni Outdoor

24 Lug

10288777_10152618190777150_6781384590042588717_nI Clinic, quartetto di Liverpool, si esibirà stasera alle 21.30 nel Chiostro di S. Paolo in p.zzetta Schiatti a Ferrara, in occasione dell’ultimo live della rassegna Zuni Outdoor. Dalle ore 20 sarà possibile entrare, con ingresso 15 €, per assistere al concerto di questo gruppo che in oltre quindic’anni di attività ha pubblicato otto album per la prestigiosa Domino Records.

Tra post-punk, psichedelia e pop, le sonorità dei Clinic sono una babele di suoni ed elettricità. La band, che  affonda le proprie radici nelle ceneri dei Pure Morning, nel 2000 viene notata da Thom Yorke che li vuole a fianco dei Radiohead durante il tour di “Kid A”. Successivamente, anche John Peel li invita per registrare una delle sue storiche Sessions per la BBC. Gli ultimi due album, del 2012 e 2013, sono  “Free Reign” e “Free Reign II”, ma è dal vivo che i CLINIC trovano la loro dimensione ideale, con le loro tastiere vintage e il surreale mascheramento “chirurgico”.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 20 luglio 2014

Giorgio Canali e i Rossofuoco in concerto

18 Lug

10314634_518679324910969_3069700155657444557_nIl programma di Zuni Outdoor, la rassegna di musica sperimentale organizzata dal circolo Zuni in collaborazione con Ferrara sotto le Stelle, stasera alle 21.30 propone il concerto di Giorgio Canali, accompagnato dai Rossofuoco. Al Chiostro di S. Paolo in p.zzetta Schiatti a Ferrara, con ingresso 5 €, a partire dalle ore 20, avrà luogo il live di questo musicista, produttore, autore, stretto collaboratore di numerosi gruppi italiani e stranieri ed ex chitarrista dei CCCP Fedeli alla linea, poi diventati CSI, Consorzio Suonatori Indipendenti e successivamente PGR. Giorgio Canali ha dato il via alla sua carriera solista, supportato dalla sua band Rossofuoco, nel 1998 con l’album “Che Fine Ha Fatto Lazlotòz”, seguito nel 2002 da “Rossofuoco” (uscito per Gammapop). Il terzo album è, invece, “Giorgio Canali & Rossofuoco”, uscito nel 2004 per La Tempesta. Nel 2007 è la volta di “Tutti Contro Tutti”, sempre per La Tempesta. Il quinto lavoro, “Nostra Signora della Dinamite”, esce invece nel 2009.

L’intensa attività di produttore – tra i dischi più famosi da lui prodotti l’omonimo esordio dei Verdena (1999), “Sguardo Contemporaneo” di Bugo (2006) e “Canzoni da Spiaggia Deturpata” di Le Luci della Centrale Elettrica (2008) – l’ha portato a collaborare con un numero impressionante di artisti tra cui Marlene Kuntz, Noir Désir, Litfiba, Timoria, PFM, Yo Yo Mundi, Tre Allegri Ragazzi Morti, Virginiana Miller, Ulan Bator, the Zen Circus e Le Luci Della Centrale Elettrica.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 18 luglio 2014

Demdike Stare, un live decisamente originale

8 Lug

demdike.jpg.200x200_q85_cropUn live sicuramente originale, quello che ha avuto luogo domenica sera al Chiostro di S. Paolo in p.zzetta Schiatti a Ferrara. L’esibizione del duo inglese Demdike Stare, infatti, ha preso avvio alle 22.50, un orario inusuale, e in ritardo rispetto allo stesso orario stabilito. La lunga attesa è stata pienamente ripagata dall’atmosfera che fin da subito si è creata non appena si sono spente le luci e i due, Miles Whittaker e Sean Canty, sono saliti sul palco attirando sotto di esso i circa cinquanta giovani che attendevano nei corridoi del Chiostro o ai margini dell’area scoperta. Una cascata di suoni e di immagini – proiettate sul maxi schermo alle loro spalle -, una spirale visionaria e psichedelica che ha accompagnato i presenti in un’atmosfera cupa ed elettrizzante al tempo stesso, onirica e orrorifica (basti pensare che tra le loro fonti d’ispirazione si trovano anche le colonne sonore dei film horror e thriller italiani anni ’70).

La maggior parte dei presenti ha raggiunto il luogo adibito al concerto già dalle 20, orario di apertura dei cancelli, vista la presenza di un bar allestito dal circolo Zuni, di una bancarella di vinili, di una piccola Libreria Coop e di un’esposizione di poster (in vendita) e illustrazioni di diverso formato, tra i quali uno dell’artista Basik. La stessa musica di sottofondo – in stile elettro, dub e hip-hop – e la presenza di alcuni divanetti con riviste, rendono bene la scelta del circolo Zuni di uscire dalle mura usuali di via Ragno, approfittando della bella stagione. Il concerto dei Demdike Stare è il terzo dei sette in programma per il progetto sperimentale di “Zuni Outdoor”, promosso da Arci in collaborazione con “Ferrara sotto le Stelle”. Il prossimo appuntamento avrà luogo giovedì 10 luglio con Populous, al secolo Andrea Mangia.

 Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara l’08 luglio 2014

Demdike Stare, musica sperimentale al Chiostro

7 Lug

demdike.jpg.200x200_q85_cropMiles Whittaker e Sean Canty sono i componenti dei Demdike Stare, duo di Manchester che ieri sera ha incantato il numeroso pubblico ferrarese accorso per ascoltarli. In occasione di “Zuni Outdoor”, il progetto sperimentale di Arci in collaborazione con “Ferrara sotto le Stelle”, al Chiostro di S. Paolo in p.zzetta Schiatti un vortice di suoni e immagini (proiettate alle loro spalle) ha incantato i presenti. Matteo Andreolini, responsabile di Zuni Art, ci spiega  come il contatto col duo inglese sia avvenuto tramite la Pentagon Booking, punto di riferimento anche per altri live al Circolo Zuni. I Demdike Stare, inoltre, dopo aver perlustrato la location del Chiostro hanno deciso di abbandonare la scaletta precedentemente stilata e di proporre per questa tappa ferrarese un live originale, mai sperimentato prima. Ben prima dell’inizio dell’esibizione, che ha preso avvio intorno alle 22.50, diverse persone, soprattutto giovani, sono entrati nel Chiostro per ritrovarsi e approfittare del bar e della Libreria Coop poste nel Chiostro. Va considerato che questo appuntamento in una cornice inusuale per Ferrara sotto le stelle, era uno spin-off sperimentale che, se dovesse dimostrare di meritarsi spazio, potrà essere affinato nelle prossime edizioni della rassegna.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 07 luglio 2014

Zuni outdoor al debutto

3 Lug

10334330_516464378465797_26461299489328793_nStasera al Chiostro di S. Paolo in p.zzetta Schiatti a Ferrara prende il via la nuova rassegna musicale “Zuni outdoor”, organizzata dal circolo Arci Zuni con concerti, dj set e mercatini in programma fino a domenica 20 luglio. La prima edizione del festival è organizzata insieme al Comune e alla Provincia di Ferrara, la Regione Emilia-Romagna, l’Associazione “Ferrara Sotto le Stelle”, il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara e ARCI Ferrara. Alle 21.30 saranno i Tempelhof + Gigi Masin ad inaugurare la rassegna, con ingresso gratuito.

HOSHI è il nome del progetto musicale, della Hell Yeah Recordings, che vede l’incontro sonoro fra Tempelhof e Gigi Masin. In questo album si intersecano “due strade elettroniche, lastricate di beat rarefatti, incursioni jazzy, romanticismo ambient, gioia sonora. C’è il viaggio e la sorpresa della scoperta in un flusso sonoro inesausto che conduce altrove, seguendo traiettorie leggere, virando improvvisamente per piste poco battute, quanto affascinanti”.

Gigi Masin viene considerato il padrino dell’ambient made in Italy, un artista che ha esplorato l’elettronica fin dagli anni ’70, contaminandola con jazz e classicismo. Recentemente, la sua opera è stata riassunta in “Talk to the Sea”, doppio album uscito per l’olandese Music From Memories.

I Tempelhof invece rappresentano una delle realtà più affascinanti nel panorama dell’elettronica italiana, un progetto proteso verso l’Europa e il resto del mondo. I loro spettacoli dal vivo sono “una sorta di esperienza mistica, un superbo mix di musica e visuals trovato e curato dal misterioso artista noto come Sorry Boy”. Per assistere ai concerti non sarà richiesta la tessera ARCI.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 03 luglio 2014