
Il 1° giugno 200 persone in corteo nella zona di via Bologna a Ferrara per l’annuale appuntamento. Quest’anno al centro il neonato Santuario mariano nella chiesa della Sacra Famiglia
Un semplice telo bianco ricamato di rose rosse, una candela unica sentinella mariana a illuminare un palazzo, una statuetta della Madonna. Sono immagini della devozione, sempre viva, del popolo ferrarese, a Maria. Sono immagini che ci siamo portati a casa dalla processione svoltasi la sera del 1° giugno scorso in zona via Bologna, in occasione dell’annuale “Notte dei Santuari” promossa a livello nazionale dalla CEI, e che quest’anno nella nostra Chiesa locale si è scelta di celebrare nel neonato Santuario diocesano del Cuore Immacolato di Maria (parrocchia della Sacra Famiglia).
Circa 200 i presenti che si sono radunati col nostro Arcivescovo sul piazzale della chiesa lungo via Bologna per una preghiera iniziale affidando alla Madonna in particolare la nostra Arcidiocesi, le popolazioni alluvionate, il cammino sinodale, i popoli vittime delle guerre. L’accensione, quindi, nel braciere, delle fiaccole per la processione, “accolta” dagli immancabili petali di rose rosse sull’asfalto, e con in testa i tanti bambini, ragazzi e giovani assieme alla Banda di Cona diretta dal Maestro Roberto Manuzzi, formata per l’occasione da una ventina di musicisti su 41 elementi totali.
IL CORTEO E LA DEVOZIONE NEL QUARTIERE
La processione si è snodata lungo le vie Bologna, Poletti, Poltronieri, Grillenzoni, Leoniceno, Canani, Manardo, e ancora Poletti, Bosi, Grillenzoni, Bologna. Una zona nevralgica e densamente abitata della nostra città che per circa un’ora e mezza ha metaforicamente trattenuto il fiato, rallentando i propri ritmi, interrompendo i propri traffici per lodare, osservare, o semplicemente sbirciare con curiosità l’affollato corteo snodarsi nelle vie del quartiere. E così, si scorge un volto femminile dietro una zanzariera, dai balconcini e dalle finestre a tratti spuntavano candele, ceri, immaginette sacre. Proprio su via Bologna, quasi commuove vedere una luce accesa all’ultimo piano, l’unica non spenta di tutto il condominio. Alcune donne si fanno trovare davanti al cancelletto di casa, il cero in mano, il segno della croce. Su alcuni davanzali al secondo piano, qualcuno ha posto una statuina della Madonna e una del Sacro Cuore di Gesù. Un’altra signora, nonostante abiti al terzo piano di un palazzo, non ha rinunciato a fare il proprio altarino: ha spento la luce appena intravisto il corteo, ha acceso un cero, si è seduta in preghiera. Si scorgono, anche, da alcuni davanzali i drappi rossi, alcuni fiori ad accompagnare una semplice candela, fiocchi bianchi e blu ai cancelli. E un telo bianco – forse una tovaglia – ricamata di rose rosse e adornata con un fascio di luce.
LE MEDITAZIONI E LA CONCLUSIONE
«Maria ci è offerta e presentata come esempio; è un modello per ogni cristiano, soprattutto per chi si è consacrato al servizio di Dio e dei fratelli. Modello nell’ascolto della Parola di Dio e nell’attenzione agli avvenimenti della vita, modello nella lode di Dio. Maria sa ascoltare Dio». Così una delle meditazioni lette durante il corteo. Oppure Maria è presentata come «la piccola serva del Padre che trasalisce di gioia nella lode (…). Quale madre di tutti, è segno di speranza per i popoli che soffrono i dolori del parto finché non germogli la giustizia. È la missionaria che si avvicina a noi per accompagnarci nella vita».
La processione si è conclusa col ritorno in chiesa dov’è avvenuto l’Atto di Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria del cammino sinodale e, specialmente, dei lavori della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovo. A seguire, sul piazzale vi è stato un piccolo concerto della Banda di Cona.
DEVOZIONE MARIANA ALLA SACRA FAMIGLIA
Ricordiamo che lo scorso 29 novembre è avvenuta l’erezione ufficiale della chiesa della Sacra Famiglia di Ferrara a Santuario mariano (è rimasta, però, la parrocchia). «Scuola di Chiesa, luogo di vera ecclesialità» l’ha definita, con un auspicio, il parroco don Marco Bezzi nel suo saluto finale. Il mese mariano per la parrocchia della Sacra Famiglia è iniziato il 1° maggio con la consegna dell’immagine mariana da esporre nei luoghi del fioretto (le cosiddette “basi missionarie”). Infine, domenica 18 giugno, Solennità del Cuore Immacolato di Maria, alle ore 11.30 è in programma la S. Messa solenne presieduta dal rev.do padre abate dom Christopher Zielinski, guida dei monaci olivetani dell’abbazia del Pilastrello in Lendinara (RO). La Celebrazione sarà accompagnata dalla Corale “Musica Insieme” di Castel Franco Veneto (TV) diretta dal maestro Renzo Simonetto. Al termine pranzo comunitario con la corale e l’abate.
Andrea Musacci
Pubblicato sulla “Voce di Ferrara-Comacchio” del 9 giugno 2023
(Foto di Pino Cosentino)