
A 5 anni dalla morte, una mostra al Carbone di Ferrara lo ricorda. L’aneddoto sull’ex voto dedicato a San Paolo
di Andrea Musacci
In questi giorni Ferrara ricorda Gabriele Turola, pittore, scrittore e critico d’arte morto improvvisamente nell’agosto del 2019 all’età di 74 anni. Nei 5 anni dalla scomparsa, la Galleria del Carbone (via del Carbone, 18/a) fino al 22 settembre ospita la mostra dal titolo “Dedicato a Gabriele Turola”, curata da Corrado Pocaterra. L’esposizione è visitabile dal mercoledì alla domenica dalle 17 alle 20. Per l’occasione è disponibile un catalogo con diverse opere di Turola e contributi di amici e conoscenti: Daniele Biancardi, Lucia Boni, Milena Botti, Daniela Carletti, Marcello Carrà, Gianni Cestari, Alberto Felloni, Paolo Orsatti, Lara Fratti, Galeazzo Giuliani, Claudio Gualandi, Paolo Volta, Lucio Scardino, Massimo Stagni Roncara & Giuliana Berengan.
Nelle opere di Turola domina il fantastico e il surreale: a fatica, vi è un umano che sia pienamente tale. Tutto è trasfigurato, il reale è solo una convenzione, un gioco. Il reale, per Turola, è la vera astrazione, la vera finzione. Tutto nella sua arte può avere un volto, come in certi incubi di bambino. Questi volti che spuntano, che animano oggetti altrimenti inanimati, sono allo stesso tempo un sollazzo, una sorpresa e un inganno; in controluce, vi si nota anche qualcosa che assomiglia allo sberleffo, senza però mai perdere una certa grazia e dolcezza. Le sue opere ci permettono di ricordare certi viaggi notturni nel sogno; viaggi verso terre da non dire, attraenti e disturbanti, ambigui e leziosi. In Turola, tutto è ludica evasione, fiaba colma di una matura consapevolezza. Non vi è mai piena allegria, nelle sue opere, ma un velo malinconico, come giustamente scrive Gianni Cestari nel suo contributo presente nel catalogo sopracitato.
L’EX VOTO E LA CHIESA DI SAN PAOLO
Nel 2000, in occasione dell’Anno Giubilare, Turola ebbe anche l’occasione di realizzare un ex voto, presente per alcuni anni nell’Altare della Madonna del Carmelo della chiesa di S. Paolo a Ferrara. Proprio nel 2000 uscì il libro “Ex Voto nella Chiesa di San Paolo a Ferrara” di Daniela Favretti (Liberty House ed.), con testo di presentazione di don Ivano Casaroli (parroco a S. Paolo dal 1997 al 2005) e postfazione dello stesso Turola. Nel libro, l’autrice parla di 26 ex voto presenti allora nella chiesa di p.zzetta Schiatti, in parte “oggettuali”, in parte tavolette dipinte. I più antichi di questi, risalgono alla fine del XVIII secolo.
Nella postfazione, Turola compie una puntuale analisi degli ex voto lì conservati e degli altri presenti nelle chiese della nostra provincia. Riferendosi agli artisti Antonio Maria Nardi e a Remo Brindisi, anch’essi autori di alcuni ex voto, scrive Turola: «I loro dipinti erano ormai esercitazioni di tipo accademico, se non concettuale: ed inserendomi in questa scia, per siglare la postfazione al lavoro dell’amica Daniela Favretti, ho pensato di eseguire, a mia volta, un ex voto, dedicato alla Madonna del Carmine venerata nella chiesa di San Paolo. È il mio secondo tentativo, dopo quello eseguito per commissione di una signora ferrarese qualche anno fa e collocato nel santuario di Montenero, a Livorno. La mia tempera su carta (cioè l’ex voto dedicato alla Madonna del Carmine della nostra chiesa di San Paolo, ndr) rappresenta l’autrice di questo libro, anche lei pittrice, inginocchiata dinanzi alla chiesa di San Paolo in atto di ringraziare la Vergine per averle concesso una grazia particolare: ovvero la pubblicazione del volume, nato dalla rielaborazione della propria tesi, dopo tredici anni dalla stesura, in occasione dell’Anno Santo. Dal punto di vista stilistico – prosegue Turola – nella scena ho introdotto i colori, a me cari, dell’arcobaleno, il ponte simbolico che unisce la terra al cielo. Inoltre, ho inserito nella composizione elementi decorativi e astratti e fiori neo-futuristi, che simboleggiano l’eterna primavera dello spirito. Ma il mio è soprattutto un omaggio diretto, dal punto di vista iconografico, agli sconosciuti autori degli ex voto di San Paolo, che mi hanno variamente stimolato».
Intellettuale eclettico
Nato nel ’45, Turola frequenta il Liceo Classico Ariosto e l’Istituto d’arte Dosso Dossi di Ferrara, e nella sua vita collabora, tra le altre, anche con “La pianura” e “L’ippogrifo. Nel 2013 pubblica per Faust edizioni il libro “Misteri di arte e magìa”, con prefazione di Margherita Hack. Nella sua autobiografia racconta di come il suo obiettivo fosse rappresentare «il mistero dell’uomo attraverso favole, miti, leggende, sogni, tradotti in colori accesi». L’Unesco nei primi anni 2000 ha ricavato da un suo quadro, “L’Arca di Noè”, una cartolina d’auguri tradotta in molte lingue e spedita in tutto il mondo. Inoltre, nel 2006 la Galleria Biasutti&Biasutti di Torino gli dedica una monografia e un catalogo con testo critico di Elena Pontiggia. Ai gatti che tanto amava, dedicò il libro “Nel magico mondo della gatta Sofia”, illustrato da Franca Camisotti Felloni. La Galleria Idearte di Ferrara nel dicembre 2019 lo ha celebrato con la retrospettiva “Le Carte di Gabriele”, curata da Lucio Scardino.
Pubblicato sulla “Voce” del 20 settembre 2024
Abbònati qui!
(Foto Corrado Pocaterra)