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La “Voce” senza Paolo

26 Ott

Un ricordo del critico e storico cinematografico Paolo Micalizzi, scomparso la notte tra il 19 e 20 ottobre

di Andrea Musacci

Già quando nella tarda mattinata di sabato 19 ottobre mi aveva chiamato, la voce stanca, ero dispiaciuto nel sentirgli dire: «non so se faccio in tempo a inviarti il pezzo per Cinenotes perché ho avuto la febbre alta». La mia risposta – «va bene, saltiamo una settimana, non succede niente» – pur sincera non faceva trapelare la stranezza di immaginare un numero della Voce senza la sua rubrica. Poi aveva aggiunto: «riesci a riempirlo comunque quello spazio?». «Sì, Paolo, non ti preoccupare…». Certo, lo abbiamo riempito, ma sembra rimasto vuoto. 

In questo mio ricordo avrei voluto raccontare i tanti progetti e attività della sua vita, ma avremo tempo per farlo con più calma e in parte lo fa chi lo ricorda in questa pagina (v. qui “La Voce” del 25 ottobre 2024). Voglio solo aggiungere che Paolo nasce a Reggio Calabria nel 1938 e a soli 21 anni (il 1° maggio ’59) viene assunto dalla Montecatini di Ferrara, dove lavorerà fino alla pensione. Come critico cinematografico esordisce alla Gazzetta Padana di Ferrara: un secondo lavoro che lo affaticava ma che – mi raccontava poche settimane fa – faceva con enorme passione. Nel giugno 2021 lo intervistai per La Voce e come ultima domanda gli chiesi i suoi progetti per il futuro: «Continuare a tenere viva con articoli, libri e iniziative che intendiamo attuare come Cineclub Fedic Ferrara, la tradizione di Ferrara e il suo cinema…». Lo ha fatto fino all’ultimo, finché ne ha avuto le forze. 

Grazie di tutto, Paolo.

Pubblicato sulla “Voce di Ferrara-Comacchio” del 25 ottobre 2024

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