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Galleria del Carbone: nuova sede, passione immutata per l’arte

19 Feb

In via Vignatagliata 41 inaugurata la nuova casa con una mostra di cinque maestri ferraresi

Appena una manciata di minuti a piedi divide i primi 25 anni della Galleria del Carbone da quel futuro che è già iniziato. Dallo scorso 16 febbraio, infatti, l’Associazione “Accademia d’Arte Città di Ferrara APS” ha una nuova casa in via Vignatagliata 41 (nel cuore dell’antico Ghetto ebraico), dopo un quarto di secolo in via del Carbone 18/a, proprio di fronte alla sala 4 del Cinema Apollo (ex chiesa di San Giacomo), con più di 300 mostre e diversi altri eventi culturali organizzati.

E la nuova sede è stata inaugurata il 16 (con tantissimi presenti) con la mini collettiva “Ripartiamo” di 5 maestri dell’arte ferrarese: Maurizio Bonora, Paola Bonora, Gianfranco Goberti (scomparso nel gennaio 2023), Gianni Guidi, Sergio Zanni. Il passato, certo, ma anche l’avvenire che non può non “ripartire” dalle sue radici più solide. La mostra sarà visitabile fino al 9 marzo da mercoledì a domenica (ore 17-20), e sarà accompagnata da eventi collaterali nei fine settimana: il 23 febbraio alle 18 verrà proiettato un video dedicato a questa mostra e un’intervista a Paola Bonora, mentre il 1° marzo Lucia Boni (assieme a Corrado Pocaterra) presenterà il suo libro “Carbone d’argento” dedicato a questa fase di passaggio della Galleria. Galleria che raccoglie fra i propri soci molti artisti ferraresi contemporanei, di diverse generazioni, e attualmente conta 65 soci. Il Direttivo è composto da Paolo Volta (Presidente), Lucia Boni (Segretaria e Tesoriere) e da tre consiglieri (Gianni Cestari, Corrado Pocaterra e Ulrich Wienand). «Nessuno di noi vuole “rottamare” ciò che è stato, convinti, come siamo, che nulla si crea se non c’è un’esperienza pregressa sulla quale appoggiarsi, ma diventa necessario comunque rinnovarsi», spiega Lucia Boni. L’Associazione nacque nel ’97 da nove fondatori: Paolo Volta, Lucia Boni, Isabella Guidi, Gianni Vallieri, Paola Braglia Scarpa, Rita Confortini, Tiziana Davì, Giuliana Magri e Giacomo Savioli. Ma il Carbone guarda sempre avanti: fra le mostre in programma, vi è “Arte prigioniera” con opere di artisti della nostra provincia imprigionati soprattutto durante la seconda guerra mondiale – Cesare Lampronti, Danilo Farinella, Nicola Sebastio e Alberto Cavallari; un altro progetto futuro sarà, invece, legato alla Collezione di Roberto Niceforo.

Sergio Zanni, uno degli artisti in mostra, sta vivendo a livello personale ciò che la Galleria vive a livello collettivo: a breve, infatti, traslocherà nel suo nuovo studio in via Boccacanale di S. Stefano 14, nei locali dell’ex Mercato Coperto. E proprio Zanni ci racconta del mitico “Gruppo 4” nato a fine anni ’60, formato proprio da lui, Guidi, Goberti e Maurizio Bonora, tutti cresciuti all’Istituto Dosso Dossi: «eravamo diversi fra noi ma c’era qualcosa di profondo che ci legava. Ognuno con la propria ricerca, uscivamo dalla tradizione pittorica ferrarese: ci sentivamo un passo avanti». Un legame che continua oggi e che nel 2011 ha visto una tappa importante con la personale di Goberti a inaugurare la prima mostra del ciclo “Incontri d’autore”, che poi si concluderà con una collettiva dei fab four

Ricordiamo che la nuova sede in passato ha ospitato lo Studio d’arte di Guido Marchesi, vicino al suo “Guido Ristorante”. A fine dicembre 2024 Marchesi ha aperto il suo nuovo studio d’arte “Sulla strada” lì vicino, in via Vignatagliata 57. Ma la nuova sede in passato (forse nella prima metà del secolo scorso) era…l’androne del palazzo; e dove ora vi è accolto il pianoforte e la libreria d’arte della Galleria, c’era un pozzo luce. Là in fondo, non molto distante, c’è la vecchia sede: solo via Vittoria divide le due strade, la vecchia e la nuova. Il legame è invisibile ma – rimanendo nel nome e nell’anima – è indistruttibile.

Andrea Musacci

Pubblicato sulla “Voce di Ferrara-Comacchio” del 21 febbraio 2025

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