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Villa Melchiori “da dentro”: impressioni

2 Ott

A concentrarsi troppo sulla sua originalità, si rischia di immaginarla fluttuante su Ferrara. Ma Villa Melchiori, l’ex villino-negozio liberty al civico 184 di viale Cavour, è ben incastonata nel quartiere che la ospita.Ce ne siamo resi conto davvero solo lo scorso 27 settembre partecipando nel giardino della stessa Villa alla presentazione – a invito – del libro “Villa Melchiori. Storia di un restauro a Ferrara”, a cura di Lucio Scardino (storico e critico d’arte) e Marcello Carrà (artista-ingegnere). Un volume realizzato con BM–Studio Bosi di Marcello Bosi, che ha eseguito i lavori di restauro da poco conclusisi e che è proprietario, assieme alla moglie Maria Magdalena Machedon, di parte dell’edificio. Un centinaio i presenti allo storico (e mondano) evento. Muti e disinteressati (forse solo apparentemente) gli abitanti delle villette o dei condomini attigui, incombenti sull’ “isola felice” Melchiori, edificata in maniera così “scandalosa” 120 anni fa. I rumori e le sagome delle auto sfreccianti su Cavour, uno stendino di panni umidi su un terrazzino molto prossimo, un bambino “trascinato” da una signora oltre una semplice rete divisoria…Villa Melchiori è un gioiello dentro la vita pulsante, quotidiana e contraddittoria della città magica a cui ha donato un sovrappiù di enigma e malinconia.

Andrea Musacci

(Foto di Luigi Pansini)

Pubblicato sulla “Voce di Ferrara-Comacchio” del 4 ottobre 2024

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