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Dal saggio della Poli sulla consulenza filosofica alle poesie di Gnudi

2 Feb

nicoletta poli

“Vite controvento. La consulenza filosofica individuale” è il titolo del saggio, uscito nel 2012, di Nicoletta Poli, presentato mercoledì nel pomeriggio alla Biblioteca Ariostea. Insieme all’autrice hanno conversato Luigi Grassi (docente di psichiatria a Ferrara) e la scrittrice ferrarese Ines Cavicchioli. La consulenza filosofica è nata nel 1981 in Germania come dialogo che parte dal racconto delle difficoltà del consultante, ma che non dà risposte definitive, in un movimento, dunque, maieutico e dialettico tra i due soggetti. La Cavicchioli ha aperto il dibattito mettendo l’accento sulla “confusione destrutturante” tipica del Novecento da Heidegger in poi, l’ultimo filosofo a porre il tema del senso con una profondità esistenziale. Grassi ha dunque dato spazio al tema della multidisciplinarietà (filosofia e psichiatria, in primis) come via necessaria di ri-umanizzazione in Occidente. L’autrice, infine, ha spiegato come questo tipo di “filosofia applicata” inviti il soggetto a scegliere il “dolore come alleato”, nel senso di affrontare le forze oscure, i “demoni dentro di noi” come tappa fondamentale per la propria crescita spirituale.

Le poesie di Gnudi

Si intitola “Il filo di Afrodite” l’ultima raccolta di poesie di Sergio Gnudi che oggi, alle 17, viene presentata alla Sala Agnelli, sempre della Biblioteca Ariostea in via delle Scienze. Nel corso dell’incontro, aperto a tutti gli interessati, l’editore estense Riccardo Roversi dialoga con l’autore. Amore, dolore, speranza sono i temi che governano quest’ultimo libro di poesie. E’ questo l’epilogo di una trilogia iniziata nel 2009 con “A Cinzia” e nel 2010 con “Raccontami o Dea”, che insieme ci dicono molto sul mondo poetico del loro autore. Ci dicono ad esempio della sua predilezione per i modelli greci e latini, letterari e filosofici, inoltre manifestano la scelta di un vocabolario ricco e raffinato, tuttavia disposto a farsi comprendere e ciò, in qualche modo, come reazione allo sperimentalismo che ha contrassegnato le raccolte dell’esordio.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 01 febbraio 2013