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Nuovo incontro sulla Bioetica in via Fossato di Mortara

3 Dic

12219584_1211367165547222_7135847211583065816_nOggi alle 15 è in programma il quarto dei cinque appuntamenti del corso “Bioetica: un ponte sul futuro”, coordinato dal prof. F. M. Avato e organizzato dalla Scuola di Medicina – Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Ferrara insieme alla Fondazione Zanotti. “Le neuroscienze: la sfida continua. Cervello vs. mente” è il titolo dell’incontro con Massimo Gandolfini, della Fondazione Poliambulanza di Brescia.

Tutti gli incontri si svolgono nell’Aula Canani in via Fossato di Mortara, 64. L’ultimo appuntamento è in programma giovedì prossimo con Luigi Grassi, Rosario Cutrera e F. M. Avato su “Vite da medici: storie di persone, con e per persone”.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 03 dicembre 2015

“Identità e persona”, ovvero come riscoprire le evidenze

30 Nov
relatori 2 - Copia

Mons. Negri, Gandolfini, Fabi e Violini

Fede e scienza unite per rilegittimare le evidenze sulla sessualità, contrastando l’ideologia del gender. Al convegno “Identità e persona” organizzato da Student Office e svoltosi martedì 24 nella Facoltà di Economia in via Voltapaletto sono intervenuti Lorenza Violini, docente di Diritto a Milano, Massimo Gandolfini, docente di Neurochirurgia a Roma, e Mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara-Comacchio.

Dopo l’introduzione di Federico Fabi, Gandolfini ha spiegato come la scienza dimostri l’oggettività della differenza sessuale, e ciò non deve portare a un determinismo biologico o genetico, ma nemmeno, come fa l’ideologia gender, a un’autodeterminazione assoluta.

La Violini ha portato l’esempio della coppia di donne di Palermo che, dopo aver convissuto insieme ai figli di una delle due, si separano, e da qui nella madre biologica scatta l’accettazione dell’evidenza e quindi la volontà di essere riconosciuta come unica vera madre.

Infine, Mons. Negri ha sottolineato come compito del cristiano sia di affrontare ciò «con compassione e dolore, accogliendo le persone e denunciando il male». Per rilegittimare le evidenze, «non bisogna contrapporre all’ideologia laicista un’ideologia religiosa, ma testimoniare nel nesso verità-misericordia».

Andrea Musacci