Cinque anni fa Pietro Barcellona, un anno prima di morire, ha raccontato il proprio incontro col cristianesimo: una narrazione di vita, non meramente filosofica, un’esperienza del cuore e della carne, non una disquisizione accademica. Da leggere e meditare.
COME SONO DIVENTATO CRISTIANO
In tutti i profili che mi riguardano su internet o in altri contesti, come ad esempio nelle recensioni ai miei libri, vengo sistematicamente definito come «un ateo marxista convertito al cristianesimo». Nei termini in cui questa sorta di definizione della storia intellettuale di una persona si risolve in una mera notizia essa non è solo falsa ma è anche strumentale ad una sorta di doppia censura: da parte dei giornali laici, perché le mie posizioni appaiono viziate da una grave contaminazione religiosa, e da parte del mondo cattolico perché esse risulterebbero inaffidabili e tendenzialmente fuori da ogni linea ecclesiale.
Tempietto protocristiano VI sec., Campello sul Clitunno
Poiché continuo a collocarmi idealmente in quell’area della sinistra che persiste tenacemente nella critica al capitalismo come forma totalizzante di vita e che allo stesso tempo considera indispensabile a una profonda revisione delle nostre categorie interpretative il rapporto con la…
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