Quanto conterà la famiglia nelle politiche regionali? Un dibattito

27 Gen

Dibattito fra candidati il 13 gennaio a Casa Cini organizzato dal Forum Famiglie

e-r1Qual è la seconda causa di povertà nel nostro Paese? La nascita di un figlio. Quella che può sembrare una battuta infelice, è invece una triste realtà che ormai da troppi anni viene discussa – neanche eccessivamente -, citata all’occorrenza (spesso in modo strumentale), ma che poi, nei fatti, continua ad essere una questione seria, anzi sempre più grave. Siamo dunque in una fase storica in cui nascono sempre meno bambini (ma il problema della natalità, forse, non è solo legato a fattori economici ma anche culturali), e le sempre meno coppie o famiglie che ne hanno, non sono molto sostenute. Quest’analisi che può sembrare impietosa è invece al centro dell’attenzione da quasi 30 anni del Forum Nazionale delle Associazioni familiari, la cui propaggine regionale ha promosso un Manifesto con oltre trenta proposte divise in 7 macro-temi e invitato i candidati alle prossime elezioni regionali del 26 gennaio a discuterne. Il Forum di Ferrara – composto da ACLI, Agesci, Alleanza Cattolica, Associazione Medici Cattolici Italiani, Azione Cattolica, Associazione Famiglie Numerose, Famiglie per l’accoglienza, Comitato “Card. Carlo Caffarra”, Ass. Comunità Papa Giovanni XXIII, SAV, Scienza&Vita – ha organizzato per il 13 gennaio scorso una tavola rotonda nel salone di Casa Cini a Ferrara, alla quale hanno partecipato quattro rappresentanti di altrettante liste o coalizioni (sulle sette totali, quelle che hanno risposto all’invito): Dario Maresca (coalizione per Stefano Bonaccini), Mauro Malaguti (coalizione per Lucia Borgonzoni), Donatella Pasqualini (Movimento 5 stelle), Simone Berti (Movimento 3 V). All’inizio dell’incontro, presentato e moderato da Alberto Lazzarini e che ha visto la partecipazione di una cinquantina di presenti, è intervenuto Alfredo Caltabiano, presidente del Forum Regionale: “il Forum è laico ma di ispirazione cattolica – ha spiegato -, ed è diviso in 6 Forum provinciali. Con chi vincerà le elezioni vorremmo portare avanti un progetto partendo dai nostri 38 punti elaborati, divisi in 7 macro-temi. Come Forum – ha proseguito -, forte è il nostro richiamo alla Costituzione”, in particolare agli articoli 29, 30 e 31 dedicati alla famiglia, “articoli belli ma disattesi. Basti pensare che in Italia la seconda causa di povertà – dopo la perdita del lavoro di chi deve mantenere i famigliari – è la nascita di un figlio: questo è inaccettabile”. La natalità, per il Forum, rimane comunque il tema cardine, “l’obiettivo principe, la sfida centrale che lanciamo a tutti i candidati: in Italia il numero dei figli desiderati è superiore a quelli che effettivamente le coppie riescono ad avere”. Vi è poi il tema delle famiglie numerose, “che oggi sono la cartina di tornasole negativa della poca attenzione sulla famiglia, ma noi lavoriamo perché in futuro invece diventino uno status”. Una proposta / provocazione (giusta?) che da oltre dieci anni alcune associazioni di famiglie numerose portano avanti è quella di “Un figlio, un voto”, vale a dire il far diventare doppio il voto di un genitore con figli minorenni (che non possono votare). Altri ambiti fondamentali ai quali ha accennato Caltabiano sono quello del lavoro – ad esempio col problema della conciliazione coi tempi della famiglia -, della fiscalità, “con un sistema che non tiene adeguatamente conto dei carichi famigliari”, e delle politiche assistenziali. Fra le altre proposte del Forum vi sono quella di introdurre la “Valutazione d’impatto famigliare” su ogni delibera della Giunta regionale, più contributi per corsi sulla sessualità nelle scuole proposti da associazioni cattoliche, più aiuti alle scuole paritarie, attenzione agli affidi e alle adozioni e un contrasto più deciso a tutte le dipendenze.

Famiglia, un oggetto spesso non ben identificato

Un tema così importante, che riguarda milioni di persone, ed estremamente trasversale, dal momento che richiama altri ambiti della vita sociale. Eppure, troppo spesso poco valorizzato o sottovalutato, e, dispiace dirlo, da alcuni dei candidati invitati a discuterne il 13 gennaio, ignorato nei propri interventi. Quattro sono state le domande poste agli altrettanti candidati, e 3 i minuti di tempo per ognuno per rispondere a ogni singolo quesito. Risposte che, purtroppo, non sempre sono state precise, divagando spesso, come nel caso in particolare di due degli intervenuti, su polemiche gratuite e riguardanti poco o niente il tema in questione. Donatella Pasqualini (Movimento 5 stelle) ha posto l’accento sull’importanza del ripristino dei quattro punti nascita nell’Appennino, sul potenziamento dei consultori, e su una sanità che sia più pubblica e meno privata. Simone Berti (Movimento 3 V) ha ribadito a più riprese di come “le scuole cattoliche non sono state accoglienti nei confronti delle famiglie che hanno scelto di non vaccinare i propri figli”. Dario Maresca (coalizione Bonaccini) si è soffermato in particolare sul tema della conciliazione dei tempi della famiglia coi tempi di lavoro, e sulla sussidiarietà intesa come “creazione di reti di servizi intorno alle persone e alle famiglie”. Infine, Mauro Malaguti (coalizione Borgonzoni) ha denunciato le presunte dichiarazioni ISEE falsate da parte di famiglie straniere, ha parlato della sussidiarietà come “sempre più importante in futuro, anche perché nella nostra Regione la sanità sta peggiorando”, e sull’Europa di oggi come “fonte di disuguaglianze, anche per le famiglie”. a.m.

Andrea Musacci

Pubblicati su “la Voce di Ferrara-Comacchio” del 24 gennaio 2020

http://lavoce.epaper.digital/it/news

https://www.lavocediferrara.it/

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: