Tag Archives: Marco Teti

Proiezione pubblica per l’UniFe Corto Festival

30 Giu

Corto UniFe

I quattro cortometraggi vincitori della I edizione di “Unife Corto Festival 2013” sono stati proiettati venerdì alle 19 alla Porta degli Angeli in via Rampari di Belfiore, 1. Durante l’evento, intitolato “Corto divino” e organizzato dall’associazione “Ferrara Video&Arte”, sono stati riproposti “La scatola rossa” di Anna Hamilton (primo classificato), “Prima della fuga” di Andrea Pasqua (secondo classificato), “Resaca” di Bruno Leggieri e “Fire Extinguisher” di Matteo Bevilacqua (ex equo, terzi classificati). La premiazione ufficiale del contest si è svolta il 22 maggio scorso nell’Aula Magna della Facoltà di Economia in via Adelardi. Dopo le prime due opere è stato proiettato, per la prima volta pubblicamente, il corto “A lezione con Batman”, prodotto dal prof. Vitaliano Teti insieme agli studenti del suo corso. Il breve film è uno spaccato di una “normale” giornata all’Università di Ferrara, i cui protagonisti – due studenti e due studentesse – si muovono all’interno degli spazi accademici e nel centro cittadino, tra malintesi, fughe, citazioni di Batman…e sogni, tutto all’insegna del divertimento. Dopo la proiezione dei video è stato offerto un aperitivo ai presenti. Il giovane pubblico – composto da circa trenta persone – è risultato particolarmente coinvolto dalla visione di questi film i quali, seppur non frutto di professionisti, han rivelato interessanti potenzialità.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 30 giugno 2013

Intervista a Marco e Vitaliano Teti dell’associazione “Ferrara Video&Arte”

24 Feb

V&M_Teti

I fratelli Marco e Vitaliano Teti, calabresi, ormai da molti anni vivono a Ferrara. Dal 2007 organizzano il festival di VideoArte “The scientist” e nel 2008 hanno fondato l’associazione “Ferrara Video&Arte”. A marzo Vitaliano partirà per Newark, New Jersey, dove rappresenterà l’Italia al CologneOff 2013 Usa, mostra collettiva internazionale.

Come e quando è nato il vostro interesse per la VideoArte? «Per 11 anni – dice Vitaliano – ho insegnato “Realizzazione audiovisiva” all’Università di Ferrara e il prof. Paolo Frignani, oltre alla prof.ssa Patrizia Fiorillo, è stato il mio “mentore”. Nel 2007 venne in mente a me, Filippo Landini e altri di fare un festival di VideoArte a Ferrara: “The scientist” oggi è un fiore all’occhiello tra i festival nazionali e non, grazie anche alla presenza di artisti di fama internazionale. L’associazione è nata nel 2008 per organizzare meglio tutti gli aspetti del festival».

Com’è nata la collaborazione col direttore artistico di CologneOff Wilfried Agricola de Cologne? «“The scientist” ha sempre avuto molte collaborazioni, che nascono dalla nostra serietà professionale e dalla qualità del nostro lavoro. Dalla conoscenza con Wilfried sono nate la collaborazione per la VII edizione di “The scientist” del 2013, dedicata esclusivamente ai giovani under 35, per cui Wilfried ci manderà una selezione di artisti, e la partecipazione a Newark».

Per Newark avete scelto Claudia Carboni: «Claudia si è laureata con me a UniFe con una tesi su Fabrizio Plessi, uno dei più grandi videoartisti, al quale s’ispira pure nell’opera che presenta, “Real-lusion”».

Dopo “Alchimie digitali” avete in mente altri libri? «L’importanza di “Alchimie digitali” – dicono – è di aver storicizzato le edizioni di “The scientist” organizzate fino a quel momento. Non volevamo produrre un mero catalogo del festival ma riflettere sul passaggio dall’analogico al digitale nella Video Arte. Da parte nostra c’è l’interesse a proseguire quest’opera di storicizzazione anche nel futuro».

Nel 2012 e 2013 ci sono molte iniziative per Antonioni, qual è il vostro rapporto col maestro? «Circa un anno fa ho prodotto, con Carlotta Breda, un cortometraggio intitolato “Elegia del Po”. E Nevio Casadio, giornalista Rai – conclude Vitaliano -, sta producendo un documentario dedicato proprio ad Antonioni, nel quale ci sarà anche un’intervista a me e a Carlotta».

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 23 febbraio 2013

In “Alchimie digitali” i fratelli Teti spiegano la videoarte

1 Gen

FERRARA. La videoarte (o “arte del video”) come riflesso simbolico della liquidità e mutevolezza della realtà contemporanea. E’ uno dei molteplici spunti di riflessione del saggio “Alchimie digitali. Linguaggi, estetiche e pratiche video-artistiche al tempo dell’immagine numerica” (nella foto, Città del Sole edizioni), a cura di Marco e Vitaliano Teti, fratelli calabresi, ferraresi d’adozione.

Figlia dello sviluppo digitale e immersa in atmosfere postmoderne, la videoarte si potrebbe definire una forma artistico/scientifica basata sulla contaminazione dei linguaggi espressivi, nonché su multimedialità e metamedialità. La prefazione della prof. Ada Patrizia Fiorillo anticipa il primo capitolo, contenente contributi di esperti e artisti sulle varie declinazioni di quest’arte sui generis (street art, net art ecc.). Il secondo capitolo è dedicato al festival internazionale di videoarte The scientist, con immagini e informazioni dettagliate sulle varie edizioni. Il festival, giunto al quinto anno di vita, si è svolto pure nel 2012 a Ferrara, lo scorso ottobre. Infatti, i curatori del testo sono i fondatori dell’associazione “Ferrara Video&Arte”, organizzatrice dell’evento, che dà vita a sinergie con artisti ed esperti da tutto il mondo. Ora, con questo ricco saggio, è possibile non solo un approccio proficuo alle contaminazioni della videoarte, ma anche un approfondimento sulle varie tematiche interdisciplinari connesse a questo tema.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 31 dicembre 2012

“Generazione Goldrake”: l’influenza dei cartoni in due generazioni di giovani

28 Dic

Copertina Generazione Goldrake

FERRARA. Quante persone, sentendo Kiss me Licia o Ken il guerriero, pensano con gioia e malinconia alla propria infanzia, a quelle serie animate che le tv trasmettevano? Da questo periodo prende le mosse Marco Teti, dottore di ricerca all’Università di Ferrara, nel suo “Generazione Goldrake. L’animazione giapponese e le culture giovanili degli anni Ottanta”, uscito nell’ottobre del 2011 per Mimesis edizioni, con prefazione di Marcello Ghilardi. In particolare, questo libro tratta degli anime prodotti e trasmessi in Giappone tra la fine degli anni ’70 e l’inizio dei ’90, e poi diffusi negli Usa e in Europa, soprattutto in Italia. Come ben dimostra l’autore, gli anime oltre ai contenuti emotivi permettono anche una profonda riflessione filosofica ed estetica. Quattro i temi generali evidenziati in questo testo. Primo, la formazione nelle giovani generazioni di un “nuovo scenario immaginativo” e di una nuova forma di “appartenenza generazionale”. Secondo, il processo di internazionalizzazione della produzione di anime negli anni ’70-’80, tema più rilevante. Terzo, il loro aspetto multimediale, in quanto ricavati dai fumetti manga e a loro volta ispirazione per film, cd e videogiochi. Last but not least, tante specificità quali la “giocabilità”, il dominio dell’azione, il carisma di alcuni personaggi e il manicheismo tra bene e male nel quale sono immerse le vicende, oltre alle ricorrenti coppie tematiche quali amore/erotismo e violenza/morte.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 25 novembre 2012

Chiusura con il botto per The scientist

28 Dic

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FERRARA. Si è conclusa domenica la 6ª edizione del Festival internazionale The Scientist di VideoArte, curata dall’associazione culturale “Ferrara Video&Arte” con la collaborazione di diversi partners tra i quali l’Arci Ferrara, l’associazione Basso Profilo, e col patrocinio dell’Università di Ferrara, del Comune di Ferrara e della Regione Emilia-Romagna. Durante i quattro giorni del festival – che ha visto un’ottima partecipazione di pubblico, soprattutto giovanile – diverse sono state le iniziative e i progetti. La giornata conclusiva non poteva essere più ricca: alle 17.30 è iniziata la seconda parte (la prima si è svolta sabato) della sezione internazionale “Video digital art”, che ha visto la proiezione di sei cortometraggi, ed è stata curata da Vitaliano Teti, direttore artistico del festival. E’ seguita la proiezione del film documentario “Exit through the gift shop” di Bansky. «Il film ha avuto una distribuzione poco capillare, è per un pubblico di nicchia. Nonostante ciò – ha spiegato Marco Teti – l’impostazione narrativa è tradizionale, e sia il contenuto sia le figure che lo veicolano sono particolarmente originali». La filosofia della street art riprende l’intento delle avanguardie degli anni ’50 e ’60 di rendere l’arte accessibile al pubblico anche attraverso l’utilizzo di una semplice videocamera e del web.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 17 ottobre 2012

Il Cineforum universitario su Antonioni

27 Dic

FERRARA. Mercoledì scorso, presso il Polo Universitario di via Adelardi, si è svolto il settimo incontro del Cineforum universitario 2012, organizzato dall’associazione Auam Michelangelo Antonioni.

In occasione del centenario dalla nascita, la serata è stata un tributo al regista ferrarese Michelangelo Antonioni, attraverso la proiezione del breve documentario “Elegia del Po di Michelangelo Antonioni” di Vitaliano Teti e Carlotta Breda e del documentario di Carlo di Carlo “Antonioni su Antonioni”. Il primo è un’interessante sperimentazione tecnica, un mix di stile documentario e di video arte attraverso riprese dal backstage di alcuni film del regista, spezzoni del primo film dello stesso “Gente del Po” (del 1943), nonché di immagini d’archivio del grande fiume. Il secondo documentario è invece un insieme di frammenti di interviste concesse dallo stesso Antonioni dagli anni Sessanta agli Ottanta, dalle quali emerge non solo lo spessore artistico del regista estense ma anche la sua intimità e spontaneità.

Il prossimo appuntamento del cineforum si svolgerà mercoledì 9 marzo con la proiezione di “Incantesimo napoletano”, commedia del 2002 diretta da Paolo Genovese e Luca Miniero. Il film sarà introdotto dal dottor Marco Teti, docente di Storia del cinema all’Università di Ferrara.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 04 maggio 2012