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Per “Linea circolare” una presentazione diversa

22 Nov

Fausto + Debora BruniQuando si ha la possibilità di entrare, liberamente, in un carcere, si inizia a vedere la realtà, sia quella detentiva sia quella esterna, con occhi diversi. Debora Bruni, ferrarese, è una conducente di linea per l’azienda Tper. Lo scorso aprile grazie a Faust Edizioni è riuscita a pubblicare il suo primo libro, “Linea circolare. Vizi e virtù del grande popolo dei trasporti pubblici”. Lunedì mattina, alle 09:30, ha vissuto la sua prima esperienza tra le mura della Casa Circondariale di Ferrara, in occasione della presentazione del suo libro ai detenuti, organizzata dall’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea e dal Comune di Ferrara. Oltre alla Bruni erano presenti alcune educatrici, Luisa Martini, Responsabile della Biblioteca Bassani di Barco, Licia Vignotto e Maria Fadda, degli Amici della Biblioteca Ariostea. Le abbiamo chiesto di raccontarci questa mattinata inusuale. Dopo le pratiche d’identificazione, nell’area pedagogica arrivano i detenuti “in una processione di ‘Buongiorno’ che – dice – mi ricorda tanto la disciplina imposta dalla mia anziana maestra delle scuole elementari.” La prima, istintiva reazione è di cercare il marchio della loro infamia: “li scruto e cerco i segni della colpa, del peccato, del rimorso, della cattiveria innata. Ma non li trovo.” E così può iniziare un confronto autentico, libero, sincero, nel quale si scopre la loro personalità, la loro umanità. Continua, infatti, la Bruni, raccontando dell’intervento di uno di loro: “Fuori non ho mai letto un libro. Adesso leggo e ho cominciato a scrivere dieci, anche quindici pagine al giorno. Quando scrivo sono libero”. E così, chi è dentro quel “non-luogo” può, grazie alla lettura e alla scrittura, scoprire una sua libertà. E chi, come la Bruni, può conoscere persone “educatissime e rispettose”, “disponibili ad ascoltare, con senso critico e autoironia”. In una parola, conclude, “ho trovato persone!”.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 22 novembre 2013

“Libri galeotti”, la realtà delle carceri italiane da leggere per riflettere

19 Set

2013-09-18 11.09.54

Avrà ufficialmente inizio domani il ciclo di incontri “Libri galeotti: carcere, pena (e dintorni) nelle pagine di recenti volumi”, presentato ieri mattina nella Libreria IBS.it di Ferrara, luogo della rassegna. Fino all’11 ottobre durante i sei incontri si discuterà di alcuni temi ormai da molti anni all’ordine del giorno: il reato di tortura, i C.I.E., i diritti dei detenuti, il sovraffollamento carcerario, gli ospedali psichiatrici giudiziari e il Teatro Carcere.

Andrea Pugiotto, ordinario di Diritto Costituzionale  a UniFe ha iniziato la riflessione dal fatto che Ferrara sia, purtroppo, anche la città di Federico Aldrovandi e di un alto tasso di detenuti nel proprio carcere. È stato Marcello Marighelli, Garante dei diritti delle persone detenute per il Comune e la Provincia di Ferrara, a spiegare come attualmente nella Casa circondariale ferrarese siano presenti 401 detenuti, ma solo a luglio scorso erano 381. Il terremoto di l’anno scorso ha fatto diminuire questo numero, che prima del maggio 2012 superava addirittura le 500 unità. In ogni caso, anche oggi si è al 40% in più di detenuti rispetto alla capienza massima. L’Assessore Massimo Maisto ha, invece, chiarito come il patrocinio del Comune sia “una precisa scelta politica, non un gesto scontato, in quanto su temi come questo si gioca la civiltà del Paese.” In seguito l’intervento di Desi Bruno, Garante delle persone private della libertà della Regione Emilia-Romagna, ha ricordato la chiusura nella nostra regione dei due C.I.E. presenti, e come nelle undici case circondariali sul territorio regionale vi siano 3.800 detenuti, ben 1.300 in più rispetto alla capienza massima.

Dopo l’intervento di Eleonora Molinari, della Fondazione Forense e della Scuola forense ferrarese, è intervenuto Horacio Czertok per ricordare l’evento del 5 ottobre dedicato alla presentazione del primo dei Quaderni di Teatro Carcere e di Astrolabio, la rivista dei detenuti di Ferrara. La citazione del Cardinal C. M. Martini riportata dall’Assessore Chiara Sapigni rende bene, dunque, la filosofia della rassegna: “Chi lascia l’uomo nella sua consapevolezza, chi lo scolpisce dentro di essa, non è molto diverso dal colpevole stesso”.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 19 settembre 2013

(nella foto, da sx: Eleonora Molinari, Horacio Czertok, Desi Bruno, Andrea Pugiotto, Marcello Marighelli, Chiara Sapigni, Massimo Maisto)

Iniziativa benefica con i pinzini sotto il campanile

1 Set

Ultimo giorno oggi nell’area sotto il campanile del Duomo con ingresso anche da via Adelardi dell’iniziativa promossa dall’associazione “Noi Per Loro” a favore dei carcerati. sono in vendita, infatti, squisiti pinzini, volendo anche farciti con salume, e il ricavato sarà devoluto in beneficenza.

Marilena Alboni, pirografia

Nel cuore del centro cittadino, dietro il campanile del Duomo, nel pieno del Buskers Festival. “Pinzini all’ombra del campanile!”, l’iniziativa organizzata dall’Associazione “Noi Per Loro” ha riscosso, nelle prime due serate, un successo al di sopra di ogni più rosea aspettativa. L’evento si svolge nello spiazzo dietro il campanile del Duomo, dal quale si può accedere da Piazza Trento e Trieste, da Via degli Adelardi o da Via Bersaglieri del Po. Dalle 18 alle 24 si possono gustare ottimi pinzini fritti al momento, e tentare la fortuna con la lotteria, per finanziare le numerose attività dell’Associazione – presieduta da Don Umberto Poli e da Don Antonio Bentivoglio – che aiuta i detenuti poveri, le loro famiglie e gli ex carcerati del Carcere di Ferrara.

Nella sola serata di venerdì sono stati venduti circa 500 pinzini e più di cento biglietti della lotteria, mentre ieri sera le cifre sono addirittura ulteriormente aumentate. Le persone accorse hanno sottolineato la qualità dei pinzini, l’originalità dell’iniziativa e gli ottimi prezzi (pinzini vuoti a 1 €, farciti a 2,5 €, bibite da 1 a 2 €). Stasera, come ieri sera, infine, sarà possibile ammirare le splendide pirografie di Nirna Licari e di Marilena Alboni, la quale eseguirà anche la lavorazione dal vivo.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 01 settembre 2013

Pinzini per aiutare i carcerati

30 Ago

abside campanile 2

Un’occasione per aiutare persone in difficoltà, gustando ottimi pinzini durante le serate conclusive del Buskers Festival. È questo lo scopo dell’iniziativa “Pinzini all’ombra del campanile!”, organizzata dall’Associazione “Noi Per Loro”. Da oggi fino a domenica, dalle 18 in poi, dietro il campanile del Duomo si potranno gustare pinzini (fritti e serviti al momento) e tentare la fortuna con la lotteria, il tutto a prezzi economici. Per accedere alla piazzetta dietro il campanile si può entrare da Via degli Adelardi, da Via Bersaglieri del Po o da P.zza Trento e Trieste. Il tutto servirà a finanziare le attività dell’Associazione, nata nel 2003 per aiutare i detenuti bisognosi, le loro famiglie e gli ex-carcerati poveri, attraverso la donazione di beni alimentari e di prima necessità (vestiti, prodotti per l’igiene personale ecc.), e altre forme di sostegno materiale e spirituale. Tra le varie attività dell’Associazione ricordiamo la collaborazione con COOP “Il Castello” e COOP “Le Mura” per il progetto “Brutti ma Buoni”, riguardante la donazione di beni alimentari e di prima necessità, la collaborazione con “La bottega del pane” per la donazione di prodotti da forno, e il negozio con sede in Via degli Adelardi, 9.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 30 agosto 2013