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Aperta la mostra di Davide Guarnieri coi libri sulla Shoah

28 Gen

davide guarnieri

Daniele Civolani, presidente dell’Anpi provinciale, ieri mattina al Museo del Risorgimento e della Resistenza ha introdotto la mostra “I triangoli e le stelle. Momenti di memoria”, portando i saluti dell’associazione e ricordando il valore fondamentale di eventi come questo. Davide Guarnieri, curatore dell’esposizione, ha ricordato come i testimoni indiretti stiano pian piano scomparendo, «Dunque – dice – non c’è modo migliore per perpetrare la memoria che farlo con iniziative di questo tipo, in particolare se rivolte ai bambini e ai giovani». Anche a questo si riferisce la legge n. 211 del 2000, che istituisce il Giorno della Memoria in ricordo non solo della Shoah che ha colpito il popolo ebraico, ma di tutti coloro, italiani e non, che hanno subìto deportazione, prigionia e morte ad opera dei nazisti e dei fascisti. L’esposizione comprende, infatti, oltre a quattro vetrine con vari libri sul tema, nove pannelli, cinque dei quali dedicati alle diverse categorie: deportati politici, internati militari italiani, lavoratori coatti, gay, lesbiche e Testimoni di Geova.

libri esposti mostra shoah

Gli altri quattro sono invece dedicati rispettivamente a una breve introduzione del curatore, alla persecuzione ebraica in Germania e in Italia, e al “Sistema Hollerith”. Quest’ultimo fu l’ideatore di un brevetto per l’elaborazione di dati attraverso schede perforate lette da grosse macchine, antenati degli attuali computer. Questa schedatura riguardava dati personali (specie sulla qualifica lavorativa) di ebrei e non ebrei, e coinvolse anche diverse filiali dell’Ibm in Germania e nei territori annessi (tra cui l’Italia). Per finire, ha portato i suoi saluti al curatore ed ai presenti anche il ferrarese Franco Schönheit, deportato a 17 anni nel campo di Buchenwald insieme al padre Carlo. La madre, Gina Finzi, fu invece deportata a Ravensbruck. Fortunatamente tutti e tre sopravvissero. Una storia a “lieto fine” per ricordarsi di tutti quelli che non sono mai tornati.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 27 gennaio 2013

 

Inaugurazione della mostra di Guarnieri

27 Gen

In occasione del “Giorno della Memoria” oggi alle 10.30 al Museo del Risorgimento e della Resistenza vi sarà l’inaugurazione con visita guidata della mostra di Davide Guarnieri “I triangoli e le stelle. Momenti di memoria”. L’esposizione, dal chiaro valore didattico, ha come obiettivo quello di fare chiarezza tra le varie forme di deportazione e internamento a cui furono destinate anche tante migliaia di italiani durante la seconda guerra mondiale. Attraverso schede sintetiche vengono presentate alcune tipologie di internamento, assumendo come oggetto non il tipo di campo ma la causa che aveva condotto all’internamento. La mostra, promossa oltre che dal Comune di Ferrara, anche dal Comitato provinciale Giorno della memoria 2013 e dall’Anpi provinciale, resterà aperta al pubblico nella Sala Mostre del Museo fino al 24 febbraio.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 26 gennaio 2013

 

Quegli studenti che “offesero” l’onore del duce

28 Dic

foto Ferrara 1942Il 29 luglio 1942 il Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato (nella foto) emise una sentenza (la sentenza n. 480), che oggi riterremmo liberticida, nei confronti di 13 giovani ferraresi, dei quali 7 studenti universitari, 3 studenti delle superiori, un agricoltore, un elettrotecnico e un maestro elementare: Gianfranco Bigoni, Vittorio Accorsi, Franco Bertoni, Raoul Bindini, Bruno Bruttomesso, Antonio Chendi, Odone Frabetti, Severino Galvani, Amelio Gnaccherini, Gian Vito Mazzilli, Ermanno Orsini, Ilario Pelati, Giorgio Santini. Ai condannati veniva imputato di “avere […] svolto un’attività tale da recare nocumento agli interessi nazionali e diffuso notizie false atte a destare pubblico allarme e a deprimere lo spirito pubblico, mediante l’abbandono di manifestini sovversivi in luoghi pubblici”, di avere “offeso l’onore del Capo del Governo Duce del Fascismo”, oltre al reato di “ascoltazione continuata di trasmissioni di radio nemiche”. I reati furono commessi a Ferrara il 30 marzo 1941 e dal 7 marzo al 5 aprile 1942. Le pene per i giovani furono molto pesanti. A questi avvenimenti è dedicata la mostra “Ferrara 1942. Il processo degli studenti”, visitabile fino al 6 gennaio al Museo del Risorgimento e della Resistenza, in corso Ercole I d’Este 19. La rassegna proposta è a cura di Delfina Tromboni, in collaborazione con l’Anpi Ferrara. Gli orari di apertura sono dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 (chiuso il lunedì). L’esposizione fa parte delle iniziative di commemorazione e cultura storica in occasione degli anniversari degli eccidi fascisti e nazisti a Ferrara del 15 novembre 1943 (eccidio del Castello) e del 17 novembre 1944 (eccidio del Doro).

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 26 novembre 2012

Libri fascisti per la scuola al Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara

28 Dic

foto sala

Dopo due mesi di sosta forzata a causa del terremoto che ha colpito la nostra provincia, il 1° settembre scorso è ripresa l’attività espositiva del Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara. A riaprire la Sala mostre- aula didattica del Museo è stata la mostra “Libri fascisti per la scuola. Il testo unico di Stato (1929-1943)” curata da studiosi del calibro di Tullio de Mauro e Nicola Tranfaglia, e allestita dalla brava Elena Ferraresi, giovane ed infaticabile collaboratrice del Museo. Il percorso di “fascistizzazione” della società e dello stato, dal ’25 coinvolge anche le istituzioni scolastiche, che vengono dunque strumentalizzate ai fini politici ed ideologici del regime. Ferrara in ambito culturale, soprattutto universitario, rappresentò, tra l’altro, uno dei primi esperimenti di consolidamento e diffusione dell’aspetto corporativo dell’universo ideologico fascista. La mostra, che sarà possibile visitare fino al 28 ottobre, ha registrato nelle prime due settimane un’ottima affluenza di pubblico, superando tranquillamente le duecento presenze, molti turisti e famiglie ma non mancano anche molti giovani e insegnanti. Questo è sicuramente determinato dalla gratuità dell’ingresso ma soprattutto dal fatto che questa esposizioni risulta utile in quanto mostra come in ogni ambito comunicativo.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 17 settembre 2012