De Pisis, doppio omaggio a Roma e Milano

9 Mar

Per il pittore ferrarese due importanti retrospettive: da ottobre scorso al 1° marzo al Museo del Novecento di Milano; rimandata, invece, l’inaugurazione prevista il 20 marzo al Museo Nazionale di Palazzo Altemps a Roma

ritratto di allegroDue grandi musei omaggiano il pittore ferrarese Filippo De Pisis. Dallo scorso ottobre al prossimo giugno due mostre a lui dedicate sono in programma nelle città dove l’artista ha abitato per alcuni anni. E parte delle opere provengono dall’archivio delle Gallerie d’arte moderna e contemporanea di Ferrara. Le esposizioni, in un certo senso tra loro complementari, vogliono rendere omaggio a de Pisis a più di trent’anni dalla storica mostra di Palazzo Reale a Milano. Il prestito del Museo d’arte moderna e contemporanea “de Pisis” di Ferrara è frutto della proficua collaborazione avviata già da tempo con il Museo del Novecento che ha più volte prestato proprie importanti opere alle rassegne di Palazzo dei Diamanti. Dal 4 ottobre fino al 1° marzo, il Museo del Novecento in piazza del Duomo a Milano (dove de Pisis ha vissuto tra il ’39 e il ‘43) ha ospitato – per la curatela di Pier Giovanni Castagnoli con Danka Giacon – oltre 90 dipinti dell’artista, dieci dei quali provenienti dal GAM ferrarese: “Natura morta ‘alla dolce Patria’ ” (olio su tela, 1932), “Natura morta con melanzana (Natura morta con frutta sulla credenza)” (olio su tela, 1943), “La lepre” (olio su tela, 1933), “La bottiglia tragica” (olio su cartone, 1927), “La Coupole” (olio su cartone, 1928), “Natura morta col martin pescatore” (olio su cartone, 1925), “Natura morta davanti alla finestra (Natura morta sul tavolo)” (olio su tela, 1951), “Il gladiolo fulminato” (olio su cartone incollato a compensato, 1930), “Ritratto di Allegro” (olio su cartone incollato su tavola, 1940), “La falena” (olio su cartone applicato su tavola, 1945). Il 20 marzo al Museo Nazionale di Palazzo Altemps a Roma (a pochi passi da Piazza Navona) – città dove l’artista ha vissuto dal 1919 al ’25 -, avrebbe invece dovuto inaugurare (fino al 21 giugno) la mostra curata da Pier Giovanni Castagnoli e Alessandra Capodiferro con 26 dipinti e diverse opere su carta e acquerelli. Per questa seconda esposizione, dal GAM di Ferrara, oltre alle ultime cinque opere sopraelencate presenti anche a Milano, provengono sette opere su carta: “Gambe e torso di nudo seduto” (s.d.), “Ritratto di ragazzo (Chicchi)” (1930), “Ritratto di ragazzo” (1930), “IV: Nudo sulla pelle di tigre (Robert)/ V: Nudo sulla pelle di tigre” (c. 1931), “Ritratto di ragazzo (il dalmata)” (1930), “Gambe di nudo disteso (Emile)”, (1928), “Gambe di nudo disteso”, (1928).

Andrea Musacci

Pubblicato su “la Voce di Ferrara-Comacchio” del 13 marzo 2020

https://www.lavocediferrara.it/

http://lavoce.epaper.digital/it/news

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