Ho da poco appreso della morte della pittrice Rosa Maria Benini Esposito. L’avevo conosciuta personalmente, a lei avevo dedicato diversi articoli su “la Nuova Ferrara” e su “la Voce di Ferrara-Comacchio”. Ne ricordo la dolcezza, la femminilità cadenzata in modo originale dal suo lungo corpo, da quelle gambe e braccia longilinee che sembravano rami. Ricordo la sua lentezza, l’affanno della vecchiaia, che non facevano, però, venir meno una bellezza, una signorilità innata, istintiva, una simpatia spontanea e sempre inaspettata.
Ho avuto l’onore diverse volte di visitare il suo studio, e una volta anche la sua casa, dove conservava diverse sue opere.
La sua prima esposizione risale a più di quarant’anni fa, nel 1975, alla “Galleria Valadier 71” di Roma. Fu allieva e amica di Gastone Ghigi in arte “Silvan”, del quale non si stancava mai di parlare con immutata dolcezza.
Posto qui sotto alcune foto che scattai l’anno scorso nel suo studio.
Andrea Musacci

Oggi alle 17.30 presso la Banca Mediolanum in via Saraceno, 18 avrà luogo l’inaugurazione della mostra “L’istante del gesto. Omaggio a Silvan Gastone Ghigi (1928-1973)”, a cura di Lucio Scardino. Organizzata per i quarant’anni dalla scomparsa del pittore ferrarese, presenta ventisei dipinti datati dal 1960 ed è l’inizio di una serie di mostre retrospettive di artisti ferraresi. Il catalogo è edito da “Liberty house” di Ferrara. Silvan Gastone Ghigi fu un pittore e scultore di raro talento, protagonista di un’esistenza dedita all’arte e conclusasi tragicamente a soli 44 anni.