Gli uffici postali più vicini a Montesanto sono a Voghiera o a S. Nicolò, distanti 4 km. Altre filiali nei dintorni sono state chiuse nel 2012. Le poste qui erano aperte lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8.20 alle 13.35, non molto ma più che sufficiente per i pochi abitanti, il cui malcontento è sopito ma forte. Nel vicino negozio Despar la signora Mafalda Bottoni si lamenta dei pochi viaggi dei pullman verso Voghiera e della mancanza di uno sportello bancario. «I nostri figli o nipoti, o non abitano più qui, o non sempre riescono ad accompagnarci a Voghiera, perché lavorano». Esprimono la loro indignazione anche Stefano e Antonella, gestori della rivendita. «È un disagio enorme, molti pensano di chiudere il proprio conto postale». Chiara Cavicchi, sindaco di Voghiera, ci spiega come il 30% dei 516 abitanti sia over 65. Inoltre, «la strada provinciale verso Voghiera è tenuta male e l’ufficio postale non è stato ancora “riqualificato” per soddisfare l’aumento della clientela».
In ogni caso il TAR in casi simili ha scelto per la sospensione della chiusura valutando la distanza dalla filiale postale più vicina e la densità di popolazione per km2, come indicato dal D. M. del 2008 e dalla Delibera di AGCOM.
Secondo la Cavicchi, inoltre, non regge nemmeno la motivazione economica. «Il Comune – ci spiega – prendeva 1.000 € all’anno per l’affitto di quest’ufficio. Una cifra irrisoria, che da sola non giustifica la chiusura. Se Poste Italiane è ancora un’azienda pubblica – rincara il sindaco – a maggior ragione dovrebbe tutelare la parte più debole di un territorio».
«Come Comune – conclude il sindaco – stiamo pensando a un servizio di navetta per tamponare il problema, con alcuni viaggi al mese verso Voghiera per aiutare gli anziani a ritirare la pensione».
Andrea Musacci
Pubblicato su la Nuova Ferrara l’08 settembre 2015


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