È un successo tanto inaspettato quanto inarrestabile quello del ferrarese Nando Stevoli, sulla cresta dell’onda grazie alle sue tele estroflesse che realizza da circa un anno e mezzo. Un riscontro forte nel mercato nazionale per un artista che ama rimanere lontano dai riflettori.
Stevoli, classe ’53, proprietario della Tipografia Centoversuri in via Piangipane, nel 2014 partecipa alla Biennale d’arte organizzata dalla Pro Art di Paolo Orsatti. Proprio quest’ultimo, gestore dell’Idearte Gallery in via Terranuova, 41, lo scorso dicembre lo consacra con la mostra “Pieghe dell’anima”, permettendogli di vendere in pochi mesi diverse opere in tutta Italia, anche grazie a due importanti case d’asta, Poleschi di Milano e Fabiani di Montecatini Terme, con stime tra i 600 e i 1.500 euro.
Le sue opere sono tele estroflesse (con una leggera dilatazione spaziale verso l’esterno), grazie a plissettature armoniche, che creano giochi di luci e ombre, e sulle quali l’artista applica uno strato di calce. Nell’opera –di forma quadrangolare, ma ultimamente anche rotondeggiante, e su tavola di legno – la tela non è dunque mero supporto ma materia da piegare in forme ordinate. La tecnica dell’estroflessione richiama l’Arte Cinetica, soprattutto l’Op Art, ma anche Frank Stella, e in Italia, Enrico Castellani e Agostino Bonalumi.
Fino a metà settembre Stevoli espone a Idearte una decina di opere, mentre ancora per alcune settimane altre 31 sue tele sono in parete nel Golf Club di Galzignano Terme (PD). Il prossimo 8 ottobre sempre a Idearte inaugurerà una nuova personale, accompagnata da un catalogo. A fine ottobre, invece, esporrà in una bi-personale con Vito Ferraina a Palazzo Spisani nella sede dello show room de “La Tognazza amata”, e a metà novembre parteciperà ad Arte Padova.
Andrea Musacci
Pubblicato su la Nuova Ferrara il 28 agosto 2016