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La musica d’autore fa tappa alla Sala Estense

25 Ott

Dopo il grande successo dell’anno scorso, la seconda edizione della Rassegna Storica e Nuova Canzone d’Autore si terrà stasera e domani alla Sala Teatro Estense in p.zza Municipale, 2 a Ferrara. Questa manifestazione è organizzata dall’associazione Aspettando Godot che “lancia l’ennesimo guanto di sfida al mercato, ai media, alle mode correnti che a tutto guardano tranne che al patrimonio culturale della nostra vetusta – alcuni la definiscono così – storica canzone d’autore”. Protagonisti saranno diversi cantautori i cui nomi l’hanno resa grande.

Nella scorsa edizione hanno partecipato artisti del calibro di Tito Schipa jr, Claudio Lolli, Renzo Zenobi e Claudio Rocchi, scomparso il 18 giugno scorso. Quest’anno, invece, si esibiscono Mimmo Locasciulli, Goran Kuzminac, Gian Piero Alloisio e di nuovo Claudio Lolli. Anche quest’anno la Rassegna dedicherà un ricordo a un maestro della storica canzone d’autore italiana, Fabrizio De Andrè.

Come fonte di autofinanziamento nel corso delle serate l’associazione Aspettando Godot metterà in palio quattro chitarre con le firme autografe originali di Claudio Lolli, Mimmo Locasciulli, Goran Kuzminac e Gian Piero Alloisio. Per l’occasione a Mimmo Locasciulli, Gian Piero Alloisio e Goran Kuzminac sarà, inoltre, conferito il premio “Amilcare Rambaldi alla carriera”, intitolato al grande uomo che tanto ha fatto per la canzone d’autore italiana. Il programma vede stasera le esibizioni di Mimmo Locasciulli e Goran Kuzminac (accompagnato da Giacomo Lelli). Aprirà la serata la Band Arangara, reduce dal grande successo dell’ultimo disco “Grazia in punta di piedi”, prodotto da Francesco Guccini. Domani invece sarà la volta di Gian Piero Alloisio, a lungo collaboratore di Giorgio Gaber, oltre che autore e interprete di canzoni come “Venezia”, portata al successo da Francesco Guccini. Sarà accompagnato da Gianni Martini, chitarrista storico di Giorgio Gaber.

A seguire Claudio Lolli si esibirà con Paolo Capodacqua, Danilo Tomasetta e Roberto Soldati.

Aprirà la serata Angelo Delfino. Costo del biglietto 14 € a serata, per informazioni e prenotazione biglietti: ass.aspettandogodot@libero.it, o cell.: 334-2449244.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 25 ottobre 2013

“In the bottle!”, per insegnare la raccolta differenziata ai giovani

20 Ott

Uno spettacolo per sensibilizzare tutti, adulti e bambini, sul tema del riciclo e del riutilizzo degli scarti del consumo. Oggi alle 17 in Sala Estense, p.zza Municipale, avrà luogo “In the bottle!”, ispirato a Leonia, una delle città del romanzo “Le città invisibili” di Italo Calvino. Questa città immaginaria è ormai l’emblema delle città moderne, poco attente nel fabbricare materiali riciclabili, e preoccupate solo di spostare sempre altrove i propri rifiuti.
“In the bottle!” è un atto unico della durata media di 50 minuti. In scena vi saranno Chiara Galdiolo (Sofronia) e Greta Marzano (Ginestra), la quale ha curato la drammaturgia insieme a Natasha Czertok, regista dello spettacolo. Guerrino Guerra ha realizzato gli strumenti musicali realizzati con materiali di riciclo, mentre le fotografie di scena sono di Giulia Generali. Produzione Obsoletateatro, Ricicl Arte e Teatro Nucleo.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 20 ottobre 2013

Le vite degli altri ad Internazionale

7 Ott

Ferrara – “Le vite degli altri” raccontate in Sala Estense durante il Festival di Internazionale sono quelle di immigrati che – attraverso i fumetti di Hervé Barulea, in arte Baru – arrivano fino a noi.

Il disegnatore francese nato da padre italiano e madre bretone, assiema Laurent Maffre, disegnatore francese, ha raccontato secondo il suo modo di narrare per vignette come negli ultimi vent’anni sia aumentato l’arrivo di disperati in Italia, mentre nel passato erano gli stessi italiani ad emigrare, in particolare in Francia, in Germania e in America.

“Il flusso si è invertito”, l’Italia è diventato un paese di frontiera, una “porta d’accesso” privilegiata. La dura realtà dei paesi balcanici, di molti paesi africani e del Medio-Oriente ci pone, dunque, da molti anni di fronte ad “una vera e propria catastrofe umanitaria”, della quale la tragedia di Lampedusa di qualche giorno fa non è che l’ultimo, terribile esempio.

Rispondendo alle domande di Francesco Boille, di Internazionale e di Igiaba Scego, scrittrice italo-somala, Baru ha ricordato come il padre, italiano, sia cresciuto esso stesso in Francia, dopo che il nonno era emigrato. Una domanda, in particolare, ben rappresenta la tragicità dell’immigrazione: “Qual è il prezzo che gli immigrati pagano per essere integrati in un paese che spesso non vuole accoglierli?”.

Da questo interrogativo ha preso spunto una riflessione sull’essenza dei suoi fumetti, creando i quali egli si pone sempre dal punto di vista dei dominati, di coloro che, per il fatto di aver perso – come spesso accade – la speranza, perdono la loro dignità, la cifra che li rende umani.

Andrea Musacci

Pubblicato su Ferrara 24 ore il 07 ottobre 2013

“L’ora migliore del giorno” di Natasha Czertok in Sala Estense

29 Apr

Natasha

“E se sopravviveremo intatti a questo tempo, a questa guerra, corpo e anima ma soprattutto anima, senza amarezza, senza odio, allora avremo anche noi il diritto di dire la nostra parola”. Potrebbe essere questa la frase che meglio rappresenta la spiritualità di Etty Hillesum, intellettuale ebrea olandese morta trentenne ad Auschwitz il 30 novembre 1943. Sabato sera, in occasione della Festa del Libro Ebraico, alla Sala Estense lo spettacolo “L’ora migliore del giorno” di Natasha Czertok ha omaggiato il suo coraggio, la sua femminilità. Lo spettacolo è ispirato ai suoi diari, scritti tra il ’41 e il ’43 (riediti da Adelphi nel 2012), e alle sue lettere del ’42-’43, e la recitazione della stessa Czertok e di Greta Marzano hanno ben trasmesso, col loro pathos, la tragicità di quelle pagine, di quegli anni, la solitudine e la forza di una ragazza cosciente, nel periodo delle persecuzioni antiebraiche, che “bisogna sopportare, custodire”, sopportare “il fuoco a mitraglia della burocrazia”, e gli spari veri, le urla, gli annunci di sterminio. E custodire la memoria, la cultura, distendendosi tra i libri quasi fossero un rifugio e raccoglierli, accatastarli come fossero l’ultimo appiglio. Mentre lei, il fratello Mischa e i genitori morirono ad Auschwitz, l’altro fratello, Jaap, morì a Lubben, in Germania, il 17 aprile 1945, durante il viaggio di ritorno in Olanda. Nonostante tutto, il finale è pervaso dalla speranza, “la gran corrente della vita deve continuare a scorrere”, recita Natasha/Etty, ed è una corrente con una fonte ben precisa: “Dentro di me c’è una sorgente molto profonda. E in quella sorgente c’è Dio”.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 29 aprile 2013

Kabarettiamo, risate a favore dell’IBO

27 Apr

logo IBO Italia

A volte basta far ridere per aiutare persone e popolazioni che vivono in condizioni di estrema povertà. È questo lo spirito che anima “Kabarettiamo. Ridere fa bene…e fa del bene!”, lo spettacolo a fini benefici in programma martedì prossimo, presentato ieri nella Sala degli Arazzi, promosso da IBO Italia e organizzato da Stileventi Group. L’evento vedrà alternarsi sul palco diversi comici: Paolo Franceschini, Duo Torri, Franz & Nico, Domenico Lannutti, Enrico Zambianchi, Max Pieriboni, quest’ultimo l’unico non emiliano e protagonista del programma tv “Colorado”. L’incasso della serata sarà interamente devoluto a favore di IBO Italia, per il progetto Cooper-attiva che, come ha spiegato Sonia Santucci, “vuole rafforzare sette cooperative artigianali dell’Ecuador che lavorano il legno, composte da ragazzi poveri tra i 16 e i 30 anni”, e che verranno aiutate tramite corsi di formazione e l’acquisto di macchinari. Leonardo Punginelli, responsabile Ufficio Giovani Artisti del Comune di Ferrara, ha ricordato come la città sia tradizionalmente “ricca di appuntamenti che uniscono cultura e attenzione al sociale”. A presentare la serata ci sarà la “strana coppia” Roberto Ferrari e Corrado Boldi, i quali hanno spiegato come sia importante “sfatare il mito che il cabaret debba essere solo quello televisivo” e che ”nel pre-show verrà proiettato sul grande schermo un numero di cellulare al quale il pubblico potrà inviare sms o messaggi con WhatsApp”, che verranno letti durante la serata. La scelta di Emilbanca come sponsor non è stata casuale, dati i valori che l’accomunano con IBO. Il Vice Direttore Generale Camazzini e Rita Montanari, Direttrice della filiale di Ferrara, hanno sottolineato come questo progetto sia “un tassello di un mosaico ben più ampio e faccia parte del dna di Emilbanca”.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 27 aprile 2013