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Oggi a Casa Ariosto finissage di “Paesaggi dell’astrazione”

21 Giu

mostra-casa-ariostoInaugurata lo scorso 24 aprile, la mostra “Paesaggi dell’astrazione” sarà visitabile fino a oggi dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 18. La retrospettiva è un omaggio al pittore pugliese Tonino Lombardi, nella storica sede in Via Ariosto, 67 a Ferrara. Patrocinata dal Comune di Ferrara e dai Musei Civici di Arte Antica, la retrospettiva dedicata all’artista scomparso nel 2008, raccoglie diciannove dipinti realizzati tra la seconda metà degli anni Novanta e i primi del Duemila. Si tratta di una selezione di opere caratterizzate da una forte matrice astratto-lirica, attraverso la quale l’artista rilegge i tratti di paesaggi della memoria, ripercorrendo una linea che lo riporta ai territori della sua giovinezza, alle “murge”, al colore caldo delle rocce che affiorano tra giardini animati da una tavolozza espressionista. Una visione del mondo priva dell’enfasi della realtà, anzi piegata al dettato di una sorta di malinconia, quasi di perdita. La mostra è stata curata da Caterina Pocaterra e Annamaria Restieri, i cui testi affiancano la testimonianza di Ada Patrizia Fiorillo, dell’Università di Ferrara, con una nota introduttiva di Angelo Andreotti, direttore dei Musei di Arte Antica.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 21 giugno 2015

In “Paesaggi dell’astrazione” si ricorda il pittore Lombardi

26 Apr

Mostra Casa Ariosto“Paesaggi dell’astrazione” è il nome della retrospettiva dedicata al pittore pugliese Tonino Lombardi, inaugurata venerdì alla Casa di Ludovico Ariosto, in Via Ariosto, 67 a Ferrara.

Una selezione di opere con una forte matrice astratto-lirica, attraverso la quale l’artista rilegge i tratti di paesaggi della memoria, ripercorrendo una linea che lo riporta ai territori della sua giovinezza, alle “murge”, al colore caldo delle rocce che affiorano tra giardini animati da una tavolozza espressionista. Una visione del mondo priva dell’enfasi della realtà, anzi piegata al dettato di una sorta di malinconia, quasi di perdita.

Lombardi, morto nel 2008 e figlio d’arte, dopo un breve esordio figurativo, verso la fine degli anni ‘50 approda a una pittura materica che scivola nel corso del decennio successivo verso un dettato più naturalistico, tendente all’astrazione.

La mostra è visitabile dal martedì alla domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 26 aprile 2015