La riflessione sul cinema di Antonioni non finisce mai di partorire sempre nuovi stimoli, nuovi punti di vista. Ciò anche grazie agli eventi inclusi nel Piano Michelangelo Antonioni. Domenica 14 aprile alle 18 presso Palazzo Savonuzzi in via Darsena 57 a Ferrara si è chiusa ‘Is Michelangelo dead?’, mostra omaggio ad Antonioni di quattro giovani artisti, Daniele Cestari, Enrico Pambianchi, Denis Riva e Silvia Forese. La mostra è stata curata dal Centro Studi Dante Bighi in collaborazione con UXA, Ufficio per l’Architettura, APS Basso Profilo e Consorzio Wunderkammer. Alle ore 18.30 è stato proiettato il documentario “Ritorno a lisca bianca”, a cui è seguito l’incontro dal titolo ‘Nuovi paesaggi: dal neorealismo al realismo magico’. Alessandro Scarsella (dell’Università Ca’ Foscari di Venezia) ha delineato gli aspetti fondamentali del cosiddetto (neo)realismo magico di Antonioni, nel quale “l’elemento magico non annienta la logica, ma sovrappone ad essa un’altra logica”, più immaginifica. Gianpiero Ariola (critico della rivista ‘Sensi&Dissensi’) ha interloquito col prof. Scarsella e col pubblico spiegando come in Antonioni “non sia assente né la componente empatica né quella emotiva”, in quanto nel suo cinema “non è presente un’inattività dei corpi, ma al contrario i corpi parlano, hanno un loro linguaggio” con un continuo passaggio dalla stasi alla cinetica, e dall’attrazione alla dispersione di forza, di energia. Alle 21, al piano primo nell’Aula Magna della Scuola di Musica Moderna di Ferrara, ha infine avuto luogo il concerto di Mary Cutrufello, songwriter e chitarrista.
Andrea Musacci
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