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“Sulla via degli aironi” al Museo Magi 900

17 Mag

Daniela CarlettiL’incanto e la meditazione tipiche delle opere di Daniela Carletti sbarcano al Museo MAGI 900 di Pieve di Cento (in Via Rusticana, 1) con la personale “Sulla via degli aironi”. Ieri alle 18.30 è stata inaugurata l’esposizione, che sarà visitabile fino al prossimo 15 giugno.

Ispirato alla Natura, evocata con una sensibilità immediata e incantata, il percorso creativo di Daniela Carletti esplora una dimensione sospesa tra sogno e realtà, in un’incessante ricerca di armonia. Il procedere è lento, in continuo bilico tra istinto e riflessione, volutamente decantato con l’uso di tecniche esclusivamente manuali, carte e cromie preziose, elaborate con metodi tradizionali, solo recentemente accostate a rielaborazioni digitali.

Ospitata nello spazio Open Box, la mostra si propone come immersione in un respiro magico, in una stanza-natura dove sembra di sentire una sottile sintonia con le creature che popolano paesaggi rarefatti al limite del fiabesco.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 17 maggio 2015

A Pieve di Cento l’evento “Le mie ferite vengono da lontano”

13 Feb

Mostra Pieve di CentoDomani alle 17 al Museo Magi ‘900 di Pieve di Cento (Via Rusticana, 1) vi sarà l’evento “Le mie ferite vengono da lontano”, con installazioni, video e performance di Vincenzo de Simone.

Il progetto nasce dalla collaborazione con Antonio Ascione (epatologo) e Umberto Cillo (chirurgo). Il discorso figurativo si identifica con l’atto delle “ferire” ciò che è materiale (corpo) e spirituale (anima). L’obiettivo è mostrare il risultato della cura dell’arte e dell’anima, evidenziando una seconda vita reale che si riflette nel connubio tra arte e medicina. L’evento prevede due installazioni realizzate appositamente, una performance dell’artista e tre proiezioni video tra le quali le riprese di due performances di Vincenzo de Simone e Antonio Ascione, “Nato” (video di Giovanni Ruggiero) e “Maschera e sutura” (video di Andrea Sassi), e la documentazione video di un intervento chirurgico di Umberto Cillo. La mostra sarà visitabile fino al 1 marzo prossimo.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 13 febbraio 2015

Al Magi di Pieve lo splendore del sacro nelle icone contemporanee

13 Dic

10371574_683806661736681_7725601273070541187_nAl Museo Magi ‘900 in via Rusticana, 1 a Pieve di Cento (BO) oggi alle 17 inaugura la mostra “Tradizione dello splendore. Icone italiane contemporanee”, in omaggio alla spiritualità sacra proposta in chiave contemporanea.

Attraverso un’ampia selezione di opere su tavola di sedici iconografi contemporanei, alle soglie delle festività natalizie il Museo Magi ’900 propone una riflessione sull’identità dell’iconografia canonica sacra nell’ambito della produzione artistica attuale. All’evento inaugurale interverranno S.E. Mons. Ernesto Vecchi, Vescovo Ausiliare Emerito di Bologna e Franco Faranda, direttore della Pinacoteca Nazionale di Bologna. In parete sarà possibile ammirare opere di diversi artisti: Monia Bucci, don Gianluca Busi, Maria Thea Egentini, Mauro Felicani, Luisanna Garau, Giuliano Melzi, Paolo Orlando, Francesca Pari, Giancarlo Pellegrini, Ivan Polverari, Giovanni Raffa, Laura Renzi, Sebastian Tarud, Mara Zanette, Roberto Zaniolo e Paola Zuddas. L’esposizione è visitabile fino al 1 marzo con ingresso gratuito e la possibilità di visite guidate e attività didattiche su richiesta. La mostra è documentata da un catalogo con le opere presentate e  testi di don Gianluca Busi, Valeria Tassinari e Mons. Ernesto Vecchi. La mostra sostituisce la personale del ferrarese Sergio Zanni dal titolo “Custodi di un tempo”, visitabile fino allo scorso 8 dicembre.

Per saperne di più consultare il sito del Museo http://www.magi900.com.

Andrea Musacci

A Pieve di Cento inaugura “Custodi di un tempo”

31 Ott

Sergio ZanniPresso il Museo Magi ‘900 in via Rusticana, 1 a Pieve di Cento (BO) domani alle 18 inaugura “Custodi di un tempo”, personale dello scultore ferrarese Sergio Zanni. Fino all’8 dicembre sarà possibile visitare queste “sculture fuori dal tempo, improntante ad una figurazione che richiama la tradizione dell’arte classica ed evoca una sapienza arcaica e perduta, tra mito e filosofia, Oriente e Occidente”.

Zanni propone una selezione dei suoi personaggi, viandanti, naufraghi, viaggiatori inquieti e inattuali, col suo noto stile surreale e ironico. Attraverso più di trenta opere, tra le quali alcune di grande formato e diverse inedite, Zanni propone un percorso che attraversa tutta la sua poetica. “Una riflessione intensa sull’arte e sul ruolo dell’artista”, dunque. Sergio Zanni nasce a Ferrara nel 1942, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Bologna, e fino al 1995 insegna all’Istituto d’arte “Dosso Dossi” di Ferrara, città dove ancora vive e lavora.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 31 ottobre 2014