Tag Archives: Roberto Manuzzi

A Salvatonica la rinascita di una comunità

26 Set
Pagine di libri bruciati appartenenti a Renata Rantzer

Lo scorso giugno l’incendio negli edifici di “Accoglienza odv”, poi la morte di Renata. Il racconto di don Giorgio Lazzarato

di Andrea Musacci

L’INCENDIO E LA RINASCITA

La Comunità “Accoglienza odv” di Salvatonica, nata una 30ina di anni fa, accoglie 35 persone fra disoccupati, immigrati, persone con problemi psichici di varia natura, detenuti a fine pena. Lo scorso 24 giugno, l’incendio partito dal dormitorio al primo piano, nel quale rimangono ferite tre persone. «Il piano terra, con la sala da pranzo e la cucina, è stato ripristinato e ora dobbiamo ristrutturare le sei stanze e i due bagni al piano superiore, quello dov’è avvenuto l’incendio, piano che ospitava 9 persone», ci spiega don Lazzarato. «Per il prossimo 13 giugno, Festa di Sant’Antonio – continua – spero che i lavori saranno conclusi e di fare una “visita guidata” alla struttura…». Le persone che alloggiavano in quel piano dell’edificio sono state poi trasferite in altre strutture vicine.

Aiuti economici per la ristrutturazione sono arrivati anche da Belgio, Spagna, Germania, da Roma, Latina, dalla Sicilia e da altre località: l’associazione “Accoglienza odv”, infatti, nasce nel 1992, durante i mesi estivi della grande ondata migratoria dall’Albania, ma già da fine anni ’80 don Giorgio organizza campi per ragazzi da tutta Italia, e campi IBO con giovani provenienti da diversi Paesi europei. Adulti che ora, saputo del dramma vissuto, cercano – anche se a distanza – di aiutare la Comunità a rialzarsi. Ricordiamo che per l’accoglienza, oltre che dalle rette dei servizi sociali, i finanziamenti alla Comunità arrivano in parte dai soci dell’associazione e dall’8×1000 alla Chiesa Cattolica.

Inoltre, dal 17 al 22 settembre il chiostro di San Giorgio ha ospitato una mostra fotografica, a cura dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della nostra Diocesi, dedicata proprio alla Canonica di Salvatonica ferita dall’incendio della scorsa estate.

CHI ERA RENATA RANTZER

Una delle tre persone ferite nell’incendio del 24 giugno, Renata Rantzer (foto qui sopra), non ce l’ha fatta ed è deceduta lo scorso 16 agosto all’Ospedale di Cento, dov’era stata trasferita dal Bufalini di Cesena. La donna, di origini ebraiche, era stata salvata nell’immediato da un altro ospite, il detenuto a fine pena Filippo Negri, 28 anni e da Dorel, 58enne rumeno, operatore di “Accoglienza odv”. Un lutto che ha colpito la Comunità, un dramma dal quale don Giorgio e i suoi ospiti han cercato fin da subito, pur a fatica, di rialzarsi. Nata nel 1938, Renata Rantzer ha avuto una vita piena ma costellata di dolori profondi. A inizio anni ’90 perde, infatti, il primo figlio, Mattia, di 31 anni, e anni dopo perde prematuramente anche la figlia, Camilla, 38 anni. Due lutti che segnano profondamente la vita di questa donna, la quale dal 1993 al 2000 ha guidato la Comunità di recupero “Exodus” di Bondeno, mentre in passato era stata anche arredatrice di interni. Il figlio Mattia riposa nel cimitero di San Biagio di Bondeno (mentre Camilla in Toscana) e lo scorso 31 agosto, con una toccante cerimonia che ha coinvolto don Lazzarato e ospiti della sua Comunità, le ceneri di Renata sono state poste di fianco ai resti del figlio.

Il concerto solidale: Manuzzi ci spiega la band

Una grande risposta solidale quella nella sera del 17 settembre scorso a San Giorgio fuori le Mura. Circa 250 i presenti per l’ultimo appuntamento dei festeggiamenti della Madonna del Salice, patrona del borgo: nell’antico chiostro della Basilica si è esibito il gruppo Ars Antiqua World Jazz Ensemble, guidato da Roberto Manuzzi, per un concerto organizzato in collaborazione con l’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio, Over Studio Recording di Cento e con la regia audio di Angelo Paracchini. Il concerto era gratuito ma con la richiesta ai presenti di un’offerta per il ripristino della sede della Comunità “Accoglienza odv” della parrocchia di Salvatonica. L’evento è stato anche dedicato alla memoria di Roberto Sgarbi, stimato medico di base a Pontelagoscuro, cognato di Manuzzi, mancato improvvisamente lo scorso 6 maggio all’età di 68 anni. La sera del 15 è stato Giovanni Dalle Molle a ricordarlo pubblicamente e a rivolgere un pensiero affettuoso anche alla madre di Sgarbi, Marisa.

Ars Antiqua ha incantato i tanti presenti a S. Giorgio esplorando in modo attuale e rivisitando musiche e testi poetici del basso medioevo, dalle cantigas di S. Maria tratte dalla raccolta del 1200 di re Alfonso il saggio di Spagna, a musiche della tradizione arabo-andalusa (ebraico-sefardite) e musiche originali su testi del poeta Jacopo da Lentini, predecessore di Dante e notaio presso la corte di Federico II di Svevia. Roberto Manuzzi spiega a “La Voce”: «ho pensato con questo concerto di aiutare la Comunità di Salvatonica e, in secondo luogo, l’ho pensato all’interno di un progetto più ampio sulla cosiddetta “musica dell’anima”, cioè una musica che, se non strettamente sacra, sia capace comunque di esprimere sentimenti di spiritualità. La nostra – prosegue – è musica popolare, come popolare era all’epoca. Si tratta di una commistione di sacro e profano molto profonda e intensa, che ben esprime la tensione tra amore terreno e amore divino». L’Ars Antiqua World Jazz Ensemble ha da poco inciso un cd con Over Studio Recording e quello a S. Giorgio è stato il primo concerto dopo il concorso internazionale Folkest di S. Daniele del Friuli dove il gruppo è stato premiato per il miglior brano originale in lingua friulana, risultando 3° classificato su un centinaio di proposte.

Pubblicato sulla “Voce” del 27 settembre 2024

Abbònati qui!

Da Rrose Sélavy conferenza di Manuzzi sull’ocarina

25 Mar

374984_394422130671163_449677236_n“Il mistero dell’ocarina scomparsa (storia sconosciuta del più grande virtuoso del mondo)” è il nome dell’incontro pubblico in programma oggi alle 20.15 nella sede di Associazione Rrose Sélavy in via Ripagrande, 46 a Ferrara. L’evento su questo strumento difficile quanto popolare è il secondo della serie di conferenze del prof. Roberto Manuzzi (docente del Conservatorio di Ferrara, oltre che musicista e compositore), e incontri con giovani musicisti (a ingresso libero) che racconteranno le loro esperienze nel campo della produzione musicale. Le conferenze si concluderanno il 20 maggio prossimo. L’ingresso  è libero per i soci 2015, 5 € per i non soci.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 25 marzo 2015

Incontri di cultura musicale al Rrose Sèlavy

12 Mar

Associazione Rrose Sélavy (Chiara Sgarbi, Giovanna Mattioli)L’associazione culturale “Rrose Sèlavy” di Ferrara, con sede in via Ripagrande, 46 inizia questo mese una serie di attività dedicate alla diffusione della cultura musicale, attraverso una serie di conferenze del prof. Roberto Manuzzi (docente del Conservatorio di Ferrara, oltre che musicista e compositore), e incontri con giovani musicisti che racconteranno le loro esperienze nel campo della produzione musicale.

Nel primo appuntamento, in programma oggi alle 20.15, si affronterà un tema sempre attuale per i compositori: il plagio (ovvero, “come rubare la musica altrui e vivere felici”). L’ingresso all’evento è libero per i soci 2015, 5 € per i non soci.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara l’11 marzo 2015

“Degustiblues & Jazz” coglie subito nel segno

9 Ago

P1000169Mercoledì sera al Camelot Cafè, all’interno del Parco Urbano G. Bassani, ha preso avvio la rassegna “DegustiBlues & Jazz”, nata con l’intento di unire la buona musica con diversi prodotti eno-gastronomici locali. È stato il duo composto da Riccardo “Stuly” Manzoli (chitarra) e Daniella Firpo (voce) ad intrattenere le circa settanta persone presenti, una ventina delle quali ha scelto appunto di abbinare il concerto con la cena/degustazione. Il live ha preso avvio poco prima delle 22, coinvolgendo fin da subito il pubblico nelle calde e struggenti atmosfere bossa nova e jazz. Il repertorio del duo ha svariato da alcuni pezzi di Caetano Veloso ad “Agua de beber” di de Moraes e Jobim, da “Desafinado” di Jobim e Mendonça a “O que será di “Chico” Buarque. Non sono mancati anche alcuni brani “nostrani”, tra cui “Estate” di Bruno Martino, eseguita in portoghese e italiano. Dopo un’oretta dall’inizio dell’esibizione è salito a sorpresa sul palco Roberto Manuzzi, il quale, “armato” di sax e armonica, ha accompagnato diversi brani del duo. Mentre la stessa Firpo ha deliziato i presenti oltre che con la voce anche con la chitarra, nel finale “Stuly” ha coinvolto, da solo, i presenti con alcune versioni strumentali di brani dei Beatles, tra cui “In my life” e “Strawberry Fields Forever”.

Il prossimo appuntamento in programma si svolgerà mercoledì 13 Agosto con “Fabrizio Sauro Blues Trio”, ovvero Federico Pellegrini (voce&armonica), Fabrizio Sauro (chitarra) e Franz Boni (basso). Fabrizio Sauro, classe ‘69, ha suonato anche in Australia insieme a Mick Taylor, lo storico chitarrista dei Rolling Stones. Per prenotazioni e informazioni contattare il numero 335-7197188.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 09 agosto 2014

La festa di Rrose Sélavy

7 Giu

10404163_590873921025982_5856544896644266798_nProprio un anno fa, l’8 giugno 2013, nasceva l’Associazione Rrose Sélavy, con sede in via Ripagrande, 46 a Ferrara. Dodici mesi all’insegna dell’arte in tutte le sue sfaccettature, un luogo di ritrovo per scoprire sempre nuovi talenti artistici. Oggi alle 19 l’Associazione apre le porte della propria sede per festeggiare insieme il suo primo compleanno, accompagnati dalle improvvisazioni musicali di Roberto Manuzzi.

L’Associazione Rrose Sélavy è nata da un’idea di Chiara Sgarbi, illustratrice ed esperta di didattica dell’arte, di Giovanna Mattioli, architetto di giardini e dello stesso Manuzzi.

Buon compleanno, Rrose Sélavy!

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 07 giugno 2014