Archivio | 09:29

Le “Nuvole” di Angela Pampolini in mostra a Cloister

10 Gen
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Angela Pampolini con alcune sue opere a Cloister

[Sotto l’articolo, trovate una galleria fotografica della mostra e dell’inaugurazione]

Si presenta tanto ironica quanto perturbante l’esposizione di Angela Pampolini, che inaugura oggi alle 18 nella Galleria Cloister di Ferrara. In corso Porta Reno, 45 viene presentata la personale “Nuvole” dell’artista, nota insegnante di Storia dell’Arte al Liceo Classico Ariosto. Una serie di installazioni accompagnate da una decina di disegni preparatori.

La Pampolini attinge direttamente dall’opera di Aristofane, dal mondo del teatro (nel quale è impegnata) e da quello dei parrucchieri, “omaggio” al salone ospitante. Alcune file di teste ovali (volti privi di tratti, con richiami a Modigliani e de Chirico) adornate da folte capigliature femminili biondo cenere (“bioccoli di lana cardata”, in realtà, di canapa idraulica) pendenti dal soffitto, richiamano la consistenza eterea, ed effimera, delle nubi, galleggianti, per contrasto, in un’atmosfera chiusa. “Oh, straziante, meravigliosa bellezza del Creato!” pronuncia come in estasi Jago (Totò) nell’episodio “Che cosa sono le nuvole?” di Pier Paolo Pasolini. È la stessa sensazione di chi ha “la testa tra le nuvole”, del galleggiare impercettibile sospinto da un vento ignoto, trascinando, come le teste di bambole installate, un candido velo. Una sensazione di pungente e dolce leggerezza che richiama il mondo fatato dell’infanzia e quello folle del teatro. Durante l’inaugurazione, Rosalba Sandri leggerà la poesia “Passaggio di nuvole” di Giovanni Guerzoni.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 10 gennaio 2017

Farmacia Navarra, l’apertura nel 1738: c’era lo Stato Pontificio

10 Gen

nnSi tratta della più antica farmacia di Ferrara. Nel 1738  lo Stato Pontificio concede a Giovanni Battista Nannini il diritto di un esercizio farmaceutico al numero civico 1692 della allora piazza della Pace, oggi Corso Martiri della Libertà, 27. Il 30 gennaio 1864  l’immobile compresa la farmacia è venduta a Filippo Navarra.

Nel periodo in cui fu di proprietà della famiglia Navarra, sino al 1910, la farmacia gode di grande fama: i preparati medicinali erano, infatti, richiesti in tutto il Regno d’Italia.

Nel 1910 i Navarra cedono ai F.lli Bragliani la farmacia che passerà, in mancanza di figli, al nipote Alessandro, il quale nel 1976 cede il diritto della farmacia alla dott.ssa Caretti, e gli arredi alla Facoltà di Farmacia dell’Università di Ferrara. Dopo anni di abbandono, prima in un’aula, poi sotto il porticato che ora accoglie la biblioteca di Facoltà, tra il 1989 e il 1992 prende avvio l’intervento di recupero, grazie al Lions Club Ferrara – Poggio Renatico, e ai Lions di Macerata.

Per far tornare il più possibile gli arredi al loro splendore, vengono anche visionati fotogrammi del film di Florestano Vancini “La lunga notte del ‘43”, che vede la Farmacia al centro delle vicende.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 10 gennaio 2017

[Qui il mio articolo sul sito de la Nuova Ferrara]

Farmacia Navarra, gli arredi riportati all’antico splendore

10 Gen

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(foto tratta da: http://sveb.unife.it/it/farmacia-navarra/farmacia-navarra-bragliani#null)

Alcuni arredi settecenteschi, appartenuti fino a quarant’anni fa alla storica Farmacia Navarra-Bragliani di Corso Martiri della Libertà, sono oggi conservati in uno degli ambienti dell’antico refettorio del Chiostro di Santa Maria delle Grazie di via Fossato di Mortara. Un piccolo gioiello restaurato e conservato come testimonianza di parte della storia della nostra città e della scienza farmaceutica italiana.

L’abbiamo visitato accompagnati dalla prof. Chiara Beatrice Vicentini, Responsabile Scientifica, nonché titolare del corso di Storia della Farmacia e del farmaco a Unife, da lei stessa istituito cinque anni fa, tutt’ora l’unico corso vero e proprio di questo tipo su tutto il territorio nazionale.

Insieme alla Vicentini, ad aiutarci nell’inquadramento storico, era presente anche l’ex farmacista (con attività in viale Po) e oggi docente alla Facoltà di Farmacia a Unife, Giorgio Forlani.

«Abbiamo cercato il più possibile di ricreare l’ambiente dell’antica farmacia – ci spiega la  Vicentini -, ponendo negli ampi mobili un corredo, completato nel 2011, con vasi provenienti dalla collezione dello stesso Giorgio Forlani e di altri farmacisti ferraresi, tra cui il Presidente dell’Ordine dei farmacisti ferraresi, Livio Luciani».

In una parete della stanza sono anche appese alcune riproduzioni di manifesti dell’Ottocento della Farmacia Navarra, i cui originali sono conservati nell’Archivio storico cittadino.

Un’epoca d’oro, quella protattasi fino alla prima metà del secolo scorso, nella quale le farmacie non si limitavano come oggi a vendere farmaci, e a fornire pochi altri servizi, ma ospitavano ambulatori medico-chirurgici, laboratori chimico-farmaceutici, gabinetti per analisi, ed erano punti di riferimento per incontri culturali.

«Secondo alcuni esperti – prosegue Forlani – gli arredi qui presenti, per la precisione potrebbero essere datati a fine Settecento, quindi circa mezzo secolo dall’apertura della farmacia in Corso Martiri. In ogni caso, è certo che di arredi di farmacie del Settecento, ottimamente conservati cone questo, in Italia ne sono rimasti pochi».

Nella Farmacia Navarra in Corso Martiri della Libertà, 27, oggi è ancora visibile il bellissimo soffitto affrescato, il campanello notturno d’epoca (oggi, naturalmente, non più utilizzato), e la storica insegna sovrastante l’entrata.

Nella sala nel Chiostro in via Fossato di Mortara, oltre al mobilio e ai corredi, sono anche conservati numerosi strumenti appartenenti alla Collezione Instrumentaria dell’istituto di Chimica Farmaceutica e alla Collezione Mario Guarneri,insigne docente che nella seconda metà del XX secolo diede grande impulso alla Chimica farmaceutica ferrarese. La ricerca e l’installazione, sempre a cura della prof. Chiara Beatrice Vicentini, ha permesso di ordinare strumenti scientifici di valore che vanno da inizio Novecento, fino agli anni ’60-’70 del secolo scorso. La collezione comprende pezzi legati alla ricerca, e alla didattica, analisi quali-quantitativa, tecnica farmaceutica. Tra i “più datati”vi sono una caldaietta, un bagnomaria, sistemi di filtrazioni a caldo (camicie in rame), una bilancia della prima metà del Novecento, una coppia di becchi Bunsen, cannelli ferruminatori, apparecchio di Kipp, mulino a palle, stampi per supposte e ovuli, pilloliere, oltre a vari tipi di pinze, ad alcune specialità farmaceutiche, vasi contenenti, ad esempio, olio di ricino e olio di paraffina, essicatori, mortai in porcellana, un Pallone di Claisen, alcune bilance, una stufa in rame.

Sul bancone principale sono presenti anche quattro riproduzioni di alcune ceramiche graffitarie ferraresi del XVI-XVII secolo.

La farmacia fa parte del SMA – Sistema Museale di Ateneo, ed è aperta a studiosi e scolaresche previo appuntamento inviando una richiesta via mail al seguente indirizzo: farmacia navarra@unife.it.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 10 gennaio 2017

[Qui il mio articolo sul sito de la Nuova Ferrara]