Tag Archives: Alessandro Davì

San Sebastiano: 1000 volti grazie all’arte

14 Gen

Mostra a Cloister fino al 31 gennaio

[Qui la pagina con l’articolo]

davSan Sebastiano è una figura che ancora oggi continua a ispirare tantissimi artisti. Lo sa bene il critico e curatore Lucio Scardino, che da diversi anni colleziona opere di artisti ferraresi e non dedicate al “santo con le frecce”. 34 (33 iniziali + 1 aggiunta in corsa) di queste opere sono in mostra a Ferrara fino al 31 gennaio nella sede di Cloister (doppia entrata, da corso Porta Reno, 45 o da via Gobetti), per la 33esima esposizione organizzata dall’attiva galleria guidata da Alessandro Davi. Non a caso, il 20 gennaio ricorre la solennità di San Sebastiano (256-288), militare romano e martire sotto Diocleziano. Giovane dal corpo virile e atletico, simbolo di bellezza e di sacrificio, il santo ha lo sguardo che punta dritto negli occhi di chi lo guarda, come nella tela di Nannini (recentemente esposta anche a Fabula Fine Art), o è il busto in bianco e nero con venatura rossa di Lenzini, oppure la scultura della Grilanda con due sole frecce conficcate nelle carni. In Orsatti, invece, di San Sebastiano vi è una maestosa testa di profilo con l’elmo, senza dardi a dilaniarlo. Quella delle frecce mancanti, o non “visibili”, ricorre in altre opere, come nel dipinto di Filippini (col santo disteso e privo dei segni delle ferite) o in quello della Benini, col giovane disteso e di schiena, in piedi (Coluzzi) o seduto (Tassini), ad accentuare l’intento metaforico della sofferenza dell’uomo, dell’artista, trascendente il dolore fisico. In Artosi, al contrario, le frecce vi sono eccome, e ne colpiscono il viso, mentre Gualandi, che nel suo stile tipico inserisce il soggetto nel contesto storico-urbano ferrarese, rappresenta, nel disegno stesso, una mostra dedicata al santo. Farolfi (foto) sceglie, invece, di rappresentare, con estremo realismo, una ferita netta sul costato del santo, un piccolo squarcio che ricorda quella del Cristo “invasa” dal dito scettico di san Tommaso nella tela del Caravaggio. Infine, in Ribertelli, il santo, nell’elasticità agonistica di un atleta, le frecce sembra schivarle, quasi ponendole sotto il suo controllo. La mostra è visitabile da lunedì a sabato dalle ore 9 alle 19.30. Questi i nomi di tutti gli artisti in mostra: Enrico Artosi, Giorgio Balboni, Gianni Bellini, Rosamaria Benini, Carlo Bertocci, Flavio Biagi, Gianni Cestari, Franco Coluzzi, Matteo Faben, Matteo Farolfi, Alfredo Filippini, Renzo Gentili, Luca Ghetti, Gianfranco Goberti, Laura Govoni, Alberta Grilanda, Claudio Gualandi, Pietro Lenzini, Terry May, Pietro Moretti, Duilio Nalin, Matteo Nannini, Santo Nicoletti, Impero Nigiani, Paolo Orsatti, Stefano Rubertelli, Andrea Samaritani, Marco Spaggiari, Emanuele Tasca, Andrea Tassini, Antonio Torresi, Giuliano Trombini, Giglio Zarattini, Luca Zarattini.

Andrea Musacci

Pubblicato su “la Voce di Ferrara-Comacchio” il 18 gennaio 2019

A Cloister collettiva dedicata a San Sebastiano

7 Gen
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San Sebastiano del ferrarese Carlo Bononi

Nuovo progetto espositivo nella Galleria Cloister di corso Porta Reno, 45 a Ferrara. Martedì 8 gennaio alle ore 18.30 inaugura una grande collettiva dedicata alla figura di San Sebastiano.
Il “santo con le frecce”, martire e militare romano, viene tradizionalmente festeggiato il 20 gennaio.
Invocato inizialmente contro il flagello della peste (le ferite provocate dalle frecce erano viste quasi fossero i bubboni del contagio), nell’ultimo secolo le ferite hanno assunto via via significati simbolici differenti, rappresentanti l’incomprensione, la derisione o l’indifferenza nei confronti dell’artista.
33 (numero emblematico), di quattro generazioni e dagli stilemi e dalle tecniche diverse, sono quelli che “dialogheranno” dalle pareti di Cloister fino al prossimo 31 gennaio, con possibilità di visitare la mostra da lunedì a sabato dalle 9,00 alle 19,30.
Questi i protagonisti: Enrico Artosi, Giorgio Balboni, Gianni Bellini, Rosamaria Benini, Carlo Bertocci, Flavio Biagi, Gianni Cestari, Franco Coluzzi, Matteo Faben, Matteo Farolfi, Alfredo Filippini, Renzo Gentili, Luca Ghetti, Gianfranco Goberti, Laura Govoni, Alberta Grilanda, Claudio Gualandi, Pietro Lenzini, Terry May, Pietro Moretti, Duilio Nalin, Matteo Nannini, Santo Nicoletti, Impero Nigiani, Paolo Orsatti, Stefano Rubertelli, Marco Spaggiari, Emanuele Tasca, Andrea Tassini, Antonio Torresi, Giuliano Trombini, Giglio Zarattini, Luca Zarattini.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 07 gennaio 2019

“(Th)ink” di Xu Ke in mostra a Cloister

2 Ago

3398_276cab2eafcbc3bafdce01963c6c0090L’antica tradizione della pittura cinese interpretata in modo informale da un artista al debutto in Italia. Si intitola “(Th)ink – Storie di inchiostri” la mostra personale di Xu Ke, che inaugura oggi alle 18.30 nella Galleria d’arte Cloister in via Corso Porta Reno, 45 a Ferrara.
Le opere di Xu Ke, nato a Shanghai nel 1958, sono frutto di una ricerca raffinata, che attinge all’antica arte calligrafica, di cui ne cerca l’essenza, traducendola in un linguaggio contemporaneo. Al centro del suo lavoro vi è la ricerca della risonanza dello spirito, uno dei Sei Principi della pittura cinese stabiliti nel V secolo.
I suoi strumenti appartengono a questa tradizione: inchiostro, pennelli, carta di riso e seta. Cresciuto artisticamente nel contesto della Grande Rivoluzione Culturale, Xu Ke si avvicina alla pittura studiando e copiando i poster della propaganda sovietica. È però anche profondamente affascinato dalla secolare tradizione della pittura cinese di paesaggio e dalla sua tecnica shui-mo (acqua e inchiostro).
La mostra, organizzata con l’associazione culturale Yuanfen e con la galleria Fqprojects di Shanghai, è visitabile fino a fine mese da lunedì a sabato dalle 9 alle 19.30.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 1° agosto 2017

“Riflessi” di eterno nelle opere di Patricia Glee Smith

28 Lug

20376077_1847700428580556_4340113540558150975_n.jpgFino a domani, sabato 29 luglio, nella Galleria d’Arte Cloister è possibile visitare, a ingresso libero e gratuito (orario continuato 9-19.30), la mostra “Riflessi” di Patricia Glee Smith.

Come scrive la stessa artista statunitense, “sono interessata ai singoli momenti e frammenti della vita e al loro aspetto eterno, alla bellezza inaspettata, all’imperfezione di oggetti sorpresi in un momento di riposo. Sono affascinata dall’idea dell’interconnessione fra tutte le cose. Isolo le singole immagini dal loro contesto, le sottolineo, le amplifico, le rendo monumentali”.

Andrea Musacci

Scutellari espone da Cloister

5 Apr

3398_83bf477b2e678d60e49902232b15f61c[Sotto l’articolo, alcune immagini dell’esposizione]

Si intitola “Il segno e la forma” la nuova esposizione che inaugura oggi alle 18.30 nella Galleria d’arte Cloister di Ferrara (in corso Porta Reno, 45).
In mostra, opere di Giulio Scutellari, artista ferrarese classe ’74. Scutellari si diploma nel ’94 all’Istituto d’arte Dosso Dossi di Ferrara, e successivamente frequenta lo studio del pittore Pistoiese Max Loy. Laureatosi nel 2002 presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna in “Scenografia”, in seguito frequenta il corso di pittura di scena, autorizzato dalla Regione Veneto, e il corso di tecnico teatrale promosso dal Rossini Opera Festival. Fin dal 2002 collabora con continuità, presso teatri di tradizione ed enti lirici, in qualità di tecnico di palcoscenico.
La mostra sarà visitabile fino al prossimo 29 aprile da lunedì a sabato dalle ore 9 alle 19.30.
L’amore per l’arte, il teatro, il corpo umano, lo portano ad un continuo studio e ad una attenta progettazione di corpi e di spazi. Il segno è l’assoluto protagonista nella produzione di questo giovane artista che riempie nitidi spazi, con campiture ad acquerello, ottenendo una pulizia grafica e un’immediata carica espressiva nella precisione formale.
Attualmente Scutellari collabora con Teatri di Tradizione ed enti Lirici Italiani, quali il Teatro Comunale di Ferrara, il Teatro Regio di Parma e la Fondazione Arena di Verona.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 04 aprile 2017

A Cloister l’enigma dei volti di Monari

9 Feb

Si intitola “Altri enigmi” il nuovo suggestivo progetto espositivo della Galleria Cloister di Ferrara (in corso Porta Reno, 45, ed entrata anche da via Gobetti). Le opere dello scultore romagonolo Sergio Monari sono state presentate martedì 7 febbraio e rimarranno esposte fino al prossimo 28 febbraio tutti i giorni (a parte domenica) dalle 9 alle 19.30.

Andrea Musacci

Cloister, aperitivo letterario per la mostra della Pampolini

19 Gen
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Angela Pampolini con alcune sue opere

L’aperitivo Letterario “Con Angela sulle Nuvole” è in programma oggi alle ore 18 nella Galleria Cloister in c.so Porta Reno, 45 a Ferrara. Pensato in occasione della mostra “Nuvole” di Angela Pampolini, l’incontro vedrà l’intervento di Claudio Cazzola sul tema dell’attualità dei classici letterari e sul rapporto del lettore con gli stessi. La mostra di Angela Pampolini sarà visitabile fino al prossimo 31 gennaio dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle 19.30.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 19 gennaio 2017

Le “Nuvole” di Angela Pampolini in mostra a Cloister

10 Gen
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Angela Pampolini con alcune sue opere a Cloister

[Sotto l’articolo, trovate una galleria fotografica della mostra e dell’inaugurazione]

Si presenta tanto ironica quanto perturbante l’esposizione di Angela Pampolini, che inaugura oggi alle 18 nella Galleria Cloister di Ferrara. In corso Porta Reno, 45 viene presentata la personale “Nuvole” dell’artista, nota insegnante di Storia dell’Arte al Liceo Classico Ariosto. Una serie di installazioni accompagnate da una decina di disegni preparatori.

La Pampolini attinge direttamente dall’opera di Aristofane, dal mondo del teatro (nel quale è impegnata) e da quello dei parrucchieri, “omaggio” al salone ospitante. Alcune file di teste ovali (volti privi di tratti, con richiami a Modigliani e de Chirico) adornate da folte capigliature femminili biondo cenere (“bioccoli di lana cardata”, in realtà, di canapa idraulica) pendenti dal soffitto, richiamano la consistenza eterea, ed effimera, delle nubi, galleggianti, per contrasto, in un’atmosfera chiusa. “Oh, straziante, meravigliosa bellezza del Creato!” pronuncia come in estasi Jago (Totò) nell’episodio “Che cosa sono le nuvole?” di Pier Paolo Pasolini. È la stessa sensazione di chi ha “la testa tra le nuvole”, del galleggiare impercettibile sospinto da un vento ignoto, trascinando, come le teste di bambole installate, un candido velo. Una sensazione di pungente e dolce leggerezza che richiama il mondo fatato dell’infanzia e quello folle del teatro. Durante l’inaugurazione, Rosalba Sandri leggerà la poesia “Passaggio di nuvole” di Giovanni Guerzoni.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 10 gennaio 2017

I volti puerili di Migliazza esposti a Cloister

11 Dic

“De puerorum rebus” è il titolo della mostra personale dello scultore Paolo Migliazza, classe ’88 originario di Catanzaro, esposta fino al prossimo 30 dicembre nella Galleria d’arte Cloister di Ferrara (con doppia entrata da c.so Porta Reno, 45 e da via Gobetti).

La mostra, curata da Eleonora Frattarolo, è un cammino scultoreo in bilico col mondo onirico, fatto di mezzi busti di bambini, creazioni sfocate, trasfigurate, volti senza volto. Volti e corpi puerili segnati dal tempo, corrosi dalla memoria, volti ciechi, cristalizzati, in cerca di un contatto.

Andrea Musacci

In Corso Porta Reno le opere di Migliazza inaugurano EnoCloister

7 Dic

13726709_581390745391456_7940866028519876432_nL’inaugurazione di una nuova enoteca e di un nuova mostra, per un progetto di contaminazione fra ambiti diversi. Martedì nella sede di Cloister (con entrata da c.so Porta Reno, 45 e via Gobetti) alle 18.30 inaugura il nuovo progetto espositivo, la personale dello scultore classe ’88, originario di Catanzaro, Paolo Migliazza. La mostra, curata da Eleonora Frattarolo, sarà visitabile fino al 30 dicembre. Come scrive la curatrice nella presentazione, “il lavoro di Paolo Migliazza nasce da intuizioni maturate su molteplici strade: l’interesse per il sociale, l’amore per la musica, la curiosità per la letteratura, per il cinema e il teatro. Anche per questo la sua scultura risuona di uno sguardo sensibilissimo; la moltitudine di busti di bambini in terracotta sono all’incrocio tra scultura compiuta e intensa sperimentazione. La scultura di questo giovane artista è di oggi e del futuro”.

Un’ora prima, alle 17.30, Cloister inaugurerà un nuovo spazio adiacente a quello già esistente, con entrata da via Gobetti. Oltre al salone da parrucchiere, alla vendita di prodotti per capelli, e alla galleria d’arte al primo piano (recentemente ampliata), il proprietario Alessandro Davì presenterà la Cloister Enoteca, con il progetto EnoCloister, che si fonda sulla stretta collaborazione con Marco Merighi, per 15 anni co-gestore del Ristorante-enoteca “Il Don Giovanni”. La filosofia di EnoCloister è quella di individuare artigiani e artisti protagonisti della trasformazione o produzione di frutti della terra come l’uva, il grano, il cacao o il caffè.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 04 dicembre 2016 (e, in versione ridotta, il 05 dicembre 2016)