Tag Archives: Erika Grandi

“(Th)ink” di Xu Ke in mostra a Cloister

2 Ago

3398_276cab2eafcbc3bafdce01963c6c0090L’antica tradizione della pittura cinese interpretata in modo informale da un artista al debutto in Italia. Si intitola “(Th)ink – Storie di inchiostri” la mostra personale di Xu Ke, che inaugura oggi alle 18.30 nella Galleria d’arte Cloister in via Corso Porta Reno, 45 a Ferrara.
Le opere di Xu Ke, nato a Shanghai nel 1958, sono frutto di una ricerca raffinata, che attinge all’antica arte calligrafica, di cui ne cerca l’essenza, traducendola in un linguaggio contemporaneo. Al centro del suo lavoro vi è la ricerca della risonanza dello spirito, uno dei Sei Principi della pittura cinese stabiliti nel V secolo.
I suoi strumenti appartengono a questa tradizione: inchiostro, pennelli, carta di riso e seta. Cresciuto artisticamente nel contesto della Grande Rivoluzione Culturale, Xu Ke si avvicina alla pittura studiando e copiando i poster della propaganda sovietica. È però anche profondamente affascinato dalla secolare tradizione della pittura cinese di paesaggio e dalla sua tecnica shui-mo (acqua e inchiostro).
La mostra, organizzata con l’associazione culturale Yuanfen e con la galleria Fqprojects di Shanghai, è visitabile fino a fine mese da lunedì a sabato dalle 9 alle 19.30.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 1° agosto 2017

“Riflessi” di eterno nelle opere di Patricia Glee Smith

28 Lug

20376077_1847700428580556_4340113540558150975_n.jpgFino a domani, sabato 29 luglio, nella Galleria d’Arte Cloister è possibile visitare, a ingresso libero e gratuito (orario continuato 9-19.30), la mostra “Riflessi” di Patricia Glee Smith.

Come scrive la stessa artista statunitense, “sono interessata ai singoli momenti e frammenti della vita e al loro aspetto eterno, alla bellezza inaspettata, all’imperfezione di oggetti sorpresi in un momento di riposo. Sono affascinata dall’idea dell’interconnessione fra tutte le cose. Isolo le singole immagini dal loro contesto, le sottolineo, le amplifico, le rendo monumentali”.

Andrea Musacci

Scutellari espone da Cloister

5 Apr

3398_83bf477b2e678d60e49902232b15f61c[Sotto l’articolo, alcune immagini dell’esposizione]

Si intitola “Il segno e la forma” la nuova esposizione che inaugura oggi alle 18.30 nella Galleria d’arte Cloister di Ferrara (in corso Porta Reno, 45).
In mostra, opere di Giulio Scutellari, artista ferrarese classe ’74. Scutellari si diploma nel ’94 all’Istituto d’arte Dosso Dossi di Ferrara, e successivamente frequenta lo studio del pittore Pistoiese Max Loy. Laureatosi nel 2002 presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna in “Scenografia”, in seguito frequenta il corso di pittura di scena, autorizzato dalla Regione Veneto, e il corso di tecnico teatrale promosso dal Rossini Opera Festival. Fin dal 2002 collabora con continuità, presso teatri di tradizione ed enti lirici, in qualità di tecnico di palcoscenico.
La mostra sarà visitabile fino al prossimo 29 aprile da lunedì a sabato dalle ore 9 alle 19.30.
L’amore per l’arte, il teatro, il corpo umano, lo portano ad un continuo studio e ad una attenta progettazione di corpi e di spazi. Il segno è l’assoluto protagonista nella produzione di questo giovane artista che riempie nitidi spazi, con campiture ad acquerello, ottenendo una pulizia grafica e un’immediata carica espressiva nella precisione formale.
Attualmente Scutellari collabora con Teatri di Tradizione ed enti Lirici Italiani, quali il Teatro Comunale di Ferrara, il Teatro Regio di Parma e la Fondazione Arena di Verona.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 04 aprile 2017

A Cloister l’enigma dei volti di Monari

9 Feb

Si intitola “Altri enigmi” il nuovo suggestivo progetto espositivo della Galleria Cloister di Ferrara (in corso Porta Reno, 45, ed entrata anche da via Gobetti). Le opere dello scultore romagonolo Sergio Monari sono state presentate martedì 7 febbraio e rimarranno esposte fino al prossimo 28 febbraio tutti i giorni (a parte domenica) dalle 9 alle 19.30.

Andrea Musacci

Cloister, aperitivo letterario per la mostra della Pampolini

19 Gen
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Angela Pampolini con alcune sue opere

L’aperitivo Letterario “Con Angela sulle Nuvole” è in programma oggi alle ore 18 nella Galleria Cloister in c.so Porta Reno, 45 a Ferrara. Pensato in occasione della mostra “Nuvole” di Angela Pampolini, l’incontro vedrà l’intervento di Claudio Cazzola sul tema dell’attualità dei classici letterari e sul rapporto del lettore con gli stessi. La mostra di Angela Pampolini sarà visitabile fino al prossimo 31 gennaio dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle 19.30.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 19 gennaio 2017

Le “Nuvole” di Angela Pampolini in mostra a Cloister

10 Gen
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Angela Pampolini con alcune sue opere a Cloister

[Sotto l’articolo, trovate una galleria fotografica della mostra e dell’inaugurazione]

Si presenta tanto ironica quanto perturbante l’esposizione di Angela Pampolini, che inaugura oggi alle 18 nella Galleria Cloister di Ferrara. In corso Porta Reno, 45 viene presentata la personale “Nuvole” dell’artista, nota insegnante di Storia dell’Arte al Liceo Classico Ariosto. Una serie di installazioni accompagnate da una decina di disegni preparatori.

La Pampolini attinge direttamente dall’opera di Aristofane, dal mondo del teatro (nel quale è impegnata) e da quello dei parrucchieri, “omaggio” al salone ospitante. Alcune file di teste ovali (volti privi di tratti, con richiami a Modigliani e de Chirico) adornate da folte capigliature femminili biondo cenere (“bioccoli di lana cardata”, in realtà, di canapa idraulica) pendenti dal soffitto, richiamano la consistenza eterea, ed effimera, delle nubi, galleggianti, per contrasto, in un’atmosfera chiusa. “Oh, straziante, meravigliosa bellezza del Creato!” pronuncia come in estasi Jago (Totò) nell’episodio “Che cosa sono le nuvole?” di Pier Paolo Pasolini. È la stessa sensazione di chi ha “la testa tra le nuvole”, del galleggiare impercettibile sospinto da un vento ignoto, trascinando, come le teste di bambole installate, un candido velo. Una sensazione di pungente e dolce leggerezza che richiama il mondo fatato dell’infanzia e quello folle del teatro. Durante l’inaugurazione, Rosalba Sandri leggerà la poesia “Passaggio di nuvole” di Giovanni Guerzoni.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 10 gennaio 2017

I volti puerili di Migliazza esposti a Cloister

11 Dic

“De puerorum rebus” è il titolo della mostra personale dello scultore Paolo Migliazza, classe ’88 originario di Catanzaro, esposta fino al prossimo 30 dicembre nella Galleria d’arte Cloister di Ferrara (con doppia entrata da c.so Porta Reno, 45 e da via Gobetti).

La mostra, curata da Eleonora Frattarolo, è un cammino scultoreo in bilico col mondo onirico, fatto di mezzi busti di bambini, creazioni sfocate, trasfigurate, volti senza volto. Volti e corpi puerili segnati dal tempo, corrosi dalla memoria, volti ciechi, cristalizzati, in cerca di un contatto.

Andrea Musacci

In Corso Porta Reno le opere di Migliazza inaugurano EnoCloister

7 Dic

13726709_581390745391456_7940866028519876432_nL’inaugurazione di una nuova enoteca e di un nuova mostra, per un progetto di contaminazione fra ambiti diversi. Martedì nella sede di Cloister (con entrata da c.so Porta Reno, 45 e via Gobetti) alle 18.30 inaugura il nuovo progetto espositivo, la personale dello scultore classe ’88, originario di Catanzaro, Paolo Migliazza. La mostra, curata da Eleonora Frattarolo, sarà visitabile fino al 30 dicembre. Come scrive la curatrice nella presentazione, “il lavoro di Paolo Migliazza nasce da intuizioni maturate su molteplici strade: l’interesse per il sociale, l’amore per la musica, la curiosità per la letteratura, per il cinema e il teatro. Anche per questo la sua scultura risuona di uno sguardo sensibilissimo; la moltitudine di busti di bambini in terracotta sono all’incrocio tra scultura compiuta e intensa sperimentazione. La scultura di questo giovane artista è di oggi e del futuro”.

Un’ora prima, alle 17.30, Cloister inaugurerà un nuovo spazio adiacente a quello già esistente, con entrata da via Gobetti. Oltre al salone da parrucchiere, alla vendita di prodotti per capelli, e alla galleria d’arte al primo piano (recentemente ampliata), il proprietario Alessandro Davì presenterà la Cloister Enoteca, con il progetto EnoCloister, che si fonda sulla stretta collaborazione con Marco Merighi, per 15 anni co-gestore del Ristorante-enoteca “Il Don Giovanni”. La filosofia di EnoCloister è quella di individuare artigiani e artisti protagonisti della trasformazione o produzione di frutti della terra come l’uva, il grano, il cacao o il caffè.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 04 dicembre 2016 (e, in versione ridotta, il 05 dicembre 2016)

Incontro a Cloister: “Tiberio Cattelani. Un modenese a Ferrara”

17 Nov

14915620_1510739548943314_8581404472705813257_nIn occasione della mostra di Enrico Manelli “Compulsioni. Fantasmi d’amore”, la Galleria d’Arte Cloister ospita l’aperitivo letterario “Tiberio Cattelani. Un modenese a Ferrara”. Oggi alle 18.30 in c.so Porta Reno, 45 a Ferrara vi sarà un incontro con l’artista Enrico Manelli e Tiberio Cattelani, sul collezionista modenese Carlo Cattelani, padre di Tiberio.

Carlo Cattelani, nato nel 1931 e morto nel 1999, guardava all’arte come a qualcosa in grado di svelare il lato religioso dell’esistenza umana. Conobbe artisti come Lucio Fontana e Alberto Burri, diventando un punto di riferimento per collezionisti e amanti dell’arte emiliani. Nei suoi numerosi viaggi negli Stati Uniti, Cattelani incontrò Barnett Newman, Ad Reinhardt, Mark Rothko e Josef Albers, esponenti dell’astrattismo americano e divenne amico di Andy Warhol.

Andrea Musacci

Pubblicato (in versione ridotta) su la Nuova Ferrara il 17 novembre 2016

I “fantasmi d’amore” di Manelli in mostra a Cloister

3 Nov

Fino al prossimo 30 novembre nella Galleria d’arte Cloister di Ferrara (con doppia entrata da c.so Porta Reno, 45 e da via  Gobetti) è possibile visitare la personale di Enrico Manelli, “Compulsioni. Fantasmi d’amore”, inaugurata martedì.

Venti opere in tutto, sagome di corpi dai colori tenui, figure mozzate, fuse nei movimenti e con gli oggetti che le accompagnano, espressioni fantasmagoriche di composizioni temporali interiorizzate.

Manelli nasce a Modena nel 1946, ed è diplomato in Scenografia presso l’Accademia di Bologna, dove insegna la stessa disciplina ininterrottamente dal 1968 al 2008. Come scenografo e pittore svolge attività espositiva dal 1966, ideando e realizzando allestimenti teatrali ed espositivi in Italia e all’estero, per teatri stabili, Enti Lirici, gruppi sperimentali, Pinacoteche Nazionali, industrie ceramiche, firma scenografie per il cinema e trasmissioni televisive per RAI2 e RAI3. Consegue numerosi riconoscimenti e premi nelle varie discipline. Collabora e progetta spettacoli con molti gruppi teatrali e con le formazioni sperimentali dell’Università di Bologna in seno all’Istituto di studi musicali e teatrali, fonda numerosi collettivi di studenti del corso, realizzando con loro numerosi allestimenti scenografici ed espositivi, esperienze che lo portano a fondare nel 1945 la cattedra di Scenografia del Melodramma a Cesena in collaborazione col Conservatorio B. Maderna e il teatro Bonci.

Andrea Musacci