Come in una tavola imbandita si srotolano parole e immagini, accompagnando il fruitore nei mille piaceri della gola. È la mostra storico-documentaria “Il gusto nei libri. Ricettari e usi gastronomici tra gli scaffali della Biblioteca Ariostea”, allestita nella Sala Ariosto della Biblioteca Ariostea (in via Scienze, 17 a Ferrara) e curata da Arianna Chendi e Angela Poli.
Nelle vetrine troviamo circa 70 tra scalchi, ricette, trattati, manuali e articoli sulle tante sfaccettature dell’arte culinaria. Tra questi, un “Libreto…de tutte le cose che se manzano comunemente” di Michele Savonarola (1385-1468), medico di Borso d’Este, “Il conto dei contadini”, dove Gabriele e Ludovico Ariosto tra il 1517 e il 1522 segnarono spese ed entrate del loro fondo agricolo vicino Migliaro, o un “Dizionario domestico sistematico” (1898) di un quindicenne, Gaetano Arrivabene. O ancora, “Porcus troainus” del sacerdote Luigi Nardi (1777-1837) sulla porchetta e il maiale, e altre opere su anguilla, frutta, verdura, vino, cioccolata, il tutto con un occhio di riguardo alla tradizione ferrarese.
È inoltre allestita una “tavolata” con diversi prodotti tipici del nostro territorio (salama da sugo, salame all’aglio, ciupèta, Fortana, riso, pampapato), offerti da “Ferrara Store” di P.zza Repubblica. La mostra è visitabile, fino al 30 luglio, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19 e il sabato dalle 9 alle 13.
Andrea Musacci
Pubblicato (in versione ridotta) su la Nuova Ferrara il 05 giugno 2015