
Buffalo Bill
Più che un ristorante è un “luogo di culto” della gastronomia ferrarese. È la trattoria Gigina, in via San Giacomo, 51 a Ferrara, così vicina alla stazione che, fino al 1983, i binari del treno merci rasentavano il locale.
“…da 115 anni una repubblica fondata sulla salama” è lo slogan non ufficiale del locale, coniato da Roberto, cliente fisso. Fondata nel 1901 dalla “Gigina”, al secolo Maria Luisa Zaccaria, di origini bolognesi, nata nel 1889 e morta nel 1977, la trattoria è sempre stata gestita dalla famiglia, prima dal figlio Tonino, poi dal nipote Gianpaolo“Franco” Baglioni, classe ’43. Proprio lui ci racconta la storia del ristorante e della nonna paterna Maria Luisa, forse chiamata “Gigina” perché iniziò a gestire il locale all’età di 19 anni.
Tra gli aneddoti, nel 1906 il leggendario Buffalo Bill (William Frederick Cody), a Ferrara per uno spettacolo, si fermò dalla “Gigina” per bere una birra. L’aneddoto, mai confermato, risulta verosimile in quanto Buffalo Bill si esibì in Piazza d’Armi, a 100 metri dal ristorante. Gigina divenne famoso per il panino con la fetta di salamina, e per la birra Pedavena nello stivale da un litro, che Baglioni dall’anno scorso ha scelto di riproporre. A proposito della salama da sugo, invece, Baglioni ci spiega come « è merito nostro se è ancora in auge a Ferrara, in quanto l’abbiamo mantenuta anche se per diversi anni veniva “snobbata” come piatto volgare».
Andrea Musacci
Pubblicato su la Nuova Ferrara il 13 dicembre 2016



Una tre giorni all’insegna della birra artigianale di qualità, con stand gastronomico e spettacolo della Contrada Rione San Paolo. Fino a domenica 6 nel Chiostro di S. Paolo in p.tta Schiatti, 9 ha luogo la seconda edizione della manifestazione “C’è birra e birra”, che coinvolge una decina di birrifici artigianali con produzione propria, provenienti da tutta Italia. Il “girone dantesco” parte con un distributore della storica birra belga “Caulier”, che tra l’altro propone una birra per diabetici (la prima al mondo) e una per celiaci. “La montignosina” invece è prodotta da circa un anno vicino a Massa Carrara e propone una decina di birre leggere, tra le quali alle noci e alle castagne. Il tour prosegue con “La farinèla”, delicata birra di riso della provincia di Vercelli, prodotta dal 2005. È prodotta vicino a Porretta Terme, dal 2003, invece la “Birra del Reno” che propone un’ampia varietà di birre, dalle più classiche al farro a una rossa fermentata col miele. Si prosegue quindi con la “Zahre beer”, prodotta a Sauris, vicino Udine, la quale presenta birre poco luppolate, tra le quali uno alla canapa e, nata nel 2000, è tra i primi micro-birrifici d’Italia. L’unica ferrarese presente è la “Biren”, con sede in via Ragno 35 e collegata al locale “Clandestino”. In centro a Bologna ha invece sede la vendita della “Birea cerqua”, una bianca e un’ambrata robuste, all’insegna del green. “La padus cervisiae” proviene invece da S. Pietro in Cerro, vicino Piacenza, mentre la ceca “Cerna hora” viene presentata dal circolo culturale “Un punto macrobiotico” di Ferrara. Infine, il microbirrificio “Jeb”, con sede a Trivero, vicino Biella, dal 2008 propone otto birre ad alta fermentazione e una gelatina di birra bionda da accompagnare coi formaggi.