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La natura materna in mostra

17 Giu

Fino al 30 giugno nella Galleria del Carbone è visitabile la mostra “Fili di speranza” di Federica Tartari

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“Fili di Speranza” è il titolo della prima personale di Federica Tartari, inaugurata alla Galleria del Carbone di Ferrara il 15 giugno scorso. Visitabile fino al prossimo 30 giugno, la mostra raccoglie dodici opere in terracotta smaltata o raku di medie e piccole dimensioni dell’artista ceramista (architetto di professione). Scrive lei stessa a riguardo: “le mie figure femminili nascono dalla terra, dalla natura, dallo spirito materno racchiuso in ogni donna; loro accolgono, nutrono, guidano, accompagnano, invocano con totale abnegazione e gratuità l’umanità delusa e la natura offesa. Rappresentano per me la necessità di trovare, anche nelle situazioni più difficili e buie, un margine di speranza, un’ancora di salvezza e una spalla su cui poter piangere”. La natura, di cui l’umanità stessa è parte, è dunque, nelle opere di Tartari, sostegno e relazione, incanto primordiale: la sua è un’ecologia pura, intesa nel senso profondo del termine come discorso estetico sulla comune “casa”, su quel nido dov’è possibile l’incontro, la costruzione di un legame, la generazione e la ricerca “insieme” – come scrive Lucia Boni nel testo di presentazione – del “senso di una verità sulla vita”. La mostra – accompagnata da un testo di presentazione di Lucia Boni, e con anche un omaggio a S. Giorgio e il drago – ha il patrocinio del Comune di Ferrara ed è visitabile nei seguenti orari: dal mercoledì al venerdì dalle ore 17 alle 20; sabato e festivi dalle 11 alle 12.30 e dalle 17 alle 20; lunedì e martedì chiuso.

Andrea Musacci

Pubblicato su “la Voce di Ferrara-Comacchio” del 21 giugno 2019

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Le primissime edizioni dell’Orlando Furioso in mostra a Ferrara

30 Apr
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Ludovico Ariosto

“1516-2016. Furioso da cinque secoli, ancora Orlando, per sempre Ariosto” è il nome della mostra bibliografico-documentaria esposta nella Sala Ariosto della Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara (in via Scienze, 17). L’esposizione è stata pensata in occasione dei cinquecento anni dalla pubblicazione della prima edizione dell’Orlando Furioso. La mostra, a cura di Mirna Bonazza (conservatore dei Manoscritti e dei Rari) e Arianna Chendi (responsabile delle Acquisizioni del Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara), è visitabile, a ingresso libero e grautito, fino al 21 settembre prossimo.

In mostra, tra l’altro, copie dell’immortale opera datate 22 aprile 1516, 1530, 1535, 1540, 1546, 1550, 1556, 1616, 1772. Inoltre, una stupenda edizione del 1828-1829 con cento tavole numerate incise ad acquaforte da Bartolomeo Pinelli, e alcune edizioni di altre opere dell’Ariosto, come “Le rime” e “Satire”. In particolare, Ariosto stampò l’Orlando furioso tre volte a Ferrara: nel 1516, nel 1521 e nel 1532.

Palazzo Paradiso AriosteaInolre, sempre nella Sala Ariosto (che accoglie la Tomba dell’Ariosto, monumento in marmi policromi opera di Giovan Battista Aleotti) è possibile visitare la mostra di ceramica contemporanea, organizzata dal laboratorio creativo “Le mani”. In mostra le opere dei seguenti artisti: Anna Silvia Randi, Claudia Venturini, Domenica Del Bue, Federica Tartari, Francesca Bertaglia, Francesca Fusaroli, Francesco Pinto, Licia Salvaggio, Maria Elena Mantellini, Paola Iannuzzi, Paola Lombardi, Rosie Mence e Valentina Veratti.

Ricordiamo che la Biblioteca Ariostea possiede ben 650 edizioni (fra cui tutte le più antiche e preziose) delle opere dell’Ariosto, e un suo notevole ritratto a olio, non sempre esposto al pubblico. Una grande lapide a lui dedicata si trova, infine, sul pianerottolo dello scalone d’onore, mentre un busto in stucco è posto sopra la porta Sala Cataloghi.

Andrea Musacci