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Ad Argenta arriva “I bambini sanno” di Veltroni

26 Ott

indexIl documentario di Walter Veltroni, “I bambini sanno” sarà proiettato stasera alle 17.30 al Centro Culturale Mercato di Argenta in Piazza Marconi. La proiezione rientra nel programma del cineforum gratuito organizzato da Agire Sociale e Gruppi del Volontariato Accogliente.

L’iniziativa è pensata per mettere insieme ragazzi, genitori, insegnanti, operatori del sociale e persone di ogni età interessate su varie tematiche del mondo giovanile, in un momento in cui le famiglie devono affrontare spesso una serie di difficoltà, che si pongono come sfide per la crescita di bambini e ragazzi: lo sfaldamento dei nuclei famigliari, la disoccupazione giovanile, l’uso illegale delle nuove tecnologie e altre problematiche sociali.

Nel film Veltroni ha fatto parlare 39 bambini e adolescenti da una rosa di 350. Amore, sessualità, vita, morte, raccontati attraverso gli occhi, i volti e le voci di trentanove giovani e giovanissimi tra i 19 e 13 anni.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 26 ottobre 2016

“Anzul delle stelle”, Di Bernardo in gara

19 Ott

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Nel documentario anche “Padre nostro dei satelliti” di Vasco Brondi

Da alcune settimane è possibile guardare gratuitamente on line il film documentario “Anzul delle stelle” (Italia-44′-2015), prodotto da “Farmacia delle immagini” per la regia di Giuseppe Di Bernardo, e votarlo per il ViaEmiliaDocFest, festival italiano on line di cinema documentario. È possibile guardare e votare il documentario al seguente indirizzo web: http://www.viaemiliadocfest.com.

Il film ha come protagonista un celebre personaggio popolare ferrarese, Angelo Fiacchi, per tutti “Anzul”, astrofilo, morto a 73 anni nel luglio del 2014, durante le riprese. Per trent’anni ha ospitato a casa sua astrofili e semplici curiosi, interessati ad ammirare, gratuitamente e in un ambiente famigliare, il cielo e le stelle grazie al primo osservatorio astronomico ferrarese, da lui ideato, nella campagna di Sabbioncello San Pietro, vicino Copparo.

“Padre nostro dei Satelliti” è la canzone sui titoli di coda di “Anzul delle stelle” del cantautore ferrarese Vasco Brondi, meglio noto come “Le luci della centrale elettrica”, che, per il video del pezzo, uscito lo scorso gennaio, ha usato immagini dello stesso documentario. La canzone è contenuta nell’album della band intitolato “Costellazioni”, uscito nel marzo del 2014.

Angelo “Anzul” Fiacchi è stato un operaio, figlio di contadini, e fermatosi agli studi elementari. La sua casa-osservatorio è diventata, dal 1991 al 2014, un punto di riferimento per tutti gli appassionati del territorio: 90.000 circa le visite ricevute attestate, a titolo completamente gratuito.

Il ViaEmiliaDocFest, nato nel 2010, è il primo Festival italiano online del cinema documentario, promosso da Pulsemedia, organizzato da Kaleidoscope Factory in collaborazione con Regione Emilia Romagna, Emilia Romagna Film Commission, Solares-Fondazione delle Arti, Arci Ucca e con gli Assessorati alla Cultura del Comune di Modena e di Reggio Emilia. Ogni anno venti tra le migliori produzioni documentaristiche in Italia vengono selezionate da una giuria di professionisti del settore per partecipare al concorso di ViaEmiliaDocFest.

Al titolo più votato dagli utenti viene attribuito il “Premio del Pubblico Web”, mentre una Giuria qualificata composta da professionisti del settore, quali produttori, registi, autori, critici cinematografici e distributori, assegna il “Premio della Giuria ViaEmiliaDocFest”. Inoltre una giuria composta dalla redazione di http://www.cinemaitaliano.info conferirà il “Premio cinemaitaliano.info” al miglior documentario tra le trenta opere del Festival. Il “Premio D.E-R” verrà infine affidato al miglior documentario emiliano-romagnolo, grazie alla collaborazione con D.E-R.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 19 ottobre 2016

Gualandri e la sua mostra alla Galleria del Carbone

20 Ago
mostra Carbone

Una delle locandine artistiche in mostra

False locandine di film in mostra da oggi nella Galleria del Carbone di Ferrara (in via del Carbone, 18/a). Alle ore 18 inaugura la personale dell’artista reggiano Andrea Gualandri dal titolo “Colpevole e innocente”, con la presentazione di Enrico Maria Davoli.

Una quindicina le opere inedite realizzate tra il 2012 e il 2016, creazioni ad acrilico di grandi dimensioni con soggetti che riportano agli anni ‘50-60, ai cartelloni pubblicitari dei film a forti tinte, oltre a opere di medio formato dei “calciatori della Panini” con evidente riferimento alle celebri collezioni. Come scrive Davoli in catalogo, ”è una pittura-macchina del tempo, fatta di copie, omaggi e repliche, tutte però così smaccatamente inautentiche (vuoi per gli elementi verbali e sintattici, vuoi per le forzature iconografiche) da sgombrare subito il campo da ogni velleità falsificatoria”. La mostra rimarrà visitabile fino al 4 Settembre, dal mercoledì al venerdì dalle 17 alle 20, sabato e festivi dalle 11 alle 12.30 e dalle 17 alle 20.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 20 agosto 2016

“Like a Butterfly”: la vita tra sogni effimeri e incubi reali

15 Giu
Ed-WillTra i film presentati in anteprima nazionale al recente Ferrara Film Festival (01-05 giugno 2016) c’èra anche Like a Butterfly, film breve (27′) prodotto dallo stesso regista Eitan Pitigliani (romano classe 1986, che ho avuto la fortuna di conoscere durante il Festival ferrarese), Falcon Productions, in collaborazione con Rai Cinema. Il film ha fatto la prima mondiale al 21st Palm Beach International Film Festival a fine marzo scorso.
Nel cast il pluripremiato ai Golden Globe Ed Asner (Radici, Mary Tyler Moore, Lou Grant, voce protagonista in Up, Papa Giovanni XXIII), Will Rothhaar (Killing Kennedy), Cindy Pickett (Una pazza giornata di vacanza), Brad Greenquist (The Mentalist), Rita Raider e Michael G. London.
La durata ridotta della pellicola permette al regista di delineare i contorni della storia con poche pennellate, rendendo particolarmente intenso il quadro esistenziale al centro della narrazione. Nicholas Slater (Will Rothaar) è un giovane aspirante attore  di Los Angeles, il cui sguardo triste denuncia una disillusione profonda verso la vita.
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Eitan Pitigliani

Recatosi in ospedale per controlli a causa di una persistente tosse, Nicholas vivrà in sogno il rapporto con un attore anziano ricoverato, Joe Gillis (Ed Asner), alcolista e solo. La presa di coscienza della propria malattia (esistenziale, non fisica), quindi del senso del limite e della riscoperta degli aspetti essenziali , farà “risvegliare” Nicholas dal torpore effimero della propria esistenza passata.

“La tua vita dev’essere un sogno, no?”, le chiede un’infermiera dopo aver saputo della sua professione attoriale. Nicholas sa che non è così, ma la svolta sarà rappresentata dall’incontro con quel sè stesso futuro, disilluso e mendicante di rapporti umani autentici, che è Joe. “Il successo rovina tutto”, gli dice quest’ultimo, altro che sogno…Il monito, dunque, è colto, il finale schiarisce e rinfranca, l’insegnamento è da tenere sempre a mente.
Andrea Musacci

Giovani attori crescono con l’aiuto del CPA

15 Giu

Logo-CPA-con-scritta-piccoloIeri pomeriggio si è svolta la festa dei diplomi del Centro Preformazione Attoriale, scuola che prepara aspiranti attori per le audizioni delle più importanti scuole di recitazione nazionali ed europee. La cerimonia di consegna dei diplomi, svoltasi nella sede in via Arianuova, 128, ha visto la presenza dell’Assessore alla Cultura Massimo Maisto, di Massimo Malucelli, Responsabile artistico CPA, e di Stefano Muroni, Direttore Artistico CPA. Sono stati consegnati dieci diplomi e sette “attestati MasterClass”. Il programma della giornata ha visto anche la visione dei monologhi in inglese degli allievi della MasterClass (terzo anno) e la visione del cortometraggio realizzato dagli allievi del secondo anno, che andrà alla prossima edizione del Giffoni Film Festival, in programma dal 15 al 24 luglio prossimi, e col quale il CPA è gemellato.

ll CPA nasce quasi tre anni fa da un’idea di Muroni, il quale ha coinvolto Malucelli, suo ex insegnante, in questo progetto rivolto ad adolescenti tra i 14 e i 20 anni. Numerosi i corsi: recitazione, recitazione in inglese, canto, danza e sceneggiatura. Nel 2015-2016 sono state 25 le richieste per 20 posti disponibili, per i corsi che si sono svolti da ottobre a giugno.

«Il CPA serve perché il loro talento possa comprendere qual è il terreno più fertile dove esprimersi», ha spiegato Malucelli. Per realizzare ciò « vogliamo lanciare anche un nuovo progetto, vale a dire un “Teatro degli adolescenti per gli adolescenti”». Inoltre, proprio a partire da quest’anno è stato inserito, oltre ai due classici, il terzo anno, che, ha proseguito Malucelli, «vedrà la realizzazione di uno spettacolo e la formazione di una compagnia».

Muroni invece ha annunciato la prossima apertura di una nuova sede del CPA a Viterbo, e il gemellaggio con la scuola ERAC di Cannes.

Questi i nomi dei giovani premiati. Per quanto riguarda il Diploma del secondo anno: Camilla Gamberoni, Cristina Bors, Roberto Galleran, Alice Franchini, Maria Vittoria Borghetti, Marta Mantovani, Chiara Cecchi, Cecilia Provenziani, Bianca Nagliati, Maria Giulia Conti. Infine per il Master del terzo anno, questi i nomi: Fabio Baroni, Pietro Bovi, Valentina Sisini, Beatrice Lotti, Lilia Merculova, Francesco Bianchini e Samuele Fabbri.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 15 giugno 2016

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«Valorizzare i giovani talenti». Michele Placido a Ferrara

5 Giu
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Da sinistra, Luca Severi, Michele Placido, Giovanni Labadessa, Maximilian Law e Alizè Latini

«Sono rimasto affascinato dal progetto di questo film, ispirato a quel personaggio straordinariamente contemporaneo che è Ulisse». Con queste parole Michele Placido ieri a Ferrara ha presentato il nuovo progetto cinematografico da lui co-prodotto e le cui riprese inizieranno fra tre settimane nella desolata area di Salton Sea, in California, un tempo luogo prediletto della Hollywood classica.

Per un evento come il Ferrara Film Festival, ideato e diretto da due giovani – Maximilian Law e Alizè Latini – si è scelto di chiamare una grande figura come Michele Placido per presentare un film, “Calipso”, ideato, scritto, girato e co-prodotto da alcuni giovani: Michelangelo Placido, figlio di Michele, con la casa di produzione Charlot srl, insieme allo sceneggiatore Giovanni Labadessa, e  Luca Severi, regista e co-produttore con la casa Ibiscus media  di cui è socio, quest’ultimi due al fianco di Placido ieri per la presentazione pubblica.  ll 26 giugno prenderanno avvio le riprese di questo film autofinanziato, ispirato alla storia immortale di Ulisse e Calipso, reinterpretata in chiave moderna, immaginando in particolare il periodo del rapporto non raccontato da Omero.

«Ero a Los Angeles con mio figlio Michelangelo – ha raccontato Placido – il quale mi ha parlato dell’idea di questo progetto, ideato con Severi e Labadessa. In un luogo ora abbandonato, ma che è stata zona privilegiata della Hollywood anni ’50, quindi in un’ambientazione del nuovo mondo verrà girata una storia del vecchissimo mondo». La riflessione di Michele Placido si è poi allargata al tema più generale, di fondo, della valorizzazione dei giovani talenti italiani del cinema. «Io mi farò da parte, perché rischierei di diventare ingombrante. Lascerò quindi la necessaria indipendenza artistica a questi ragazzi. Purtroppo in Italia la burocrazia uccide tante iniziative cinematografiche, soprattutto di giovani. Io invece mi auguro che questo film sia l’inizio  di un lungo viaggio, come quello di Ulisse, perché in giro vedo molte proposte come questa che vanno aiutate».

Un progetto «folle e molto ambizioso», come l’ha definito Labadessa, dunque, che nasce dalla sinergia di personalità differenti a cavallo tra l’Italia e la California, dall’esperienza e dalla passione di Placido (e, naturalmente, in parte dai suoi finanziamenti), e dal talento e l’intraprendenza di giovani registi, produttori e sceneggiatori italiani, emigrati negli Stati Uniti, che vogliono gettare ponti tra gli Usa e il nostro Paese, che è poi, anche, l’obiettivo del Ferrara Film Festival.

Luca Severi da sette anni vive e lavora proprio in California, a Los Angeles, come Giovanni Labadessa, Maximilian Law e Alizè Latini. Nel 2013 Severi ha girato un cortometraggio di poco più di un minuto, facente parte del film collettivo “Venice 70: Future Reloaded”, per i 70 anni della Biennale di Venezia, nel quale Placido parlava proprio del futuro del cinema italiano, spiegando la necessità e l’urgenza di dare futuro ai talenti italiani, soprattutto giovani. Una promessa mantenuta, dunque, la sua.

Placido è arrivato a Ferrara nella mattinata di ieri, ha pranzato al ristorante “Max” in Piazza della Repubblica. Nel pomeriggio, prima dell’dell’incontro pubblico, ha assistito al Cinema Apollo alla proiezione del corto “Scarner” dello stesso Severi. Stamattina ripartirà.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 05 giugno 2016

Il fascino delle dive di Hollywood rivive al Cinema Apollo

2 Giu

“Moda diva. Come vestiva Hollywood” è il nome dell’esposizione di abiti americani femminili da sera 1940/1950 ammirabile nell’atrio del Cinema Apollo (in Piazza Carbone) in occasione del Ferrara Film Festival. La mostra è curata da Maurizia Farinelli.

Andrea Musacci

La realtà industriale distorta nelle opere di Lunardi

2 Giu

Ieri pomeriggio, in occasione del Ferrara Film Festival, allo Spazio d’arte l’Altrove di Francesca Mariotti in via de’ Romei, 38 è stato proiettato il video “The edge” (dedicato agli attentati di Parigi del 13 novembre scorso) del video-artista Marcantonio Lunardi, in occasione della sua mostra “Industrial”, a cura della Mariotti e visitabile a l’Altrove fino al 10 giugno.

Il progetto di Lunardi parte dalla scoperta di un difetto dell’applicazione Google Earth che in un posizionamento dell’inquadratura distorce l’immagine rendendola ancora più surreale. Foto digitali, quindi, che sembrano dipinte, immagini deformate, distorte, a tratti come disciolte. Dieci foto di grandi dimensioni su carta cotone che rappresentano la prima parte di un progetto più grande, dove protagonista è l’archeologia industriale dei luoghi più disparati, da Porto Marghera a Los Angeles. Un reportage virtuale nel quale domina la solitudine, l’assoluta assenza della figura umana.

Andrea Musacci

Il genio di Symeoni in mostra per il Ferrara Film Festival

2 Giu

Sotto alcune immagini dell’esposizione.

Alcuni grandi manifesti originali di film di registi del calibro di Pier Paolo Pasolini e Marco Ferreri saranno esposti fino a domenica 5 nello Spazio d’Arte l’Altrove in via de’ Romei, 38 a Ferrara. Si tratta di opere realizzate dall’artista Sandro Symeoni (al secolo Alessandro Simeoni), nato a Ferrara nel 1928 e morto nel 2008. La mostra “Sandro Simeoni: Pittore cinematoGrafico” è curata da Luca Siano in occasione del Ferrara Film Festival.

All’Altrove si possono ammirare i manifesti di grandi dimensioni dei film “Accattone” (1961) e “I racconti di Canterbury” (1972) di Pasolini, “La grande abbuffata” (1973) di Marco Ferreri, oltre a sei serigrafie, dodici locandine (di film di vari generi, tra cui western, horror e poliziesco) e alcune cover di dischi.

Sandro Simeoni (1928-2008), ha dipinto per quasi mezzo secolo, disegnando affissioni cinematografiche (e non solo) per le più importanti case di produzione italiane e straniere. “Per Un Pugno Di Dollari”, “La Dolce Vita”, “L’Avventura” e “Profondo Rosso”, sono solo alcuni dei circa 3.000 titoli che Symeoni (che firmava con la Y per rendere più facile la pronuncia del suo cognome agli americani) ha dipinto per il cinema. Un grande artista sempre pronto ad evolversi e a trasformare il suo linguaggio ed il suo stile pittorico in grafico.

Andrea Musacci

I dipinti di Natalia Lobes in mostra per il Ferrara Film Festival

2 Giu

Natalia Lobes è la talentuosa pittrice russa protagonista della mostra “I volti del cinema” esposta in occasione del Ferrara Film Festival fino a domenica 5 giugno.

L’esposizione, a cura di Enrico Ravegnani, è visitabile a Palazzo della Racchetta in via Vaspergolo dalle ore 10 alle 19, ingresso euro 3.

Andrea Musacci