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In foto l’Unborn man di Gianni Guizzardi

18 Gen
Occhi, Guizzardi e Brunelli

Francesca Occhi, Gianni Guizzardi e Maria Livia Brunelli

Un manichino che vaga per i desolati spazi di Tresigallo. La mostra fotografica Unborn man di Gianni Guizzardi, curata da Francesca Occhi, è stata presentata sabato a Spazio Frau in c.so Porta Mare e all’Hotel Annunziata in p.zza Repubblica a Ferrara. L’artista ha spiegato come il manichino «sia stato prestato da Claudio Gualandi e Linda Mazzoni. La mostra è stata inizialmente pensata insieme a Il manichino e i suoi paesaggi a Palazzo Marfisa, poi invece si è scelto di fare un progetto a parte».

Tutto inizia cinque anni fa, quando Guizzardi, conoscendo Maria Livia Brunelli (ideatrice di Unborn man), riacquista il desiderio di fotografare. Lo scorso agosto si reca a Tresigallo con Gualandi, scegliendo l’orario perfetto per il gioco tra luci e ombre. Quest’ultime, umane e non (qual è la differenza?), si accavallano e rimandano sotto i portici, nelle piazze deserte, tra inquietanti geometrie, perfette e inumane, nel cimitero, luogo di morte per antonomasia. Ma questo unborn man è un uomo non ancora nato, una creazione sempre sulla soglia. Vi è dunque speranza in questi ambienti accecati dal sole, in quel cranio senza volto, monito a non smarrire l’umano nei nostri deserti.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 18 gennaio 2016

“Unborn man” si presenta metafisico all’Hotel Annunziata e Spazio Frau

16 Gen

La mostra fotografica di Guizzardi con un manichino dechirichiano

12541065_10153197381371533_2727548572421123097_nUn’interessante esposizione dalle atmosfere decisamente metafisiche verrà presentata oggi a partire dalle 18. Si tratta di “Unborn man”, personale fotografica di Gianni Guizzardi, rimasta in parete fino a domenica scorsa a Villa Bighi a Copparo. La mostra, curata da Francesca Occhi, prende le mosse da due capisaldi dell’immaginario dechirichiano nel suo periodo metafisico: il manichino e la piazza. In contemporanea, quindi, con l’esposizione “De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie”, visitabile a Palazzo dei Diamanti fino al 28 febbraio, Guizzardi presenta questo progetto per il quale ha pensato di fotografare un manichino dechirichiano nel luogo della nostra provincia che meglio richiama le atmosfere della sua originale metafisica, la città di Tresigallo.

L’esposizione è suddivisa in due spazi, lo Spazio Frau di Paolo Gavioli, in c. so Porta Mare, 8/a, con inaugurazione alle 18, e l’Hotel Annunziata, in piazza Repubblica, 5, con inaugurazione alle ore 19.

La mostra di Guizzardi sarà visitabile, fino al prossimo 3 aprile, in quest’ultimo tutti i giorni a partire dalle ore 10, mentre allo Spazio Frau dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30, e dalle 15.30 alle 19.30.

L’esposizione è organizzata in collaborazione con la MLB home gallery, che dal 28 gennaio sarà protagonista ad Arte Fiera 2016 a Bologna con gli artisti Stefano Scheda, Silvia Camporesi, Mustafa Sabbagh, Liuba e Federico Zanzi.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 16 gennaio 2016

Al Centro Studi Villa Bighi “Unborn Man” di Guizzardi

13 Dic

villa bighi“Unborn Man” è il nome del nuovo progetto artistico ideato dalla curatrice e gallerista Maria Livia Brunelli, che verrà presentato oggi alle 16 nel Centro Studi Villa Bighi a Copparo (via M. Carletti, 110). La mostra è una personale di Gianni Guizzardi, il quale ha fotografato un manichino “dechirichiano” nel luogo della provincia di Ferrara più metafisico in assoluto, Tresigallo.

Il semplice atto di posizionare un manichino tra gli archi della piazza con una luce in cui le ombre si stagliano in modo netto e deciso, ha immerso i consueti scenari urbani in un’atmosfera di sospesa irrealtà.

Questa progressiva astrazione dal reale inizia con tonalità dai colori accesi della luce del meriggio, per sfaldarsi progressivamente nelle tonalità dei grigio-scuri.

Il manichino inteso come inizio di una trasformazione tra il metafisico e il fisico, attraverso l’uomo che prende forma e vaga nella realtà urbana.

La mostra sarà visitabile fino al 4 gennaio.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 13 dicembre 2015