Tag Archives: Student Office Ferrara

Mostra su Don Giussani e incontro dedicato a Claudel

13 Mag

download (1)“Dalla mia vita alla vostra” è il nome della mostra dedicata a don Luigi Giussani (nel decimo anniversario della sua morte) visitabile da oggi fino al 17 maggio nella P.zzetta S. Giovanni Paolo II a Ferrara (sotto il campanile della Cattedrale). L’esposizione, organizzata da Centro Culturale l’Umana Avventura, Comunione e Liberazione e Associazione Noi per Loro, ritrae in pochi pannelli i tratti fondamentali di don Giussani, con immagini e brani significativi della sua vita.

Paul Claudel

Paul Claudel

Alle ore 17.45 nell’Aula Magna del Dipartimento di Economia in via Voltapaletto, 11 si svolgerà invece l’incontro “ ‘Non alla pietra tocca fissare il suo posto, ma al Maestro dell’Opera che l’ha scelta’. Alla scoperta de ‘L’Annunzio a Maria’ di Paul Claudel con Mariella Carlotti”. Infine, dalle ore 22, oltre alla mostra, vi sarà musica e birra.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 13 maggio 2015

Ma questo vuoto da cos’è riempito? L’identità smarrita dell’Occidente, l’ISIS e le radici cristiane: il dilemma su chi siamo

25 Apr

Ma questo vuoto da cos è riempito

La politica è morta, viva la politica!

16 Apr

La politica è morta

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“Il futuro è una bella sfida”: la vita attraverso gli occhi degli universitari

2 Apr

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Dialogo tra Mons. Negri e Lucio Rossi tra scienza e fede

30 Ott

c46b1-negri“Che cos’è la realtà? Come conoscerla?” è il titolo dell’incontro in programma stasera alle ore 21 presso l’Aula Magna del Dipartimento di Matematica e Informatica, in via Machiavelli, 30 a Ferrara. Due i relatori d’eccezione per questa iniziativa a cavallo tra scienza e fede: il Prof. Lucio Rossi, del CERN di Ginevra e S. E. Mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara-Comacchio. Il dialogo tra i due prenderà le mosse da alcune domande fondamentali per l’essere umano, sul rapporto tra realtà e conoscenza, fede e ragione, vita e sapere. L’evento è organizzato dall’Associazione studentesca universitaria Student Office di Ferrara e CAM (Centro Accoglienza Matricole), in collaborazione con Centro Culturale “L’Umana Avventura”, Fondazione Enrico Zanotti, e con il contributo dell’Università degli Studi di Ferrara.

Lucio Rossi è Capo del “Magnets, Cryostats and Superconductors Group” al CERN di Ginevra, e dal 1992 è professore associato del Dipartimento di Fisica dell’Università di Milano. Inoltre, dal 1989 collabora con il CERN per lo sviluppo e la costruzione dei primi magneti prototipo per LHC (The Large Hadron Collider), strumento che ha portato nel 2012 alla scoperta del Bosone di Higgs.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 30 ottobre 2014

La mostra “Quando I Valori Prendono Vita” in Arcivescovado

27 Ott

IncontroMona, cristiana copta e Khaled sono scesi insieme a Piazza Tahrir per lottare contro il regime. E così anche Mina, cristiano ed Emad, musulmano. Sono commuoventi e colme di speranza le storie che la mostra “Quando I Valori Prendono Vita. L’Egitto e il lato umano della sua rivoluzione” racconta. Allestita nel Palazzo Arcivescovile di Ferrara in C. so Martiri della Libertà, 77 grazie al gruppo SWAP di Milano e a Student Office Ferrara, la mostra sabato ha richiamato centinaia di persone, dai numerosi studenti delle Superiori a famiglie e persone di ogni età.

Mentre all’entrata un video di presentazione spiega l’esperienza della “grande famiglia” SWAP (composto perlopiù da ragazze), lungo il percorso espositivo molte sono le foto, i fumetti, i murales che narrano di queste storie di bellezza e di verità. Come la storia dei 65 ragazzi trucidati perché difendevano il mural raffigurante Mina ed Emad, o la foto delle madri di questi due ragazzi mentre si abbracciano, unite nel lutto. E poi le catene umane dei cristiani per difendere i musulmani mentre pregano e quest’ultimi che a loro volta difendono le chiese: il rispetto per la preghiera, per i luoghi sacri e per le ricorrenze sacre, come nel caso del Ramadan.

“L’uomo che cerca l’uomo. Il cuore, punto di incontro tra cristiani e musulmani. L’esperienza di SWAP” ha visto infine alle 17 l’incontro con i ragazzi di SWAP e con il Prof. Wael Farouq, noto intellettuale musulmano.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 27 ottobre 2014

Cristiani e musulmani insieme contro i pregiudizi

23 Ott

Conf. stampa mostra cristiani-islamUna mostra e un incontro per dimostrare, attraverso storie concrete, come i pregiudizi tra cristiani e musulmani siano superabili con l’amicizia e il confronto, nel rispetto delle differenze. L’evento in programma sabato 25 dal titolo “L’uomo che cerca l’uomo. Il cuore, punto di incontro tra cristiani e musulmani. L’esperienza di SWAP” è stato presentato ieri mattina nell’Aula H di Palazzo Tassoni, sede del Dipartimento di Architettura, in via della Ghiara, 36 a Ferrara. Durante la conferenza stampa sono intervenuti i tre giovani organizzatori dell’evento, Rola Diab, studentessa libanese alla Facoltà di Medicina, Gianluca Lomarco, iscritto alla Facoltà di Architettura, e Marco Demaldè, studente della Facoltà di Fisica.

La mostra è stata ideata dal gruppo SWAP, formato da studenti (italiani ed egiziani, cristiani e musulmani) dell’Università Cattolica di Milano, con l’aiuto del Prof. Wael Farouq, docente universitario a Milano e a Il Cairo, e coautore, insieme a Benedetto XVI e ad altri intellettuali, del libro “Dio salvi la ragione”.

Demaldè ha introdotto il progetto spiegando come durante la rivoluzione egiziana del 2011 la «secolare convivenza in Egitto tra musulmani e cristiani, “paradossalmente” si sia rafforzata». In particolare, il progetto della mostra è nato, ha spiegato Rola Diab, in seguito all’uccisione di una bambina egiziana di 8 anni, Miriam Nabil, trucidata il 20 ottobre 2013 da una raffica di mitra sparati da alcuni estremisti islamici davanti alla chiesa della Vergine Maria ad al-Warraq, Il Cairo. Questo episodio sconvolge molte persone, tra le quali Randa, giovane studentessa musulmana all’Università Cattolica di Milano, la quale si mette in contatto col prof. Farouq, che le fa conoscere diversi studenti cristiani e musulmani (egiziani e non) che studiano a Milano. «Tutto ciò dimostra – ha proseguito Diab – come spesso la realtà sia diversa dagli schemi entro i quali la vogliono chiudere i mass-media». Lei stessa ha spiegato come qui a Ferrara abbia scoperto l’importanza del confronto con diversi suoi coetanei cattolici, «persone col mio stesso desiderio di libertà, un’amicizia che ci ha aiutato anche a riscoprire le nostre origini, le nostre identità, quindi a conoscere meglio noi stessi».

Lomarco ha proseguito spiegando come il progetto l’abbia scoperto lo scorso maggio a Firenze, durante una gita con altri studenti universitari. «Da allora – ha spiegato – è cambiata la mia idea rispetto a quella che mi ero fatto con i mass-media. Prima, infatti, pensavo fosse impossibile una convivenza tra cristiani e musulmani». Al di la delle differenze religiose, di sesso, d’etnia – ha concluso Lomarco – «c’è qualcosa di comune tra gli uomini, il cuore, appunto, la parte più profonda di ognuno».

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 23 ottobre 2014