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Teatro Nucleo, viaggio nel sogno di Cora e Horacio

9 Feb
Horacio Czertok, Greta Marzano, Franco Campioni e Natasha Czertok

Da sinistra: Horacio Czertok, Greta Marzano, Franco Campioni e Natasha Czertok

 

La Herrendorf e Czertok fondatori del Teatro Nucleo: “Oltre lo spettacolo per esplorare il mondo”

Il Teatro Nucleo, con sede nel Teatro Julio Cortázar, assomiglia a un vulcano in perenne eruzione, un corpo in espansione che fa della sperimentazione e dell’idea di comunità i propri pilastri. Abbiamo incontrato Greta Marzano, Natasha Czertok e Horacio Czertok, fondatore, nel ’74, del Teatro Nucleo insieme a Cora Herrendorf, per parlare dei progetti del Teatro.

Innanzitutto uno sguardo al passato recente, con due progetti, Future Lab e “Succede qui”. Il primo, ci spiega Marzano, si è svolto lo scorso novembre a Wunderkammer, coinvolgendo più di 120 persone per un incontro di cittadinanza partecipata sul tema della precarietà. Sempre a Wunderkammer si svolge “Succede qui”, iniziato lo scorso novembre e ancora in programma, sotto la conduzione di  Davide Della Chiara e Natasha Czertok. Proprio quest’ultima ci racconta di questo progetto di “drammaturgia partecipata” che coinvolge cittadini del quartiere Giardino, per valorizzarlo e ripensarlo.

Partendo invece da due progetti organizzati da Horacio Czertok, “L’Ariosto incontra il carcere” e “Atlante”, si è sviluppata una riflessione più generale sul senso profondo del fare teatro. Il Nucleo parte da “un’idea di teatro che va al di là dello spettacolo in sé, ma è esplorazione del mondo”. Il teatro, nella sua essenza, riprende la filosofia “ubuntu” nata nell’Africa sub-Sahariana, come idea di “riconoscere la propria umanità nell’umanità nell’altro”. Il Nucleo ha dunque fin dalla sua fondazione questa “ossessione” di “portare il teatro a chiunque, di farlo arrivare a chi non lo frequenta e non lo conosce”. Da qui l’idea di portarlo anche ai detenuti del Carcere di Ferrara, in sinergia con diversi studenti del Liceo Classico Ariosto.

Foto di Antonio Tassinari

Foto di Antonio Tassinari

Da qui anche il progetto “Atlante”, che mette in discussione l’essenza stessa del far teatro come atto unilaterale, e quindi “violento”, a favore di una non-recitazione, di un’assenza di finzione, di sovrastrutture. Una provocazione difficile e rischiosa ma fondamentale per attuare una comunicazione fatta di feedback tra attori e spettatori, “per trovare una propria dimensione umana che la vita quotidiana non consente”.

Partendo dall’esperienza di “Ritratti”, conclusosi a dicembre, e organizzato insieme a Coop. Serena e Coop. Integrazione Lavoro, Marzano parla dell’idea di “teatro condiviso”, dove non esiste divisione tra professionisti e non: teatro quindi come ciò che “rimette in contatto con le capacità che abbiamo”. I corsi del Cortázar paradossalmente insegnano, conclude Natasha, a “decostruire, pulire lo sguardo verso di sé e verso l’altro, a togliersi una struttura, una maschera, non ad aggiungerla”.

L’amico Antonio Tassinari

Originario di Firenze, è morto lo scorso giugno, a soli 54 anni, uno dei fondatori e pilastri del Teatro Nucleo,  Antonio Tassinari. Arrivato a Ferrara nel 1981, entra nel Teatro Nucleo dopo aver conosciuto Horacio Czertok e Cora Herrendorf. Insieme a lei crea, circa quindici anni fa, il Gruppo Teatro Comunitario di Pontelagoscuro. È regista di diversi spettacoli, tra cui “Il Paese che non c’è”, “Gran Cinema Astra”, “Liber/Azione” (dedicato al 25 aprile) e “La patria nuova”.

I progetti: da “Atlante” a “Succede qui”, poi “Ambiente” per i bambini

Foto di Stefano Pavani

Foto di Stefano Pavani

  • “Succede qui”: progetto teatrale site-specific nel quartiere Giardino di Ferrara. Il laboratorio curato da Natasha Czertok e Davide Della Chiara ha ripreso lo scorso 7 gennaio.
  • Il 9 gennaio ha preso il via il laboratorio 2015 di formazione teatrale rivolto alle classi quarte della Scuola Primaria “Carmine Della Sala” di Pontelagoscuro.
  • “Atlante”: percorso di ricerca personale attraverso l’arte teatrale, curato da Horacio Czertok. La prima lezione si svolge il 14 gennaio.
  • “CORPOeAZIONEinRETE”: dal 17 gennaio all’11 aprile, seminari sulla performance contemporanea a cura di Compagnia Iris, Alice Bariselli e A/M Project, Natasha Czertok con Greta Marzano e fannybullock.
  • “L’attore sciamano”: diretto da Cora Herrendorf. Il primo percorso, “Il mistero della voce”, è in programma il 30-31 gennaio e 1 febbraio.
  • “Progetto Teatro Ambiente”: tra marzo e aprile, il Teatro apre le porte a bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado, con repliche di due spettacoli.
  • “L’albero delle memorie”: laboratorio su memoria emotiva e teatro coordinato da Cora Herrendorf, da marzo 2015 a marzo 2016, collaborazione di Horacio Czertok, Federica Zanetti e Cathy Marchand.
  • “Memorie della Madre-Terra”: parte il 4 marzo, Teatro Comunitario rivolto a bambine e bambini della scuole primarie, organizzato con l’Istituto Comprensivo Statale “C. Tura”.
  • “Luministica teatrale”: 27-29 marzo, workshop intensivo tenuto da Franco Campioni dell’Accademia Internazionale della Luce.
  • “I Teatri delle Magnifiche Utopie”: 18-19 aprile, Il CETT incontra allievi e colleghi in una due giorni di confronto per la creazione di una rete di “Teatri e Trasformazione sociale”. Coordinamento: Cora Herrendorf (Teatro Nucleo) e Federica Zanetti (Università di Bologna).
  • “Primavera del teatro”: aprile – maggio. Nel 40° anniversario della sua fondazione e in memoria di Antonio Tassinari, il Teatro Nucleo propone due settimane di studi di respiro internazionale sul teatro a sfondo sociale.

Storia del Nucleo, dalla nascita nel ’74 alla rinascita nel 2005

Foto di Luca Gavagna

Foto di Luca Gavagna

Il Teatro Julio Cortázar si trova a Pontelagoscuro, in via Ricostruzione, 40, ed è riconoscibile, fin dall’esterno, per le due facciate dell’edificio ricoperte di murales, eseguiti nel 2005 da Omar Gasparini e Ana Serralta, di Buenos Aires, insieme a diversi abitanti del paese.

Nei primi anni del secondo dopoguerra Moncini, imprenditore fiorentino, acquista l’edificio e nel ‘48 lo inaugura come cinema e salone festivo, prima col nome Astra, poi CinePo; dura così fino alla metà degli anni ’80, quando inizia la crisi delle sale da cinema paesane, e arriva l’ “uragano” argentino targato Nucleo.

Horacio Czertok e Cora Herrendorf creano il Teatro Nucleo a Buenos Aires più di quarant’anni fa, nel lontano 1974. Tre anni dopo fuggono dall’Argentina, dove governa la feroce giunta militare, e arrivano a Ferrara, dove lavorano con progetti specifici, nell’ex ospedale psichiatrico di via Quartieri: è il periodo della Riforma Basaglia. L’ospedale chiude nel 1989 e il Comune individua la loro nuova sede in quella che ancora oggi è la loro casa. Per diversi anni è sottoutilizzata, ma dal 2005, dopo vari lavori, diventa punto di riferimento per tutto il territorio, e non solo.

Il Comune di Ferrara nel 2008 permette al Teatro di dotarsi di gradinate a scomparsa (per 200 spettatori) e delle attrezzature tecniche necessarie. Il Teatro Cortázar non ospita solo la Cooperativa Teatro Nucleo, che ne è gestore, ma anche CETT – Centro per il Teatro nelle Terapie e della Scuola per Operatori Teatrali nel Sociale, la ONLUS VersoSud e l’Associazione di Promozione Sociale Teatro e Comunità, a cui fanno capo il Gruppo Teatro Comunitario di Pontelagoscuro e le Donne Comunitarie.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 09 febbraio 2015

Totem Arti Festival, ricordando Tassinari

15 Giu

SONY DSCGiovedì la seconda edizione del Totem Arti Festival – dedicata ad Antonio Tassinari – ha preso il via al Teatro Julio Cortazar e Parco Tito Salomoni in via Ricostruzione a Pontelagoscuro. Teatro Nucleo, associazione Teatro e Comunità e Patchanka Music Pub, curatori del Totem Arti Festival, hanno deciso, nonostante la morte, avvenuta martedì scorso, di Antonio Tassinari, di inaugurare e portare a termine l’evento. Via della Ricostruzione da questa mattina a partire dalle 11 si animerà con la masterclass Danza Organic Movement con Cristine Sonia Baraga. Alle 16.30 poi Giulia Generali curerà il laboratorio di ceramica per bambini mentre Veronica Leuenberger terrà il laboratorio di feltro per adulti. Dopo il dj set “S.DRO” delle 19.30, comincerà lo spettacolo “Bianconero” delle Officine Duende, dove una strega e un lupo dovranno fare i conti con tribunale pronto a giudicarli. Alle 21.30 il Patchanka presenterà il concerto di Frank Sinutre e Sin/Cos.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 14 giugno 2014

Ottima anteprima per lo spettacolo “Fabulae”

18 Mag

Fabulae 2“Fabulae – guerre di noi, sognando la pace”, è il nome dello spettacolo teatrale svoltosi ieri alle 17 in occasione dell’evento “In Piazzetta Corelli per far festa! Esperienze, servizi e prodotti delle cooperative sociali ferraresi”, a cura della Coop. “Il Germoglio”. Organizzato dalla Scuola di Formazione di Teatro per gli Spazi Aperti e la ONLUS Versosud, lo spettacolo vede la regia di  Cora Herrendorf, l’assistenza alla messa in scena di Antonio Tassinari e Natasha Czertok e la recitazione di Chiara Galdiolo, Greta Marzano, Martina Pagliucoli, Susana Accornero, Angelo Ventura, Alfonso Benazzo, Filippo Giubelli e Roberto Agnelli. L’evento – presentato in anteprima in attesa del Totem Arti Festival in programma dal 12 giugno a Pontelagoscuro – ha coinvolto l’eterogeneo pubblico presente in un vortice caotico di pathos dove la parola, urlata o sussurrata, evoca confondendo, ammalia e uccide. I corpi si muovono alla ricerca di una libertà, sfidando il dominio della menzogna, in una lotta che si rinnova nei secoli, in una guerra mai conclusa per riscoprire l’umano.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 18 maggio 2014

Stasera il coro delle Mondine a Pontelagoscuro

16 Mag

Il paese che non c'è-mondine“Memoria e Futuro attraverso il Canto” è il titolo dell’iniziativa che si svolgerà stasera alle 21 al Centro di Promozione Sociale “Il Quadrifoglio” in viale Savonuzzi, 54 a Pontelagoscuro. Il coro delle Mondine di Porporana e il Gruppo di Teatro Comunitario di Pontelagoscuro hanno organizzato questo evento, con entrata a offerta libera, come momento di condivisione di una memoria storica sempre proiettata all’avvenire. Attualmente il coro delle Mondine di Porporana è composto da Assunta Alvisi, Tonina Cotti, Roberta Cristofori, Raffaella Donadello, Morena Gavioli, Jolanda Marchetti, Angela Parentela, Laura Rossi, Simonetta Rossi e Rina Sitta. Nato nel 2004, esso si propone di mantenere vivi i canti del lavoro, di lotta, della resistenza e popolari attraverso un continuo lavoro di ricerca e di studio della storia. Si è esibito per la prima volta nel giugno 2005, in occasione della festa del patrono di  Porporana. La fondatrice, Ornella Marchetti, recentemente scomparsa, sentendo cantare Anna Zappaterra e Dana Cavallari, vere mondine, ha pensato che non potesse andare perduto il patrimonio di tradizioni da loro interpretato. La maggior parte dei canti, infatti, è frutto della memoria delle vere mondine.

I prossimi appuntamenti in programma sono martedì 20 maggio alle ore 15 presso il Centro Sociale “I buontemponi” nel quartiere Barco di Ferrara, e sabato 31 maggio alle ore 21 in occasione della Sagra di Montalbano.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 16 maggio 2014

(foto dallo spettacolo “Il paese che non c’è”)