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La seconda serata del cineforum curato da Buriani

28 Dic

FERRARA. Oggi alle 21.30 al Circolo Arci Zuni in via Ragno seconda serata del cineforum “Young and dangerous. Il Cinema giovane che sfugge ai cinefili”, curato da Matteo Buriani. Viene proiettato “Chronicle (Director’s cut)”, film uscito a maggio di produzione inglese–statunitense, diretto da Josh Trank e sceneggiato da Max Landis. Il film si muove tra dramma, fantascienza e horror, col pregio di non sacrificare alla spettacolarità delle immagini la forza dell’intreccio e la complessità della trama.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 16 ottobre 2012

Al Circolo Zuni gli svedesi I’m a super ape

28 Dic

FERRARA. Continuano i concerti domenicali al Circolo Arci Zuni di Via Ragno. Anche oggi, attorno alle 20, ha luogo un altro live per allietare le prime grigie domeniche ferraresi. A tenere compagnia agli avventori il gruppo svedese (da Malmoe) I’m a super ape con sonorità a cavallo tra rock e psichedelica. Arriva a Ferrara dopo un breve tour italiano, l’altra sera all’Hollywood di Verona e ieri al Bopo di Bergamo. I giovani svedesi suonano brani dai loro album, Primal scream e Psychonaut.

E martedì sera allo Zuni torna il cineforum curato da Matteo Buriani.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 14 ottobre 2012

Inaugurata da Zuni l’esposizione con “Le ragazze di Antonioni”

28 Dic

downloadFERRARA. Successo di pubblico per l’inaugurazione della mostra “Le ragazze di Antonioni” di Alessandro Baronciani, avvenuta l’altra sera al Circolo Arci Zuni di via Ragno. L’esposizione è inserita nel “Piano Michelangelo Antonioni” per il centenario della nascita del regista ferrarese, è curata da Matteo Andreolini e Silvia Meneghini, e rimarrà aperta fino al 31 ottobre. Il titolo prende spunto dal libro a fumetti “Le ragazze dello studio di Munari”, nel quale il giovane artista pesarese – formatosi alla Scuola del Libro di Urbino – racconta le (dis)avventure di un giovane cinefilo. La storia cita tra l’altro “Il deserto rosso” (1964), primo film a colori di Antonioni con protagonista Monica Vitti, incentrato sull’alienazione dell’individuo nella moderna società industriale. Anche le ottime vendite di questo romanzo a fumetti – oltre 3000 copie vendute – han dato lo stimolo necessario all’ideazione di questa esposizione in cui vengono raffigurate le principali muse dei film del regista, disegnate con uno stile sobrio ma coinvolgente.

Sulle due lunghe pareti del circolo, che ben si presta per mostre di questo tipo, ricordando la forma lunga e stretta di una galleria d’arte, si possono osservare da un lato più di venti disegni originali in bianco e nero, rappresentazioni di altrettante attrici antonioniane, e sull’altro alcune serigrafie a colori, riproduzioni di sei originali. Serata chiusa dall’incontro “Resistenza creativa”, sui movimenti nonviolenti in tempo di guerra, alla presenza di Donatella della Ratta, esperta di media arabi e Orwa Al Mokdad, scrittore siriano.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 7 ottobre 2012

I progetti del “Piano Michelangelo Antonioni” a Ferrara

28 Dic

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Ieri mattina nel Teatro anatomico della Biblioteca Ariostea si è svolta la conferenza stampa di presentazione del “Piano Michelangelo Antonioni”. La ricerca di un posto nel paesaggio, alla presenza di Doris Cardinali e Leonardo Delmonte, curatori del “Piano” e di Matteo Andreolini del Circolo Arci Zuni, dove ci sarà la mostra “Le ragazze di Antonioni”. Il “Piano” raccoglie 13 progetti col coinvolgimento di varie associazioni di Ferrara e provincia allo scopo di compiere una lettura critica dell’opera del regista, mediante l’indagine del ruolo e della collocazione dell’individuo contemporaneo nell’ambiente in cui è inserito e del quale fa parte, mostrando come il paesaggio stesso sia riflesso del mondo psicologico, e viceversa. Alla domanda “Is Michelangelo dead?” (E’ morto Michelangelo?), titolo della prima iniziativa del “Piano”, dunque i curatori rispondono negativamente, e portano a dimostrazione di ciò il fatto che molti giovani artisti continuano ad ispirarsi alla sua opera per creare suggestioni originali, usando e fondendo tra di loro diverse forme artistiche (pittura, musica, disegno, fotografia), e riuscendo nell’intento di unire la cultura “alta” (come è il cinema d’autore) con la cultura pop ed i linguaggi delle nuove generazioni. Ma come e quando è nato il “Piano”? «Il “Piano” è nato attorno al 2010 – spiega la Cardinali -, quando già s’iniziava a parlare di possibili iniziative sul regista. Ho dunque preso contatto con la nipote Elisabetta e con Leonardo dell’associazione “Basso profilo”: è stato lui ad avere l’idea del tema e del titolo. Volevamo un po’ smitizzare l’idea che Ferrara sia morta e che i giovani non siano attivi». «Il tema del paesaggio? Nei film di Antonioni – dice Delmonte – è importante lo sforzo che i personaggi fanno per individuare una posizione, un ruolo all’interno del paesaggio moderno. Si illudono di poterci riuscire, ad esempio attraverso l’erotismo, ma sono azioni isolate e destinate al fallimento. Inoltre, la ricerca di un posto nel paesaggio diventa un’indagine sul rapporto tra individuo e paesaggio sotto l’aspetto psicologico e un’indagine sullo sguardo e sui suoi meccanismi interni, tema a cui il regista era molto legato».

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 2 ottobre 2012

Libri fascisti per la scuola al Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara

28 Dic

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Dopo due mesi di sosta forzata a causa del terremoto che ha colpito la nostra provincia, il 1° settembre scorso è ripresa l’attività espositiva del Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara. A riaprire la Sala mostre- aula didattica del Museo è stata la mostra “Libri fascisti per la scuola. Il testo unico di Stato (1929-1943)” curata da studiosi del calibro di Tullio de Mauro e Nicola Tranfaglia, e allestita dalla brava Elena Ferraresi, giovane ed infaticabile collaboratrice del Museo. Il percorso di “fascistizzazione” della società e dello stato, dal ’25 coinvolge anche le istituzioni scolastiche, che vengono dunque strumentalizzate ai fini politici ed ideologici del regime. Ferrara in ambito culturale, soprattutto universitario, rappresentò, tra l’altro, uno dei primi esperimenti di consolidamento e diffusione dell’aspetto corporativo dell’universo ideologico fascista. La mostra, che sarà possibile visitare fino al 28 ottobre, ha registrato nelle prime due settimane un’ottima affluenza di pubblico, superando tranquillamente le duecento presenze, molti turisti e famiglie ma non mancano anche molti giovani e insegnanti. Questo è sicuramente determinato dalla gratuità dell’ingresso ma soprattutto dal fatto che questa esposizioni risulta utile in quanto mostra come in ogni ambito comunicativo.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 17 settembre 2012

La pioggia non ferma la musica. Concerto dei Fiori di Piombo

28 Dic

376636_4351388071821_1731222482_nSAN GIUSEPPE. Il tremendo acquazzone che ha colpito non solo i Lidi Ferraresi ma anche la stessa Ferrara ha rischiato di annullare il doppio concerto in programma sabato sera al Voodoo Arci Club di San Giuseppe di Comacchio.

Alla fine però la volontà di divertirsi e di passare una serata ad ascoltare buona musica live ha avuto la meglio sulle avverse condizioni climatiche, e dopo le 23 sono cominciati i concerti degli Inspiral e dei Fiori di Piombo.

Contemporaneamente era in programma a Ferrara, nel sottomura di via Alfonso d’Este, da venerdì a domenica, il Maelstrom, rassegna di musical metal all’aperto, il quale invece è stato, per gli stessi motivi, annullato. Una parte degli sfortunati avventori del Maelstrom ha ripiegato, per la gioia dei due giovani gruppi, al Voodoo di San Giuseppe.

Per entrare nel dettaglio, gli Inspiral hanno suonato, tra le altre cose, cover dei System of a down e degli A perfect circle, mentre i Fiori di Piombo, guidati dall’avvolgente voce di Isabella Bertasi, hanno preferito suonare solo originali, tra i quali Con le mie mani di fumo, Enemy e Nel vento. Una serata quindi, almeno al Voodoo, a lieto fine, visto il buon afflusso di persone e le ottime performance di entrambe le band, formate entrambe da giovani talenti che rendono onore al rock e dimostrano come si possa, pur con alle spalle Influenze sonore ben radicate, creare melodie e suggestioni sonore sempre innovative.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 3 settembre 2012

Senzapretese, un tributo a De André

28 Dic

MASI TORELLO. Il gruppo Senzapretese si esibirà stasera in concerto nell’ambito della sagra con un tributo a Fabrizio De André. Il gruppo, nato nel 2010, si è già esibito l’ultima volta dalle nostre parti il 18 febbraio al teatro De Micheli di Copparo. La fiera propone oggi, tra l’altro, alle 8 la gara estemporanea di pittura (la cui premiazione avverrà alle 18), e, sempre allo stesso orario, è prevista la trentaseiesima edizione della Camminata dei Masi. Sempre oggi si ripresenterà la gara di Go-Kart e la Motopasseggiata di moto d’epoca e non, mentre, per celebrare la festa della Repubblica, alle 10.30 in sala consigliare le autorità civili consegneranno ai nati nell’anno 2011 la bandiera italiana. Un programma particolarmente ricco è previsto anche per domenica e lunedì serata di chiusura della fiera.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 2 giugno 2012

Beyond the Flesh protagonisti a Codifiume

28 Dic

SANTA MARIA CODIFIUME. Al Pub pizzeria Imperiale di Santa Maria Codifiume si è tenuto il bel concerto della giovane band Beyond the Flesh. Il gruppo composto da Isabella Bertasi (voce), Martina Tomazzoni (tastiere), Zeno Bianchini (basso) e Matteo Menegatti (tastiere e drum machine), quest’ultimo residente proprio a Codifiume. Le loro sonorità spaziano dalla musica elettronica al trip hop, dall’elettropop al techno melodico.

Il progetto nasce nel giugno del 2011 concentrando l’attenzione principalmente sulle cover. Col tempo il gruppo inizia a ridurle progressivamente, pur mantenendo alto il livello dei brani scelti e l’originalità tecnica nel reinventarli. La band inizia così a comporre con più brani inediti, con testi in lingua inglese. E sono tante le esibizioni live ad alto livello tecnico-artistico.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 1 giugno 2012

Il mito delle canzoni di De Andrè non tramonta mai

28 Dic

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FERRARA. Grande successo di pubblico, con oltre 200 persone presenti, venerdì sera al Chiostro di S. Paolo (piazzetta Schiatti) per il concerto tributo a Fabrizio De André del gruppo “Minuscoli Frammenti della Fatica della Natura”. La serata era la prima dell’Eco&Food, festival dedicato ai temi dell’eco-sostenibilità.

Il gruppo, nato nel 1998, è composto da quattro ferraresi doc, Stefano Ferrioli (voce), Carlo Binder (chitarra), Luca Mariotti (chitarra) e Leonardo Scarpante (contrabbasso), e prende il nome da un verso de “Il ritorno di Giuseppe”, brano del concept album “La buona novella” (1970). Un pubblico variegato nell’età e imprevedibile nella sistemazione (dalle sedie predisposte, alla comoda erba del Chiostro, dai muretti al porticato) ha cantato e sognato ininterrottamente lungo le due ore del concerto. Un’atmosfera partecipe ma rilassata ha accolto e accompagnato i musicisti, in un vortice di musica intensa, spesso commuovente, attraverso un repertorio di pezzi non scontato. Il gruppo ha affrontato, in particolare nella prima parte, pezzi meno celebri come “Il sogno di Maria”, “Rimini”, “Le acciughe fanno il pallone”, mentre nella seconda ha continuato a deliziare il pubblico con brani quali “Il testamento di Tito”, “Bocca di rosa”, “Don Raffaè” e “Amico fragile”. Un’ottima serata in una cornice suggestiva come il Chiostro di S. Paolo resa ancora più viva dal bel festival dell’ecologia e dalla magica dalla “sempreverde” musica dell’indimenticato cantautore genovese.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 13 maggio 2012

Nord e Sud in “Incantesimo napoletano”

28 Dic

Un connubio di gioia e malinconia è Napoli e questo è stato anche “Incantesimo napoletano”, proiettato l’altra sera per il cineforum di via Adelardi organizzato dall’associazione universitaria Auam Michelangelo Antonioni. Il film è una commedia del 2002 scritta e diretta da Paolo Genovese e Luca Miniero, insignito di vari premi come il Globo d’oro per la migliore opera prima e quello a Chiara Papa come miglior attrice esordiente, nonché il David di Donatello come miglior attrice protagonista a Marina Confalone. In una Napoli senza tempo si scherza sull’orgoglio identitario di un popolo e sulla sua paura di perdere i propri tratti peculiari, in un filone cinematografico sul rapporto Nord–Sud d’Italia nel quale si possono inserire altri famosi film del cinema italiano.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 11 maggio 2012