Archivio | 13:36

Magia e femminilità nelle opere della Signora K

21 Gen

Signora K“Super_Stitio” è la nuova esposizione personale proposta dal circolo Arci Zuni in via Ragno, 15 e visitabile fino al 6 febbraio. Martina Menozzi, in arte Signora K, classe ’85, artista di Reggio Emilia ma residente a Parma, espone dieci opere ispirate ad altrettanti animali: topo, lupo, corvo, alce, pesce gatto, oca, civetta, gatto, capra e agnello. Ad ogni disegno è abbinato un racconto popolare, una leggenda, una poesia o una spiegazione simbolico – semantica, tutte scritte dall’artista stessa. Tanto nei disegni quanto nei testi d’accompagnamento, l’universo simbolico di ogni animale è reso grazie ad uno stile affascinante, il quale riesce nell’intento di sprigionare tanto il sacro quanto il demoniaco, creando, in un’atmosfera ancestrale, torbide immagini che pescano nella superstizione, nella magia. Si creano, così, immagini gotiche che rimandano a Poe, nel quale le giovani donne raffigurate insieme agli animali accentuano ancor di più questo contrasto tra malattia e sensualità, tra perversione e innocenza, tra erotismo e nordica austerità. La mostra è ad ingresso gratuito riservato ai soci ARCI.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 21 gennaio 2014

“Speak in Tongues” e la vita da diversi punti di vista

21 Gen

Speak in tonguesDomenica si è conclusa la tre giorni di Art Fall’13 dedicata alla presentazione della produzione “Speak in Tongues” di ZAPRUDERfilmmakersgroup nella Sala della Musica al Chiostro di S. Paolo in p.zza Alberto Schiatti a Ferrara. Una coppia di installazioni incentrate sulla similitudine, sul rapporto tra vero e falso, è questo il tema principale del progetto presentato. Nella Sala della Musica le uniche luci provengono dai due maxi-schermi posti in fondo, i quali si toccano in uno dei lati. Appena entrati si viene inghiottiti da un vortice caotico e straniante di suoni, rumori e voci, i quali quasi contrastano con l’apparente calma, lentezza e ripetitività delle azioni compiute nei video. Forse, la posizione migliore è porsi proprio nell’angolo d’incontro dei due schermi, così da poter ammirare, simultaneamente, i due diversi punti di vista di ogni proiezione. In questo modo è possibile cogliere tanto quelle similitudini che inizialmente rendono familiari allo spettatore le due immagini, quanto quelle discrasie che subito dopo lo estraniano, rendendo inutile qualsivoglia approccio logico. Dopo la presentazione a Ferrara, “Speak in Tongues” si sposterà a Bologna, presso Raum, il 24 gennaio, dalle 18 alle 24, e in occasione di Art City Bologna 2014, in programma dal 24 al 26 gennaio. Infine, il progetto si concluderà a marzo 2014 grazie al sostegno di Marsèll e sarà in mostra, dal 20 marzo al 3 aprile, presso gli spazi di Marsèlleria a Milano.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 21 gennaio 2014