Un progetto che intende trasformare gli spazi problematici della nostra città attraverso un coinvolgimento dal basso, in particolare di bambini, genitori e insegnanti. Si chiama “COM.bus: tecnologia e ricerca al servizio del cittadino” il programma lanciato nel settembre 2013 da due giovani innovativi, Serena Maioli e Giovanni Oliva – laureati alla Facoltà di Architettura di Ferrara rispettivamente nel marzo 2011 e nell’ottobre 2012 – e coi quali collabora l’educatrice Elena Maioli.
“COM.bus” nasce come applicazione ed evoluzione della tesi di laurea di Oliva sviluppata all’interno del Dipartimento di Architettura di Ferrara. Il progetto di Oliva e Maioli è stato selezionato all’interno di un programma di finanziamento europeo nel settennato 2007-2013 e recepito dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.
Dal settembre 2013 sono stati coinvolti 186 bambini, circa 300 genitori, 20 insegnanti con nove classe di sette scuole primarie: VA e VC della Matteotti (area Viale Krasnodar), VA e VB della Poledrelli (Quartiere Giardino), VA di Pontelagoscuro e le classi V di Baura, Cocomaro di Cona, Quartesana e Villanova. Il prossimo 9 marzo i bambini protagonisti del progetto presenteranno le loro proposte all’interno di un consiglio comunale tematico.
L’obiettivo è di realizzare, dal prossimo maggio, le nove sperimentazioni (su altrettanti spazi cittadini) ideate durante questi 18 mesi di ascolto e di progettazione. Per rendere possibile ciò, dal 9 febbraio i ragazzi responsabili del progetto hanno avviato la campagna di crowdfunding (raccolta fondi), resa ancor più necessaria dal mancato versamento, dopo 24 mesi, da parte del Ministero dei contributi previsti. È possibile fare la donazione attraverso la piattaforma Ulule (http://it.ulule.com/combus/), partecipando agli eventi organizzati dall’Associazione Bambini Aurora o attraverso i seguenti contatti: e-mail a combus@unife.it, o mobile 338-8481916.
L’obiettivo è di raggiungere la quota di 6.500 €, da dividere per le nove classi coinvolte. I soldi verranno usati, ad esempio, per coprire i costi dei materiali con cui realizzare arredi, sistemazioni del verde e delle strade, attrezzature per attività di comunità, campagne comunicative di sensibilizzazione a stili di vita sostenibili.
“COM.bus”, finanziato (sulla carta) per un ammontare di 500.000 €, prevede la collaborazione dei Dipartimenti di Architettura e Studi Umanistici (Scienze Filosofiche e dell’Educazione) dell’Università di Ferrara, Comune di Ferrara, Istituti scolastici primari, Istituzione Servizi Educativi, Urban Center, CNR di Roma e alcune aziende private attive in Italia e all’estero.
Andrea Musacci
Pubblicato su la Nuova Ferrara il 17 febbraio 2015