Sabato e domenica 23 e 24 marzo porte aperte negli studi di artisti e artigiani per “Cardini – Atelier Aperti”. Gli studenti del Dosso Dossi faranno da ciceroni
Quattro passi nell’arte ferrarese, alla scoperta di chi, materialmente fa arte. E tutto nell’ambito di un progetto che, fisicamente, intende “scardinare” alcune porte, e, metaforicamente, alcuni pregiudizi riguardo alla Ferrara artistica.
E’ questo il filo conduttore di “Cardini – Atelier Aperti”, percorso di scoperta degli atelier creativi, novità assoluta per la nostra città. Un vero e proprio viaggio-passeggiata negli studi degli artisti.
Accadrà il 23 e 24 marzo, quando sarà dunque possibile visitare atelier, studi e laboratori di 31 artisti e 6 artigiani attraverso cinque percorsi esplorativi che si snodano entro le mura estensi. Per “scardinare” anche, come accennato, il doppio pregiudizio secondo cui, da una parte, l’arte a Ferrara sia solo quella ospitata a Palazzo dei Diamanti, e, dall’altra, in una città “provinciale” come la nostra non possano vivere e agire artisti e artigiani di assoluta qualità.
Un’idea di apertura e pluralità insita già nella stessa ideazione e organizzazione dell’evento, che nasce, come ipotesi, circa due anni fa, al confine tra gli ambienti universitari e altri disseminati in città. La stessa équipe alla guida di questo ambizioso progetto – sostenuto dall’Unione Cna Artigianato Artistico e Tradizionale e con il patrocinio del Comune di Ferrara – è eterogenea, giovane e quasi tutta al femminile: Caterina Pocaterra, Corradino Janigro, Ilaria Valoti, Rossella Ibba, Sara Ricci e Virginia Malucelli sono i sei organizzatori.
Per tutte le informazioni consultare il sito http://cardiniatelieraperti.it/ o la pagina Facebook /www.facebook.com/cardiniatelieraperti/
Andrea Musacci
L’articolo intero è pubblicato su “La Nuova Ferrara” del 18 marzo 2019