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Un modo diverso di vivere la comunione cristiana

5 Ott
Foto di Sergio Isler

La preghiera ecumenica svoltasi il 1° ottobre: nella campagna entro le Mura è stata l’Associazione Nuova “TerraViva” a ospitare l’incontro che ha visto riunite le diverse comunità cristiane del nostro territorio. Il coro moldavo ha accompagnato la preghiera

di Andrea Musacci
Foto di Sergio Isler

In un ambiente raccolto – un piccolo nido di legno protetto da una corona di alberi e piante – lo scorso 1° ottobre una cinquantina di persone si sono ritrovate, nella prima penombra della sera, per la preghiera ecumenica del Tempo del Creato.
Grazie alla felice intuizione dei nostri Uffici diocesani per l’ecumenismo e per la Salvaguardia del Creato, quest’anno, infatti, l’appuntamento di preghiera e meditazione con le diverse comunità cristiane si è svolto all’interno dell’area gestita dall’Associazione “Nuova TerraViva” di Ferrara. Attraverso un dedalo di strade asfaltate prima – da via delle Erbe -, di sentieri poi, proveniendo da piazza Ariostea in pochi minuti ci si ritrova nel pieno della campagna dentro le Mura, quella vasta area nel cuore di Ferrara nata dall’utopia di Biagio Rossetti. Dopo il saluto di Marcello Panzanini, alla Guida dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo, è intervenuta Patrizia Spedo (foto a fianco), Presidente dell’Associazione ospitante che da 35 anni gestisce 4 ettari di verde, al cui interno l’area “Orti condivisi” è coltivata da soci e cittadini col metodo biologico, biodinamico e sinergico, e che vede anche la presenza di un allevamento di api e animali (capre, pecore, galline), un frutteto didattico e alcuni patriarchi/frutti antichi. Un esempio virtuoso di cura della natura e di una sua valorizzazione anche in senso pedagogico, viste le numerose attività ludiche e laboratoriali rivolte a bambini, ragazzi e persone con disagio.
Il momento di preghiera tra fratelli e sorelle cristiane è stato accompagnato da due magnifici canti (uno sulle Beatitudini, l’altro sul Gloria) eseguiti dal coro della comunità Ortodossa moldava “Uniti sub tricolor” (Uniti sotto il tricolore) – la bandiera della Moldavia -, coro composto da quindici donne e tre uomini, fra cui la guida padre Oleg Vascautan (foto in basso), il quale ha anche proposto una meditazione a partire dal passo del Libro dei Proverbi scelto per l’occasione (Pr 8,22-32). Passo, questo, che per padre Vascautan richiama a più riprese – in modo in parte misterioso – sia l’inizio di Genesi, sia alcuni passi del Vangelo secondo Giovanni. Una profonda riflessione sulla creazione e sull’essere umano come prima creatura – dunque “privilegiata” e con una maggiore responsabilità – all’interno del disegno di Dio “architetto”, creatura che conosce il proprio Creatore anche attraverso le Sue opere. E che è chiamato a sviluppare la sapienza, ciò che lo rende simile a Lui. La preghiera è stata guidata da padre Vascautan, padre Vasile Jora (comunità Ortodossa rumena), padre Igor Onufrienko (Chiesa ortodossa russa), Luciano Sardi (Chiesa Evangelica Battista) e dal nostro Arcivescovo.
Nella sua meditazione mons. Perego ha preso le mosse da quell’invito del Signore ai discepoli, “Non preoccupatevi”. Un invito a «non preoccuparsi di mettere al primo posto le cose materiali, ma di non perdere la relazione filiale con il Signore, il Dio Creatore di tutte le cose, Padre nostro. Infatti, Dio, Creatore di tutte le cose – che vede crescere ogni cosa, veste l’erba del campo – Creatore dell’uomo e della donna, Padre, potrebbe abbandonare chi si affida a Lui, chi cerca di realizzare il suo Regno, il suo disegno di salvezza? È questa domanda che deve guidare la nostra fede e lo stile della nostra vita». «La costruzione del Regno di Dio, regno di giustizia e di pace – ha proseguito -, non può essere indipendente dall’impegno per salvaguardare il creato, “il giardino” in cui il Signore ha posto l’uomo, la donna e tutte le creature. Da qui la necessità di riconoscere e leggere “Il Vangelo della creazione”, come una narrazione che accompagni l’educazione e la vita cristiana».
L’incontro in questo piccolo e refrigerante lembo di Creato si è concluso con un momento conviviale – grazie al rinfresco preparato dall’Associazione -, degno suggello di una comunione cristiana che prosegue nel suo complesso ma vivo sviluppo.

Pubblicato su “la Voce di Ferrara-Comacchio” del 9 ottobre 2020

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Ultima serata verde con la voce di Isa Dall’Olio

21 Ago

imagesQuesta sera in via delle Erbe, 29 nella sede dell’azienda agricola “Nuova Terraviva” si conclude la rassegna estiva “Note a Terravivabio”. Come di consueto, alle 20 vi sarà la degustazione con ricco buffet con verdure di stagione, mentre alle 21.30 inizia l’ultimo concerto, intervallato da una pausa a base di cocktail bio-creativi, torte, frutta bio e altro. Il live vedrà protagonista la cantante Isa dall’Olio e il Bio Elettroacustico Trio, ovvero Giacomo Bertocchi (saxofoni ed elettronica), Roberto Poltronieri (chitarre) e Claudio Castellari (tastiere, organi, theremin e piano elettrico). Il repertorio della cantante spazia dal jazz al soul, dalla bossanova all’acoustic funk, non disdegnando la canzone italiana d’autore. La formazione della Dall’Olio, infatti, è ad ampio raggio, variando dal canto lirico al moderno, dalla musica etnica al jazz. Queste le tariffe della serata: concerto con consumazione € 7, mentre degustazione, concerto e consumazione € 15. La rassegna è organizzata dall’azienda agricola “BioPastoreria” con l’associazione “Il Cantiere delle Idee Chiare e Sfuse”. Per informazioni contattare i numeri 0532-754107 o 339-2669871, oppure scrivere a biopastoreria@gmail.com.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 21 agosto 2014

Con “Nuova Terraviva” alle 18 si esibisce il pianista Giuliani

7 Set

L’Associazione Nuova Terraviva organizza per oggi “De la Lune”, piano solo live concert del giovane Abramo Giuliani, pianista ferrarese di talento. L’evento si svolgerà in via delle Erbe, 28 (nei pressi di p.zza Ariostea), sede dell’Associazione, alle ore 18.

Abramo Giuliani è nato a Cento (FE) il 12 ottobre 1985, e si definisce un’ “autodidatta dell’anima e del pensiero.” All’età di dodici anni ha iniziato ad approcciarsi alla musica per pianoforte, quando frequentava la scuola media statale Filippo De Pisis di Ferrara. Con il suo brano “De la Lune” è arrivato alla semifinale del Tour Music Fest 2013, prestigioso festival musicale.

Di sé dice: “Nel frastuono e nel trambusto assordante dei tempi odierni, pur di seguire il suo flusso interiore, pur di entrare in sintonia con ciò che in quel momento la sua natura gli esigeva, rallenta il suo tempo, scombina il suo consueto ritmo biologico arrivando così a non sentire più confini tra notte e giorno, sogno e realtà.”

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 07 settembre 2013