Archivio | 09:46

Educazione ed arte in mostra al Carbone

28 Giu

10437490_10203138431315191_8020399864057246724_n“Alter Ludus – Dall’esperienza educativa alla sperimentazione artistica” è il titolo della nuova esposizione  – dedicata ai giovani e al mondo dell’educazione – che inaugura oggi alle 18.30 alla Galleria del Carbone, nell’omonima via al 18/a a Ferrara. Fino al 27 luglio sarà possibile visitare le opere dell’artista Massimo Cova, ferrarese classe ’60, attualmente docente alla facoltà di Belle Arti dell’Università di Barcellona e alla Scuola Brianxa nella stessa città. Durante l’inaugurazione interverrà anche Patrizio Bianchi, Assessore Scuola, formazione professionale, università e ricerca, lavoro della Regione Emilia-Romagna ed ex Rettore dell’Università degli Studi di Ferrara. Questi gli orari di apertura della mostra: tutti i giorni (escluso il martedì) dalle 17 alle 20, sabato e domenica anche dalle 11 alle 12.30.

Andrea Musacci

Dopo le polemiche, alle 18 la silenziosa protesta delle Sentinelle

28 Giu

10456017_810812315629910_1805692632478295370_nProprio un anno fa, il 25 giugno, in Francia nasceva una nuova forma di resistenza non-violenta, quella dei “Veilleurs Debout” (Vigilanti in piedi), in opposizione alla  legge Taubira del Governo Hollande che equipara i matrimoni omosessuali a quelli eterosessuali. Da luglio 2013 questo “metodo” o “stile” di protesta, come lo definiscono gli organizzatori, ha invaso anche le piazze di molte città italiane, traducendosi nelle “Sentinelle in piedi”. Oggi dalle 18 alle 19 questa forma di protesta avrà luogo anche in p.zza Trento e Trieste a Ferrara. Le persone che aderiscono a questa rete apartitica e aconfessionale – normali cittadini di ogni età ed estrazione sociale – sostano in piedi, in silenzio e a distanza di due metri l’uno dall’altro, spesso leggendo un libro. In particolare, le veglie delle “Sentinelle in Piedi” nascono in difesa della libertà di espressione messa in discussione dal ddl Scalfarotto, già approvato dalla Camera e ora al Senato. “Presentato come necessario per fermare atti di violenza e aggressione nei confronti di persone con tendenze omosessuali, il testo – dicono gli organizzatori – è invece fortemente liberticida in quanto non specifica cosa si intende per omofobia lasciando al giudice la facoltà di distinguere tra un episodio di discriminazione e una semplice opinione”. Solamente facendo rifermento ad un modello di famiglia fondato sull’unione tra un uomo ed una donna, o essendo contrari all’adozione di bambini da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso, si rischia, nel caso il ddl diventi legge, di essere denunciati e incarcerati fino a un anno e sei mesi di carcere.

Andrea Musacci

(Foto della veglia di Roma tratta dalla pagina Facebook “Sentinelle In Piedi”)