Archivio | 09:09

L’immaginario e la spiritualità a l’Altrove

4 Lug

Buci Sopelsa - l'AltroveLo scorso 22 giugno allo Spazio d’arte l’Altrove ha inaugurato la nuova rassegna del Progetto “Tensioni e paradossi del contemporaneo”, dal titolo “L’immaginario, il sogno, lo spirito”, pensata e curata dalla Dott.ssa Francesca Mariotti con la collega Dott.ssa Silvia Greggio. Fino a sabato 5 luglio sarà possibile ammirare le opere dei sette artisti presenti: Buci Sopelsa, Tommaso Santucci, Annamaria Gagliardi, Roberto Rossi, Barbara Pellandra, Raffaella Procaccia e Fabio Righi. In un’epoca appunto di tensioni e paradossi, questa rassegna ragiona sulla ricerca di nuove forme di spiritualità rese attraverso il mezzo artistico. Oltre ai richiami all’ebraismo (Procaccia) e al cristianesimo (Sopelsa), si notano le opere, astratte o surrealiste, che si rifanno all’olismo (Rossi, Gagliardi e Pellandra).

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 04 luglio 2014

Teatro Nucleo a Moncalieri

4 Lug

10367551_10203302020009989_2598188780197776075_nIn occasione del MOS – Moncalieri Open Space, festival teatrale in programma nella città piemontese, gli artisti del Teatro Nucleo e del Teatro per gli Spazi Aperti presentano alle 18 lo spettacolo “Fabulae – guerre di noi, sognando la pace”. All’interno del primo festival di Arti Performative e Teatro per grandi spazi della Città di Moncalieri, si svolge lo spettacolo che vede la regia di  Cora Herrendorf, l’assistenza alla messa in scena di Antonio Tassinari e Natasha Czertok e la recitazione di Susanna Accornero, Alfonso Benazzo, Frida Falvo, Filippo Giubelli, Greta Marzano e Martina Pagliucol. Le fotografie di scena sono invece di Daniele Mantovani. “Fabulae” è stato presentato in anteprima a Ferrara in occasione dell’evento “In Piazzetta Corelli per far festa! Esperienze, servizi e prodotti delle cooperative sociali ferraresi”, a cura della Coop. “Il Germoglio”, lo scorso 17 maggio. Successivamente, è stato presentato anche al “Totem Arti Festival” giovedì 12 giugno. Miti antichi ma eterni, le contraddizioni archetipiche del vivere umano si scontrano e manifestano in questo spettacolo che è un’esperienza nel profondo dell’animo, nelle passioni primordiali di ognuno. La guerra genera mostri, nel remoto passato, come oggi, la pace è un’utopia da ricercare, “tutto era allora, tutto è ancora oggi. Vittime e carnefici, traditori e traditi, amore e odio”.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 04 luglio 2014

(Foto tratta dalla pagina Facebook del “Teatro Nucleo”)