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Ecco “Che io bruci”, il libro di Chiarelli che sa emozionare

3 Dic

copOggi alle 17.30 presso lo Spazio d’arte l’Altrove in via De’ Romei, 38 a Ferrara avrà luogo la presentazione del libro “Che io bruci – Rapsodia ferrarese” di Alessandro Chiarelli. Durante la presentazione interverranno, oltre all’autore, Fausto Bassini di Faust Edizioni (editrice del libro appena uscito) e Francesca Mariotti, Presidente Associazione culturale “Olimpia Morata”. Vi sarà, inoltre, una video presentazione di Maurizio Ganzaroli. “Che io bruci” è un libro le cui storie dei personaggi si accavallano e si comprendono solo districando quel dedalo di eventi ed emozioni che li legano l’un l’altro.

Allo Spazio d’arte l’Altrove prosegue intanto l’esposizione “Paesaggi o visioni…dove inizia o finisce la realtà”, a cura di Francesca Mariotti e Silvia Greggio. Il finissage è previsto per domenica 14 dicembre.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 03 dicembre 2014

A Casa Ariosto un pomeriggio per la Occari

3 Dic

marisa1Diverse testimonianze in memoria di Carolina Marisa Occari sono in programma alle 17.30 presso la Casa Ludovico Ariosto, in via Ariosto, 67. Queste le persone che interverranno: Nedda Bonini, Silvia Casotti, Gianni Cerioli, Maria Paola Forlani, Laura Gavioli, Gina Nalini, Ansalda Siroli, Luciana Tufani, Paolo Volta, Liviana Zagagnoni. L’incontro sarà aperto dall’Assessore alla Cultura Massimo Maisto e da Angelo Andreotti, Direttore dei Musei Civici di Arte Antica. Seguirà un contributo musicale a cura del Conservatorio “G. Frescobaldi”: Laura Trapani, Lucia Lago, Filippo Benvenuti e Manuel Moro.

La mostra, inaugurata a Casa Ariosto il 12 ottobre scorso, è aperta, a ingresso gratuito, fino al 12 dicembre: da martedì a domenica, orario 10-12.30 e 16-18.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 03 dicembre 2014

Michele Rio festeggia 25 anni di esposizioni

3 Dic

Michele Rio (alcune opere - suo studio)In una laterale di Argine Ducale, vicino a Via Ferraresi, si trova lo studio di uno degli artisti più indefinibili del panorama cittadino. Uno stretto corridoio in penombra si apre nella stanza dove le creazioni di Michele Rio pulsano, s’affastellano. L’ambiente si allarga, si illumina, tra alcune sue opere terminate, e altre ancora incompiute.

L’occasione di questa visita ci è data dalla sua prossima personale “A tale, not a tale” (dedicata a Edward Kienholz e David Smith), che inaugura venerdì alle 18 all’Hotel Annunziata in P.zza Repubblica e allo Spazio Frau in C.so Porta Mare a Ferrara, e sarà visitabile fino al 31 gennaio.

La nuova esposizione cade nel 25° anniversario del suo debutto, avvenuto nel 1989. Un quarto di secolo ricco di mostre in Italia e all’estero, tra l’esperienza come stage decorator a New York presso il La MaMa Theatre, o le esposizioni nel 2001, 2002 e 2003 per la “Summer  Exhibition” della Royal Academy of Arts di Londra, fino alla più recente “Big Sleep/the dancer” allo Spazio l’Altrove. Altre sue opere si possono ammirare in due show room cittadini, Tholos, in C. so Porta Reno, 22 ed Estex, in V.le Cavour, 48.

Rio, classe ’58, allievo del prof. Concetto Pozzati all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ci mostra in anteprima alcune sue creazioni, tra le quali tre serie di opere di piccole-medie dimensioni, e alcune grandi tele che catturano, fin da subito, per il senso di straniamento, per l’energia che emanano, enigmatiche tanto nei passaggi lineari, quanto nei segni vorticosi e fortemente materici.

Per rapportarsi alle creazioni di Rio bisogna tentare di far uscire le passioni che trasmettono, di entrare in dialogo con quest’artista, con ciò che ci mostra di lui. Di vivere, dunque, quelle pulsioni profonde nel gioco contraddittorio del “tale”, inteso tanto come “bugia” quanto come “racconto”, e sempre in bilico tra l’impulso e il discernimento razionale.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 03 dicembre 2014