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Stasera in Sala Estense si parla di scienza col prof. Bresadola

16 Gen

image_thumbQuesta sera, nella Sala Estense in Piazza Municipale, ritorna l’appuntamento con “I Venerdì dell’Universo”, ciclo di incontri dedicati all’Astronomia, Fisica e Scienze, organizzati dal Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara, dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, in collaborazione con il Gruppo Astrofili Ferraresi “Columbia“ e la Coop. Sociale Camelot.

Obiettivo del ciclo è di avvicinare giovani e non alla Scienza astronomica e alle leggi che governano il cosmo, con la speranza che per molti di loro sia anche spunto per i loro studi, viste le opportunità offerte dall’Università di Ferrara in questi campi.

In programma fino al prossimo 27 marzo, i seminari iniziano stasera alle 21 con l’incontro tenuto dal prof. di Unife Marco Bresadola, dal titolo “Luigi Galvani: Maestro di ballo delle rane”. Il prossimo incontro, alla stessa ora è il 23 gennaio con Alberto Rotondi e “La questione energetica italiana”.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 16 gennaio 2015

“Love is in the air”, arte e danza legano Ferrara all’Irlanda

8 Gen

downloadL’associazione PuntoZero presenta stasera la performance di danza e musica “Love is in the air”, in programma alle 21 nella Sala Estense in Piazza del Municipio a Ferrara.

Nell’appuntamento, patrocinato dal Comune di Ferrara, verranno presentati tre assoli di danza contemporanea e un concerto per pianoforte. L’evento nasce dallo scambio internazionale avviato con l’associazione irlandese Galway Dance Project, che si occupa di promuovere e diffondere la danza. Ad aprire la serata sarà, infatti, lo spettacolo della giovane coreografa Magdalena Hylak, di Galway, che presenterà “Two years later”, una performance incentrata sul tema della bellezza e i diversi modi di guardarla. Seguiranno le performance di due autrici italiane: Silvia Berti, di Bologna, che presenterà “Chasing Veins”, un lavoro su ciò che permane a dispetto degli inevitabili cambiamenti, e Cristine Sonia Baraga, di Padova, che proporrà l’assolo “Conciossiacosachè”, in cui affronterà il tema dell’attesa imbarazzante e quasi insostenibile che si può avere prima di un evento. A concludere la serata sarà il concerto della pianista ferrarese Elisa Piffanelli, la quale presenterà alcuni brani inediti, composti da lei stessa, proponendo una scena piena di immagini, colori e parole. Questa serata, con la partecipazione di Magdalena Hylak, intende incentivare e promuovere lo scambio internazionale degli artisti, affermare e dare luce alle produzioni italiane tramite gli assoli di Silvia Berti e Cristine Sonia Baraga, e, inoltre, con il concerto fantasioso di Elisa Piffanelli, rendere un omaggio particolare agli artisti.

L’associazione PuntoZero nasce nel 2004 per opera di un gruppo di danzatori con l’intento di promuovere e diffondere l’arte coreutica nelle sue diverse forme, articolando la sua attività su molteplici fronti: la produzione (e la coproduzione) di spettacoli e altre creazioni performative, oltre all’attività didattica. Fino ad oggi ha organizzato diversi corsi, workshop, laboratori coreografici e, dal 2006, eventi culturali, rassegne e festival.

Per lo spettacolo di stasera, ingresso 9 €, ridotto 7 €, speciale per gruppi e allievi delle scuole di danza e musica a 6 €. I biglietti sono acquistabili sulla pagina Facebook “Spazio.zero Cultura” o prenotabili al 333-2014475.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara l’08 gennaio 2015

(Nella foto, Magdalena Hylak, foto di Stephen Ward)

Stasera con “Tellurica” si parla del sisma

24 Set

locandine-tellurica-defwebA due anni di distanza dal sisma che ha colpito l’Emilia-Romagna, stasera alle 21 presso la Sala Estense in p.zza Municipale a Ferrara verrà proiettato il film “Tellurica – racconti dal cratere”. La serata sarà introdotta dal Vice Sindaco del Comune di Ferrara Massimo Maisto e da uno dei responsabili del Cruta (Centro Ricerche Urbane, Territoriali e Ambientali dell’Università di Ferrara), mentre al termine della proiezione il giornalista Rai Nelson Bova condurrà il dibattito con il coinvolgimento dei presenti in sala e alcuni rappresentanti del progetto Sisma Emilia. Con la proiezione di “Tellurica”, i terremoti che colpirono l’Emilia nel 2012 verranno, per la prima volta nella nostra città, ricordati attraverso dieci storie, dieci punti di vista diversi riuniti in un film collettivo che trae ispirazione da “September 11”.

L’iniziativa si inquadra nel programma della Summer School “Planning multi-hazard mitigation: issues of local and regional assessment and management” dell’Università di Ferrara, sul tema della riduzione dei rischi da catastrofe naturale, a cui partecipano esperti e studenti da tutto il mondo riuniti nella rete internazionale “Routes towards Sustainability”, creata per promuovere l’internazionalizzazione dell’Università di Ferrara.

“Tellurica” è la realizzazione cinematografica del progetto “Sisma Emilia”, nato nell’immediato post-terremoto emiliano con l’obiettivo di riunire registi, creativi, attori, autori, produttori e addetti ai lavori provenienti dalle zone terremotate. Il progetto è interamente autoprodotto e autodistribuito. Saranno disponibili in anteprima i dvd del film e il ricavato sarà destinato a progetti per la ricostruzione.

Andrea Musacci

Piano e corpo nella pittura di Henri Matisse

21 Mar

MatisseAll’interno del ciclo di conferenze “Sguardi su Matisse”, ieri alle 17.30 in Sala Estense in p.zza Municipale si è svolto l’incontro “Matisse: piano e corpo”. Gli appuntamenti sono legati alla mostra “Matisse, la figura. La forza della linea, l’emozione del colore”, in programma a Palazzo dei Diamanti fino al 15 giugno. Tomàs Llorens, storico dell’arte esperto di arte europea della prima metà del Novecento e già direttore del Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid ha relazionato sul tema. L’analisi è partita dalla vicinanza tra Matisse e Picasso nel ruolo essenziale, e rivoluzionario, avuto nell’ambito artistico del Novecento. La svolta data dai due è stata infatti quella di “dare l’illusione dell’eliminazione della profondità, la riduzione dunque dello spazio pittorico alla bidimensionalità”. Questo approccio sfocerà poi, soprattutto negli anni ’50-’60, nell’astrattismo tipico di alcuni grandi artisti statunitensi. Tornando a Matisse e alla tendenza alla bidimensionalità, risultano decisivi gli anni ’16-’18, ispiratagli dalla pittura decorativa, periodo nel quale l’artista da Parigi si trasferisce a Nizza. Nel cosiddetto “periodo di Nizza” il pittore francese “ricerca nuovamente una pittura che si allontani dalla bidimensionalità”, recuperando la rappresentazione della volumetria dei corpi, in particolare del corpo umano. Un esempio a riguardo è l’ “Odalisca con pantaloni grigi” del ’27. Questo “ritorno nella tridimensionalità” significa per Matisse un ritorno alla pittura fiamminga (in particolare Vermeer) e a quella di Chardin. Altrettanto fondamentale, nel periodo di Nizza, risulta l’approccio, oltre che con la tecnica di Michelangelo (e il suo “Schiavo morente”), con la pittura di Cezanne, in quanto anch’essa volta alla “sperimentazione, alla ricerca di nuovi modi di rappresentare la corporeità del mondo”. Riguardo al Buonarroti, due colleghi di Matisse in particolare l’hanno accompagnato nel suo interesse per la scultura michelangiolesca: Adolf von Hildebrand e il maestro Auguste Rodin. A metà degli anni ’30, dopo un “ritorno alla bidimensionalità”, riprenderà questa ricerca sul volume, per lui così fondamentale.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 20 marzo 2014

Il vescovo: «Attenti alla cultura della morte»

3 Feb

In occasione della 36° Giornata per la Vita, ieri alle 15.30 nella Sala Estense in p.zza Municipale si è tenuto il convegno “Generare futuro, custodire la Vita. Le cellule staminali memoria e promessa”, organizzato dal Servizio di Accoglienza alla Vita (SAV) di Ferrara. Proprio all’angelus di ieri mattina Papa Francesco ha ricordato come “ogni figlio è volto del Signore, dono per la famiglia e la società.” Per questo, “ognuno si senta chiamato ad amare, accogliere e promuovere la vita, soprattutto quando è fragile, dal grembo materno fino alla fine.” All’incontro sono intervenuti mons. Luigi Negri, Vescovo di Ferrara, il prof. Augusto Pessina, la presidente SAV Maria Chiara Lega e la dott.ssa Chiara Mantovani. Quest’ultima ha introdotto l’incontro mettendo a fuoco alcuni punti fondamentali per affrontare la questione. Tra questi, il riconoscere innanzitutto l’ambito bioetico come “problema antropologico”, prima che problema meramente scientifico.P1000005

La “preoccupazione morale” che ha guidato la prolusione di Mons. Negri ha preso avvio proprio dall’attacco a questa “cattiva scienza” che va contro la vita, come ad esempio “nel caso di Eluana Englaro”. L’alternativa, la sfida nella quale anche oggi “bisogna schierarsi”, ha proseguito il Vescovo, è quella tra “cultura della vita” e “cultura della morte”. Quest’ultima, attraverso un approccio eugenetico, “dispone della vita, consegna la vita al potere, fa dipendere la vita da istanze storiche, politiche e sociali”, quali la scienza, lo stato, l’ideologia. Al contrario – ha continuato Mons. Negri – per la cultura della vita “nessun fattore storico-sociale può trascendere la persona, la sua dignità”, che è fondata sulla relazione con l’essere, vale a dire con Dio e con l’altro, ad esempio con l’altro sesso, in un rapporto essenziale col Mistero. Infine, nel suo intervento il prof. Pessina ha affrontato, in modo semplice ma rigorosamente scientifico, il tema delle cellule staminali, in particolare riguardo alle spinose questioni etiche legate a quelle embrionali.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 03 febbraio 2014

Con Etty la Czertok penetra nei cuori degli studenti ferraresi

22 Gen

Luce nell'ombraFar conoscere agli studenti delle scuole superiori una storia come quella di Etty Hillesum non è certo impresa facile. Figura, la sua, tanto complessa quanto semplice, una vita sconvolta dalla fede e interrotta da un martirio volontario nel campo di Auschwitz nel 1943, a soli 29 anni. Natasha Czertok col suo spettacolo “Luce nell’ombra” presentato lunedì e martedì mattina alla Sala Estense in p.zza Municipale a Ferrara, è riuscita – insieme a Greta Marzano, Chiara Galdiolo e Luca Ciriegi – nell’intento di coinvolgere le molte ragazze e ragazzi presenti in sala. Questi, provenienti dai Licei Roiti e Ariosto, hanno dimostrato attenzione e coinvolgimento, anche attraverso le numerose domande rivolte alle attrici dopo lo spettacolo. Interrogativi riguardanti il significato delle canzoni, di alcuni movimenti sul palco, dello “scorrere del tempo”, della candela accesa sul pavimento.

Daniele Civolani, presidente provinciale dell’ANPI, ha presentato lo spettacolo come un Luce nell'ombra 2tentativo di “trasmettere, e testimoniare, attraverso il corpo, le parole, la musica una situazione fortemente negativa”, tragica. Tragica com’è la stessa condizione umana, che ci rende “tutti vittime e carnefici – come ha spiegato la Czertok – in quanto la realtà del male è presente in ognuno di noi”. La vita è per Etty, ma in fondo per tutti, “ricca, misera, difficile e deliziosa”. Il solo odore famigliare impregnato su una lettera, o l’intima e calda luce di una candela, sono segno per la Hillesum di come, anche “in un momento di abbandono”, quando ci si ritrova “sul petto nudo della vita”, la speranza sia sempre viva, pulsante, sia un caldo fiore rosso da custodire nel palmo della mano.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 22 gennaio 2014

“Luce nell’ombra” in sala Estense, dai “Diari” e le “Lettere” della Hillesum

20 Gen

Reduce dall’ottimo successo della prima al Teatro Tordinona di Roma, lo spettacolo “Luce nell’ombra” ispirato ai “Diari” e alle “Lettere” della giovane ebrea Etty Hillesum, uccisa ad Auschwitz nel ’43, torna a Ferrara, precisamente alla Sala Estense, in p.zza Municipale. Due appuntamenti mattutini, per alcune classi dei Licei cittadini, ma aperti a chiunque sia interessato sono in programma lunedì 20 e martedì 21 gennaio alle 10.30. Lo spettacolo vede protagoniste tre attrici, vale a dire Greta Marzano, Natasha Czertok e Chiara Galdiolo, ed è nato nel  2012 insieme a Obsoleta Teatro, collettivo al femminile fondato dalle tre protagoniste dello spettacolo e da Giulia Generali e Paola Leuci. L’evento è organizzato in collaborazione con ANPI e CGIL di Ferrara.

Venerdì 24 Gennaio l’appuntamento sarà invece a Piove di Sacco (Pd) alle ore 10, per la lettura da parte di Natasha Czertok di alcuni brani delle “Lettere” di Etty Hillesum, in accompagnamento alla presentazione di Roberto Cazzola, editor e germanista della casa editrice Adelphi e curatore della nuova edizione delle “Lettere 1941-1943”, uscite nel novembre scorso. Il 27 Gennaio, infine, sempre a Piove di Sacco lo spettacolo verrà replicato, alle ore 11 per gli studenti dei Licei e alle 21 per la cittadinanza, al Teatro Filarmonico Comunale.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 19 gennaio 2014

“Luce nell’ombra” con la Czertok è sbarcato al Tordinona di Roma

16 Gen

02È la sera di martedì 14 gennaio, mancano poche ore al centenario della nascita di Etty Hillesum. Siamo in un teatro storico di Roma, uno dei più importanti, dei più antichi, il Tordinona. Sono le 21 quando Natasha Czertok, ferrarese, sale sul palco insieme a Greta Marzano e Chiara Galdiolo dando inizio alla prima dello spettacolo “Luce nell’ombra”, dedicato a Etty Hillesum, nata il 15 gennaio di cento anni fa e morta, nel campo di Auschwitz, il 30 novembre del 1943. “È stato un ottimo successo di pubblico – ci dice Natasha Czertok – neppure noi ce l’aspettavamo. Significa che il tipo di linguaggio che abbiamo usato è arrivato.” Erano circa sessanta le persone presenti nella sala intitolata a Lee Strasberg, grande attore e regista teatrale statunitense scomparso nel ’82. Un successo, quello di martedì sera, costruito nel tempo, dopo uno studio approfondito dei “Diari” e delle “Lettere” della Hillesum, grazie anche al contributo di Roberto Cazzola, curatore insieme a Claudia Di Palermo dell’edizione integrale 1941-1943 delle “Lettere” . Circa tre mesi fa, nello stesso periodo dell’anteprima al Teatro Cortázar a Pontelagoscuro, i primi contatti con la Capitale. “Inizialmente c’eravamo rivolti al circolo Forte Fanfulla, ma non si è fatto niente dato che lo spazio era troppo piccolo – continua la Czertok. Allora hanno girato il nostro materiale a Tordinona e il Direttore Artistico ha accettato subito.” Dopo la conquista di Roma, il ritorno in patria. Lunedì 20 e martedì 21 gennaio lo spettacolo verrà, infatti, presentato alle 10.30 alla Sala Estense di Ferrara, in collaborazione con Anpi Ferrara e CGIL Ferrara, mentre il 27 gennaio, alle 11 e alle 21, sarà il Teatro Filarmonico Comunale di Piove di Sacco (PD) a ospitare l’evento.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 16 gennaio 2014

La rassegna per bimbi si chiude con il lavoro firmato Baule Volante

8 Gen

Oggi alle 16 alla Sala Estense, in piazza Municipale, 16ª edizione della rassegna natalizia “Babbo Natale, Gnomi e Folletti” si chiude con l’ultimo appuntamento a teatro. È la volta della compagnia di casa, il Baule Volante, che presenta Il tenace soldatino di stagno e altre storie, un lavoro divertente ed emozionante, incentrato sul tema dell’amicizia, che ha segnato, in maniera indelebile, la storia della compagnia teatrale della città di Ferrara.

Dopo anni di assenza dalla scena ferrarese, torna a casa il piccolo-grande Soldatino di Stagno – una delle più belle fiabe di Hans Christian Andersen – dopo essere stata presentata in passato al Festival Lugliobambino di Campi Bisenzio, a Magenta, a Lecco, in tanti Comuni del milanese e, soprattutto, al Festival de Narracion Oral di Guadalajara (Madrid).

In occasione della chiusura di questa rassegna, Il Baule Volante fa gli onori di casa con questo spettacolo intenso ed emozionante, che ha consacrato la compagnia ferrarese sul piano nazionale ed internazionale, grazie non solo all’incredibile successo di pubblico ma anche alla menzione speciale della giuria del Premio Stregagatto, promosso dall’Eti (Ente teatrale italiano – Roma) che lo ha collocato fra i primi tre migliori spettacoli italiani per l’anno 2002 con le seguenti annotazioni: “Per il rigore e la generosità degli attori, per la scelta di un teatro che si concentra sulla parola, sulla sintonia fra gli interpreti che portano a sintesi una riflessione sul doppio, sull’identità e sul rapporto con l’altro”.

Il tenace soldatino di stagno e altre storie, che si avvale delle tecniche del teatro di attore e di narrazione, è uno spettacolo che diverte ed emoziona, raccontando storie semplici ed intense, tutte incentrate, secondo la poetica più cara al Baule Volante, sul tema dell’amicizia e della diversità.

In tempi di paura e di intolleranza per tutto ciò che ci appare diverso e lontano dalla nostra cultura e dal nostro modus vivendi quotidiano, Il Baule Volante presenta un lavoro che parla non tanto di tolleranza, quanto di amore ed amicizia vera e profonda per chi è diverso da noi, in uno spettacolo in cui, alla prosa, si sposano la danza e la narrazione, alla ricerca di un rapporto emozionale profondo con il pubblico, per colpire al cuore.

Lo spettacolo è composto da tre racconti, guarda caso, molto “diversi” tra loro: Nino e Sebastiano di René Escudié; Il tenace soldatino di stagno celebre fiaba di Hans Christian Andersen; In una notte di temporale di Yuichi Kimura.

Spettacolo adatto pure agli adulti, biglietteria aperta alle 15 con posto unico a 6 euro.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 04 gennaio 2014

Alla Sala Estense arriva Cappuccetto Rosso

28 Dic

Oggi alle 16 la compagnia Teatrino dell’Erba Matta porterà sul palco la tradizionale fiaba di “Cappuccetto Rosso” dei Grimm e di Perrault in chiave moderna. In occasione della sedicesima edizione della rassegna natalizia “Babbo Natale, Gnomi e Folletti” si aprirà, come di consueto, alla sala Estense, in piazza Municipale, con lo spettacolo dal titolo “Cappuccetto Rosso” presentato dalla compagnia “Teatrino dell’Erba Matta” di Savona.

L’artista ligure Daniele Debernardi, famoso in tutta Italia per le sue invenzioni, presenta a Ferrara la fiaba tradizionale dei Grimm e di Perrault rendendola contemporanea, moderna ed irriverente. La sua Cappuccetto Rosso, infatti, è una moderna ragazzina in cerca di avventure ed un po’ stanca delle raccomandazioni dei genitori: la sua storia si evolverà secondo i dettami della fiaba classica, ma l’ambientazione e la resa dei personaggi saranno in chiave giovane e realistica.

Lo spettacolo si avvale di molte diverse tecniche narrative: figure animate, pupazzi in lattice, pupazzi in gommapiuma e recitazione dal vivo. La fantasiosa ambientazione della vicenda è in una discarica di rifiuti abusiva, in quegli ammassi di inutilità dove vivono però mondi di ricordi, accumulati negli anni dalle molte persone che li hanno posseduti ed utilizzati.

Il Teatrino dell’Erba Matta, storica compagnia di Savona, è una delle più accreditate compagnie di Teatro di Figura in Italia e si contraddistingue per una ricerca vera e continua nell’ambito di un teatro per ragazzi attuale, fresco ed intelligente; con un’attenzione rivolta a quella forma di affabulazione che permetta allo spettatore di divertirsi e di essere comunque affascinato da un linguaggio magico fatto di sogni e di pensieri: il teatro! Per tutti i bambini a partire dai 4 anni.

L’inizio spettacolo è previsto alle ore 16 e la biglietteria aprirà a partire dalle ore 15. Il costo dei biglietti è fissato in 6 euro, posto unico per bambini e adulti. Per prenotazioni telefoniche contattare, il giorno dello spettacolo, dalle 10.30 alle 12.30, il numero 0532 77 04 58.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 28 dicembre 2013