Tag Archives: Banca Mediolanum

Alle 17.30 inaugura la collettiva “Sebastiano Ferrarese”

12 Feb
Benini

L’opera di Rosamaria Benini

“Sebastiano Ferrarese. 25 artisti raccontano il santo con le frecce” è il nome della collettiva dedicata all’iconografia di San Sebastiano durante il martirio subito sotto Diocleziano. La mostra, curata da Lucio Scardino e visitabile fino al 21 marzo, viene inaugurata oggi alle 17.30 nella sala mostre della Banca Mediolanum in via Saraceno, 18 a Ferrara.

Questi i nomi degli artisti, che presentano opere dal 1970 a oggi: Carlo Andreoli, Giorgio Balboni, Rosamaria Benini, Flavio Biagi, Riccardo Bottazzi, Giorgio Cattani, Daniele Cestari, Gianni Cestari, Franco Coluzzi, Nestor Donato, Fabbriano, Alfredo Filippini, Flavia Franceschini, Renzo Gentili, Gianfranco Goberti, Gianni Guidi, Terry May, Lorenzo Montanari, Enrico Pambianchi, Gloria Pasquesi, Lorenzo Romani, Andrea Samaritani, Giuliano Trombini, Gianfranco Vanni e Sergio Zanni.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 12 febbraio 2016

“Souvenir d’Italie”, Gualandi ritorna

17 Dic
Palazzo Schifanoia (part.)

“Leda, il cigno e…” (part.)

Dopo 33 anni dalla sua prima illustrazione, dedicata al Castello di Ferrara, Claudio Gualandi espone fino al 31 gennaio, negli spazi della Banca Mediolanum in via Saraceno, 18/24, la sua nuova personale “Souvenir d’Italie”, curata da Lucio Scardino. La mostra raccoglie 23 stampe su tela ricavate da disegni a china, con alcuni tra i monumenti più significativi di Ferrara e d’Italia. Una vera e propria storia illustrata, dove scene di vita quotidiana e di lavoro collettivo si intrecciano con la mitologia, la letteratura e il costume.

Per quanto riguarda la nostra città, si parte con una Pianta di Ferrara (‘13), e si prosegue con l’inaugurazione del Palazzo delle Poste, nel ‘30, col Duce sul Balcone, e alcuni aerei in volo, in riferimento a Italo Balbo. In basso, la lupa che allatta Romolo e Remo, simbolo di Roma. Vi sono poi “Leda, il cigno e…”, dedicato a Palazzo Schifanoia, La prospettiva di corso Giovecca (’15), Duomo (’00), Torre del Duomo (’14), Palazzo Diamanti (’12) e Teatro Comunale (’04).

Vi è poi la serie “Città d’Italia”, con tra l’altro Ponte Vecchio di Firenze (’14), il Colosseo (’15) e il Pirellone (’14) nel ’60 de “La Dolce Vita”, dei comunisti con l’Unità, della nuova società dei consumi.

Oltre a uno stupendo calcinculo (’15), vi sono infine le “Torri d’Italia” con tra l’altro la Torre campanaria di Giotto a Firenze (’14), Torre degli Asinelli a Bologna (’14), e la Torre dell’orologio di Venezia (’14).

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 17 dicembre 2015

In via Saraceno le illustrazioni realizzate da Gualandi

13 Dic

Gualandi“Souvenir d’Italie” è il nome della nuova personale dell’illustratore Claudio Gualandi, presentata venerdì negli spazi espositivi della Banca Mediolanum in via Saraceno 18/24 a Ferrara. La mostra curata da Lucio Scardino raccoglie tredici illustrazioni di altrettante città, «stampe su tela, ricavate da impeccabili disegni a china». Una serie di torri, da Pisa a Torino, da Venezia a Firenze…e Ferrara, oltre a Roma, Milano e altre. Ricordiamo che Gualandi, oltre a partecipare alla collettiva “L’audaci imprese io canto”, visitabile fino a oggi alla Galleria del Carbone, è tra gli organizzatori della mostra nella Palazzina Marfisa d’Este, “Il manichino e i suoi paesaggi. Una storia (quasi) metafisica”, curata insieme a Linda Mazzoni e Maria Livia Brunelli, e visitabile fino al 13 marzo.

Infine, fino al 30 settembre scorso, Gualandi ha esposto la personale “Le città illustrate (The illustrated cities)” all’Hotel Carlton in via Garibaldi.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 13 dicembre 2015

La mostra “C’era una volta” alla Banca Mediolanum

5 Dic

C'era una voltaOggi alle 19 alla Banca Mediolanum in via Saraceno, 18 a Ferrara viene inaugurata la mostra “C’era una volta”. L’esposizione presenta le foto tratte dal volume fotografico “C60 Comacchio: un viaggio attraverso le foto di Oreste Biancolli tra Valli e pesca dell’anguilla negli anni sessanta” di Erika Scarpante, e nasce dalla volontà di valorizzare il patrimonio fotografico, altrimenti nascosto, lavoro encomiabile di Oreste Biancolli che ha dipinto un mondo ormai perduto.

Biancolli ha immortalato il duro lavoro, la fatica, i fumi e gli odori della cattura e lavorazione dell’anguilla, creandone veri e propri quadri dal sapore neorealista. Una testimonianza storica e attiva di momenti di vita quotidiana e di lavoro che ancora oggi rendono unico e immutabile il territorio vallivo.

La mostra, in contemporanea con l’esposizione “Alfredo Filippini. Per i 90 anni di un pittore e scultore ferrarese”, è visitabile negli orari di apertura dal lunedì al venerdì.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 05 dicembre 2014

Alla Banca Mediolanum l’esposizione dello scultore Filippini

28 Nov

logo-Mediolanum_trasp_MAIL-e1412758330573Oggi alle 17 presso lo spazio espositivo della Banca Mediolanum di Ferrara, in via Saraceno, 18, si inaugura la mostra “Alfredo Filippini. Per i 90 anni di un pittore e scultore ferrarese”, a cura di Lucio Scardino. La rassegna presenta una decina di dipinti e altrettante sculture del decano degli artisti ferraresi. Resterà aperta sino al 31 dicembre, con catalogo edito dalla casa editrice cittadina “Liberty house”, contenente anche foto di Andrea Samaritani. Filippini, classe ’24, ha compiuto novant’anni lo scorso ottobre, ed è restauratore, copista, pittore e scultore. Il suo studio si trova nell’abitazione in via Boiardo. È stato allievo del Maestro Laerte Milani, sia nei suoi corsi nell’ex chiesa di San Niccolò, gestiti dal Club Amici dell’Arte, sia nel suo studio personale. Mentre nel 2013 ha esposto alcune sue sculture alla Galleria del Carbone, quest’anno alcune di esse le ha presentate a Norimberga e in altre gallerie d’arte tedesche.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 28 novembre 2014

(Nella foto: l’inaugurazione di una precedente mostra a Mediolanum, dedicata a Silvan Ghigi)

Alla Mediolanum un omaggio a Silvan Ghigi

18 Feb

Mostra Ghigi (alcune opere)Il 20 febbraio 1973 moriva a soli 44 anni in un tragico incidente Silvan Gastone Ghigi, uno dei più grandi artisti ferraresi contemporanei. Venerdì alle 18 presso la Banca Mediolanum in via Saraceno, 18 è stata inaugurata la mostra “L’istante del gesto. Omaggio a Silvan Gastone Ghigi (1928-1973)”, a cura di Lucio Scardino. Organizzata per i quarant’anni dalla scomparsa del pittore ferrarese, presenta ventisei dipinti datati dal 1960 ed è la prima di una serie di mostre retrospettive di artisti ferraresi. Oltre ai celebri “fiori” con la loro esplosione di colori, spiccano i numerosi ritratti, omaggi a giovani amanti o a donne d’ogni tipo, da “una madre” a una giovane donna graziosa fino al ritratto di Rosa Maria Benini Esposito – sua allieva e amica, presente all’inaugurazione -, ritratto che ricorda la Vergine Maria. Dopo la presentazione da parte di Filippo Grisanti, ha preso la parola Lucio Scardino, curatore della mostra, il quale ha iniziato con un omaggio ai “cinque moschettieri” della pittura ferrarese di quegli anni, tra i quali, oltre a Marcello Tassini, vi è anche Ghigi. “Oggi a Ferrara”, ha proseguito Scardino, “mancano i luoghi dove esporre questo tipo di mostre. Bisogna però resistere, e per questo ho pensato di contattare la Mediolanum”. Questi grandi pittori ferraresi, ha concluso, “questi nostri piccoli eroi è giusto siano ancora presentati in città: nelle loro opere è rappresentato il nostro passato recente.”

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 16 febbraio 2014

Le opere di Ghigi a quarant’anni dalla sua morte

14 Feb

Oggi alle 17.30 presso la Banca Mediolanum in via Saraceno, 18 avrà luogo l’inaugurazione della mostra “L’istante del gesto. Omaggio a Silvan Gastone Ghigi (1928-1973)”, a cura di Lucio Scardino. Organizzata per i quarant’anni dalla scomparsa del pittore ferrarese, presenta ventisei dipinti datati dal 1960 ed è l’inizio di una serie di mostre retrospettive di artisti ferraresi. Il catalogo è edito da “Liberty house” di Ferrara. Silvan Gastone Ghigi fu un pittore e scultore di raro talento, protagonista di un’esistenza dedita all’arte e conclusasi tragicamente a soli 44 anni.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 14 febbraio 2014

“Inland”, la mostra di dipinti e poesie della Carletti e Scriffignano

22 Nov

Dopo la personale “La Natura fluttuante” di Maria Rosa Benini Esposito, oggi alle 17.30 la Banca Mediolanum di via Saraceno 18/24 ospiterà l’inaugurazione di una nuova mostra. Si tratta di “Inland. Dipinti e Poesie”, interessante progetto che raccoglie i dipinti di Daniela Carletti e le poesie di Gustavo Scriffignano. Daniela Carletti è reduce da un’esperienza artistica di respiro internazionale: infatti, circa due mesi fa ha presentato la sua mostra “Metamorphosis” nella magica cornice di Abu Dhabi.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 22 novembre 2013

In mostra i contrasti della natura di Benini Esposito

7 Nov

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“La Natura fluttuante” è il titolo della mostra personale di Rosamaria Benini Esposito, esposta dal 18 ottobre nella filiale della Banca Mediolanum in via Saraceno 18/24 a Ferrara. La Benini Esposito si dimostra artista di primo livello, anche grazie alla sua passata collaborazione con il pittore Gastone Ghigi in arte “Silvan”. La sua prima esposizione risale a quasi quarant’anni fa, nel 1975, alla “Galleria Valadier 71” di Roma. In questa nuova personale il visitatore viene come trasportato in un vortice, in un fiume di suggestioni visive, di emozioni e di ricordi. L’occhio è fin da subito dominato dalla natura, dalle sue forme, dai suoi riflessi, tanto dalle atmosfere più vivaci quanto dagli anfratti più angusti. Il tutto immerso in un flusso di passioni, velato da un’atmosfera onirica, tanto attraente quanto inquietante.

Dalla nuda sensualità degli “Amanti” e dalle “Lingue di fuoco” si passa alle “Mangrovie” e al “Ritratto in ombra”, dove maggiormente domina l’aridità e la mestizia della vita. Fino ad arrivare alla maestosa sintesi dei contrari, nella rappresentazione dell’esplosione di luci e colori dell’universo, nella catarsi del “Gran finale” che tutto raccoglie.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 07 novembre 2013