Una babele di linguaggi e di suggestioni dedicate al concetto di tempo, percepito come mistero, come entità inafferrabile, forse indicibile. La collettiva “Scandito ad arte. Suggestioni sulla misurazione del tempo” è stata inaugurata sabato alle 18 presso la Galleria del Carbone, in Vicolo del Carbone, 18/a, alla presenza dell’Assessore regionale Patrizio Bianchi. Dodici artisti ferraresi si sono incontrati per confrontarsi su questa intuizione, cercando di dare forma artistica all’interrogativo sulla rappresentazione del tempo. Mentre nella prima sala gli artisti sono stati invitati a usare come base delle proprie creazioni lo stesso tipo di orologio da parete, nella seconda alcuni di essi hanno proposto dipinti e installazioni sullo stessa tema. Si può trovare il serpente attorcigliato di Guidi a scandire forse l’eterno ritorno, o le farfalle di Carletti e Difilippo (contro la post-tecnologia di Cova), le vorticose fanciulle danzanti della Franceschini, oppure il tempo inteso come immobilità, sospensione eterna, come nel caso di Volta, Turra e Zanni.
Completano la collettiva le opere di Bonora, Bottazzi, Cestari e Goberti, tra richiami alla civiltà sumerica, lune dorate e riflessioni sulla soggettiva percezione del passar del tempo.
La mostra è visitabile fino al 7 dicembre tutti i giorni dalle 17 alle 20, sabato e festivi anche dalle 11 alle 12.30. Chiuso il martedì.
Andrea Musacci
Pubblicato su la Nuova Ferrara il 24 novembre 2014
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