Una sintesi di volti e luoghi dominata dal nero, segno «sia di lutto morale sia di pudore», sono le opere che l’artista pugliese, romano d’adozione, Pasquale “Nero” Galante propone nella personale “Breviarium”, visitabile nell’Alchimia R&B di Ferrara (via Borgo dei Leoni, 122) da ieri fino al 27 maggio.
Come mi ha spiegato lui stesso, «sono immagini che al tempo stesso si mostrano e si velano, come sospese». Sono una rappresentazione dura e magnetica di una profonda inquietudine, di una vera irrequietezza. La necessità di reagire a ciò con la creazione artistica, significa tentare di «trasfigurare l’immagine, che equivale a trasfigurare la realtà, la vita».
Trascendere il reale, quindi, una ricerca forse destinata allo scacco, a non stravolgere la realtà della propria esistenza, ma in ogni caso una prima tappa necessaria per risalire dal “nero” più profondo dell’angoscia.
Andrea Musacci
Una Risposta a ““Breviarium” di Pasquale Galante, il nero come trasfigurazione del reale”