Archivio | 09:10

Nello spazio in c.so Martiri della Libertà le fotografie della Bettineschi

17 Apr

Mostra a Mazzacurati Fine Art“L’era successiva” è il nome della personale di fotografia di Mariella Bettineschi, inaugurata ieri alla Mazzacurati Fine Art, lo spazio artistico di Roberto Mazzacurati, gestito anche da Valentina Barotto, in c.so Martiri della Libertà, 75 a Ferrara.

La mostra, curata e introdotta da Vittoria Coen (che ha curato anche il catalogo), presenta gli affascinanti giochi di luce dell’artista, che esprime con maestria e sensibilità la sua particolare tecnica fotografica. Come scrive la Coen nel catalogo, nell’arte della Bettineschi “scorci di natura e architetture sono posti a confronto con alcuni dei più celebri ritratti femminili della storia dell’arte. Tiziano, Raffaello, Bronzino, Caravaggio, Ingres, vengono rivisitati da Mariella Bettineschi in modo del tutto originale”. La mostra è visitabile fino al 18 maggio dal lunedì al venerdì dalle 16.30 alle 19.30, chiuso il giovedì, sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 17 aprile 2016

Nella sede di Rrose Selavy i lavori del giovane Bascetta

17 Apr

rrose selavyÈ possibile assaggiare il cibo con gli occhi? A partire da ieri pomeriggio Fabio Bascetta, giovane fotografo bolognese, con “Darkness and light” espone una serie di lavori “culinari” nella sede dell’Associazione Rrose Sélavy, in via Ripagrande, 46 a Ferrara. Colpisce la bellezza delle sue immagini, la cura, la maturità e la capacità di riuscire a trovare il modo di stupire, nonostante il cibo sia un soggetto inflazionato.

L’attenzione che emergono dalla scelta delle inquadrature, oltre al lavoro di cesello sull’immagine, sono emozionanti. L’artista si è dedicato ai vari campi della fotografia, dall’architettura alla still life, e da qualche anno si occupa di fotografia culinaria. Nel lavoro si occupa di ogni aspetto della composizione del piatto, in uno studio attento, cercando di creare immagini eleganti e sofisticate, ma al tempo stesso semplici. La mostra è visitabile fino al 18 maggio, mercoledì, venerdì e sabato dalle ore 15.30 alle 19.30.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 17 aprile 2016

Per i 500 anni dell’Orlando il progetto di Giovanna Ricotta

17 Apr

mlb home gallery[Qui le mie foto della mostra]

Quest’anno, in occasione dei 500 anni dalla prima pubblicazione dell’Orlando Furioso, la MLB home gallery (in c.so Ercole I d’Este, 3) propone diversi progetti artistici. Il primo è stato presentato ieri e vede protagonista Giovanna Ricotta con “Furiosamente. Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori”, a cura di Maria Livia Brunelli e Silvia Grandi.

La personale dell’artista milanese, visitabile fino al prossimo 26 giugno, comprende una serie inedita di 46 disegni, tanti quanti i canti del poema di Ariosto. Il titolo intende evocare la dimensione schizofrenica di questa ricerca dell’identità corporea, di cui il disegno, a tratti fine e pulito, a tratti sporco e violento, diventa simbolo. Giovanna Ricotta esprime così “furiosamente” la storia di un corpo contemporaneo incontenibile, passionale, forte, che non riesce a trattenere la poesia, anzi la deve esprimere come nell’Orlando Furioso, senza filtri, in un intreccio di classico e contemporaneo.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 17 aprile 2016

Premiati gli artisti della collettiva di Artè

17 Apr
premiazione artè

Un’opera di Ermanno Leso

Inaugurata lo scorso 26 marzo, la collettiva “Il risveglio della musa con i suoi canti e colori”, mostra d’arte contemporanea a Palazzo Scroffa, organizzata da Artè Primaluce diretta da Nadia Celi, ha visto ieri pomeriggio la premiazione delle opere vincitrici. Il primo premio assoluto è andato alla pittrice Miranda Santoro (classe ’70, vive ad Ascoli Satriano, vicino Foggia). Per quanto riguarda invece le singole sezioni, il primo premio per la Pittura è andato a Giovanni Mancini (classe ’50, residente a Pietrasanta), mentre per la Scultura è stato premiato Ermanno Leso (di Villafranca di Verona, già premiato alla Triennale di Arti Visive svoltesi a Palazzo Scroffa lo scorso ottobre). All’evento inaugurale avevano presenziato Sandro Pulin, Carlo Roberto Sciascia, Marisa Giampá, Enrico Aceti, Alessandro Nani Marcucci Pinoli, e Alessandro Fortini.

Per informazioni chiamare il 333-8540999, oppure mandare una mail ad arteprimaluce@libero.it.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 17 aprile 2016

Un libro illustrato e due bassorilievi in memoria della Shoah

17 Apr
foto di gruppo studenti

Foto di gruppo degli studenti coinvolti

[Qui la mia galleria fotografica sul sito de la Nuova Ferrara]

Un libro illustrato e due bassorilievi per raccontare la memoria della Shoah. È questo il progetto che ha coinvolto diversi studenti e il MEIS di Ferrara, presentato nella mattinata di ieri a Palazzo Bonacossi (in via Cisterna del Follo). Il libro “L’identità ritrovata” è stato scritto e illustrato dagli studenti delle classi 2° B e 4° E, in collaborazione con la 3°A del Liceo artistico Dosso Dossi e la 3° G e 3° T del Liceo scientifico Roiti, ed edito anche in formato ebook, già disponibile sul sito del Comune di Ferrara.

Oltre ai tanti studenti, altre due protagoniste sono Gianna Perinasso e Federica Zabarri, docenti del Liceo Dosso Dossi. La prima ha spiegato come il lavoro sia stato ideato un anno fa e avviato lo scorso settembre. L’idea è stata quella di legare scuola, museo e città, inventando la storia di un giovane 16enne, Andrea, che attraverso una ricerca, fatta anche nel MEIS, riscopre le proprie radici e quindi anche un po’ se stesso. «Un intreccio di idee ed emozioni – ha proseguito la docente – con una valenza storica e culturale importante». Alcuni studenti hanno spiegato il contenuto di questo che è «un romanzo di formazione, una storia in continuo movimento, a spirale». Nelle illustrazioni, inoltre, il volto di Andrea non è delineato, in modo che ognuno si possa riconoscere in lui.

Il percorso si è avvalso anche di un laboratorio di scrittura creativa, tenuto dalla prof.ssa Caterina Brandoli, e del viaggio-studio a Berlino al museo dell’olocausto, oltre che al campo di concentramento di Sachenhausen.

È poi intervenuta Laura Cussollotto, che ha curato il progetto dei bassorilievi, composto da diverse formelle realizzate da alcuni studenti. Infine, una decina di loro ha proposto una lettura interpretativa del testo, con regia di Vincenzo Iannuzzo.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 17 aprile 2016